A Torino le celebrazioni per il compleanno dello storico marchio di Stellantis
La Fiat compie 125 anni. Fondata l’11 luglio 1899 come Società Anonima Fabbrica Italiana di Automobili Torino, la casa automobilistica torinese è stata per tutto il Novecento l’industria simbolo del capitalismo italiano. Lo storico marchio ha scelto di festeggiare un anniversario così significativo alla “Pista 500”, sul tetto del Lingotto, a Torino, alla presenza, fra gli altri, dei vertici del gruppo, del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e dei sindacati.
I 125 anni della Fiat sono strettamente intrecciati con la storia dell’Italia. Modelli come la 508 Balilla del 1932 e la 500 Topolino hanno avviato la prima motorizzazione di massa per gli italiani. Altri come la 600 e la Nuova 500, lanciata il 4 luglio del 1957, hanno accompagnato l’Italia nel boom economico.
A Torino, in particolare, si sono incrociati i destini del movimento operaio e della grande impresa come gli anni del terrorismo e degli scioperi, la storica marcia dei quarantamila e la crisi del 2004, quando sull’orlo del baratro fu salvata da Sergio Marchionne. Sono due i momenti chiave della sua storia recente: la fusione con Chrysler e la nascita di Fca nel 2014 e quella con Psa che ha dato vita a Stellantis nel 2021. Oggi Fiat è uno dei 14 brand di Stellantis (15 con la cinese Leapmotor). È il marchio più venduto del gruppo con la Panda in cima alle classifiche da dodici anni, e la 500, un simbolo da quando è nata nel 1957, ora anche in versione full electric.
“Oggi ricordiamo quello che era l’auto italiana – ha osservato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso durante le celebrazioni per il 125esimo – orgoglio del Paese, frutto dell’ingegno e del sacrificio di intere generazioni di lavoratori. La Fiat era l’industria italiana. E l’Italia era con la Fiat. Adesso dobbiamo ritrovare la necessaria coesione e responsabilità sociale per consentire che questa storia continui anche con Stellantis. È più di un anno che lavoriamo perché ciò accada con determinazione e costanza. Adesso è il momento delle scelte e della responsabilità. La Fiat era ed è Torino. Vogliamo che resti a Torino. Non ci rassegniamo che diventi un museo industriale”.
Alle sollecitazioni del ministro, ha replicato il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, presente alla cerimonia insieme al presidente del Gruppo, John Elkann e al responsabile del brand Fiat, Olivier François. “C’è ancora molto da fare per Fiat nell’era Stellantis, voglio ringraziare tutti quelli che stanno lavorando perché abbia altri 125 anni di storia. Sono molto orgoglioso di ciò che Fiat porta a Stellantis, è uno dei maggiori datori di lavoro in Italia con oltre 40.000 dipendenti. Ho molta fiducia in Fiat, non ho dubbi che i successi saranno ancora molti. Fiat sopravviverà a tutti noi”.
Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha ricordato che Fiat ha attraversato crisi, guerre, calamità naturali. “Questi ultimi 25 anni – ha affermato Elkann – sono stati duri. Ho e abbiamo avuto anche paura di non farcela, di fronte alle tantissime avversità che abbiamo dovuto affrontare. Ma non abbiamo mai smesso di lavorare, di cercare soluzioni, di credere nel nostro futuro e di difendere con tenacia quello che abbiamo costruito”.
Nel fare gli auguri a Fiat per i suoi 125 anni di storia e nel rimarcare l’importanza e il valore di questo importante traguardo del marchio torinese, Cisl e Fim Torino hanno commentato così le affermazioni dei vertici del gruppo Stellantis. “Auspichiamo che le parole del presidente del Gruppo Stellantis, John Elkann, e dell’amministratore delegato, Carlos Tavares – hanno detto i segretari generali, Domenico Lo Bianco e Rocco Cutrì – si traducano presto in azioni e piani industriali concreti e soprattutto di sviluppo. Mirafiori e Torino hanno sofferto troppo in questi anni. Ora è il tempo di uscire dall’angolo, con investimenti a lungo termine, se si vuole dare davvero un futuro allo stabilimento, al suo indotto e ai sui lavoratori che hanno fatto grande il marchio e la storia industriale della nostra città”. (Da Conquiste del Lavoro del 16 luglio 2024)
Rocco Zagaria