Accordo Regione-Sindacati di categoria per l’applicazione dei contratti nazionali sottoscritti da Cgil Cil Uil nei servizi socio sanitari assistenziali ed educativi

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Accordo Regione-Sindacati di categoria per l’applicazione dei contratti nazionali sottoscritti da Cgil Cil Uil nei servizi socio sanitari assistenziali ed educativi

Cisl Fp e Fisascat Cisl Piemonte: “E’ la fine dei contratti pirata nel settore”. Siglato anche l’accordo tra la Regione e i Gestori delle strutture residenziali che stabilisce un’integrazione della quota sanitaria, pari al 3,5% per una cifra di 16 milioni di euro

La Regione Piemonte prende finalmente una posizione netta con una delibera ed un accordo con CGIL CISL UIL di categoria, che sanciscono l’applicazione di contratti e retribuzioni dignitose. Dopo settimane di mobilitazioni, incontri con le Prefetture territoriali e presidi, le categorie di CGIL CISL e UIL, che si occupano dei lavoratori impiegati nei servizi socio-sanitari assistenziali ed educativi, hanno sottoscritto, lunedì 26 febbraio 2024, un importante accordo con il Presidente Cirio.

L’accordo sancisce che non si possono applicare contratti collettivi nazionali peggiorativi per i lavoratori se si vuole lavorare in accreditamento. È la fine dei CCNL pirata, contratti siglati esclusivamente per dare copertura formale a situazione di vero e proprio dumping contrattuale, che alterano la concorrenza tra imprese – utilizzando risorse pubbliche – a danno delle lavoratrici e dei lavoratori. Sono decine le strutture che applicano CCNL di questo tipo, dalle RSA alle comunità per minori e disabili, proprio nella nostra Regione.

Ora le imprese dovranno applicare solo i CCNL sottoscritti da CGIL CISL UIL e che abbiamo complessivamente un trattamento economico e normativo di miglior favore per le maestranze. Alla luce del rinnovo del CCNL delle cooperative sociali – che cuba complessivamente un aumento salariale superiore al 12%, il miglior risultato dalla nascita del CCNL- l’accordo rappresenta un grandissimo risultato e dovrebbe arrestare la fuga a contratti più leggeri, come il CCNL siglato da Anaste nel 2022. Gli impegni tra CGIL CISL UIL e la Regione proseguiranno nelle prossime settimane per definire, con maggiore dettaglio, gli strumenti per garantire l’applicazione degli accordi raggiunti.

A poche ore di distanza è stato siglato anche l’accordo tra la Regione e i Gestori delle strutture residenziali. Si è convenuto che per l’anno 2024 la Regione Piemonte riconosca un aumento delle risorse destinate ai gestori delle strutture residenziali a integrazione della quota sanitaria, pari al 3,5% per una cifra di 16 milioni di euro. Queste risorse sono riservate alla quota dei posti letto convenzionati con il sistema sanitario nazionale, ma sono vincolate al fatto che nemmeno la tariffa dei posti non convenzionati venga rivista al rialzo. Inoltre, la Regione ha richiamato le strutture firmatarie dell’accordo al rispetto dei contratti comparativamente più rappresentativi, così come previsto dalla delibera, approvata dalla giunta regionale, che richiama l’accordo sottoscritto lo scorso novembre con le rappresentanze sindacali dei lavoratori. “Con questo stanziamento sosteniamo le strutture residenziali in un momento di difficoltà senza gravare sulle famiglie – ha spiegato il presidente della Regione, Alberto Cirio – La Regione mette a disposizione 16 milioni a supporto di un settore che si conferma fondamentale per l’assistenza agli anziani e ai fragili e che ha dato il suo prezioso contributo anche durante i lunghi mesi dell’emergenza Covid, ma chiede ai gestori di rispettare i criteri per l’accreditamento tra cui quello che prevede l’applicazione dei contratti comparativamente più rappresentativi con tutele e salari equi per i lavoratori”.

 

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