Yazaki licenzia tre lavoratori con una telefonata su Teams

martedì 14 Dicembre 2021 / Focus

È accaduto nella sede di Grugliasco di Yazaki, multinazionale dell’indotto Stellantis. I sindacati: “Dignità calpestata. Non c’è più rispetto per le persone”.

“Ho lavorato in Yazaki per 18 anni. Sono una madre single di 53 anni, con due figli ancora a carico. Il primo pensiero dopo l’improvvisa chiamata sulla piattaforma Teams è stato per loro. Anche perché trovare lavoro alla mia età non è facile. Ci hanno buttato fuori dall’azienda in pochi minuti. In un attimo la nostra vita è cambiata. E improvvisamente siamo diventati inutili. Invisibili”.
Nelle parole di Alessandra Cielidoni, una delle tre dipendenti e componente rsu della Fisascat Cisl alla Yazaki Italia – società multinazionale che produce e commercializza cablaggi e sistemi di distribuzione elettrica per autoveicoli – c’è tutta l’amarezza e il dolore di chi è stata ferita, calpestata.
Yazaki Italia, che occupa 91 dipendenti nella sua sede di Grugliasco, alle porte di Torino, ha licenziato qualche giorno fa tre lavoratori, di cui uno nel magazzino di Pastorano, a Caserta, tramite una telefonata sulla piattaforma Teams, allontanandoli immediatamente dal posto di lavoro e negando loro tutti gli accessi. Motivo? Chiusura del reparto che si occupa “di trattare costi e prezzi dei cablaggi con il cliente” e trasferimento dell’attività in Portogallo.
“Ho pianto tanto, tutto il giorno – continua Alessandra che, oltre a essere delegata della Fisascat Cisl, è rappresentante al Comitato aziendale europeo – e ho parlato ai miei figli. Ho detto loro la verità. Sono grandi oramai. Mi aspettavo che l’azienda me lo dicesse di persona, dandomi anche più tempo per guardarmi intorno e per trovare un’altra soluzione. Mi aspettavo più umanità e più rispetto per noi tutti. Gli altri due colleghi che sono stati licenziati hanno lavorato rispettivamente 28 e 11 anni per quest’azienda. Spero ancora che si trovi un’alternativa al licenziamento anche perché siamo tutti monoreddito e non lavoriamo certo per divertimento ma per vivere”.
I sindacati, che nella giornata di ieri, lunedì 13 dicembre, hanno indetto uno sciopero e promosso un presidio davanti all’Unione industriale di Torino, hanno chiesto “la revoca immediata dei licenziamenti e l’immediata apertura del confronto con le organizzazioni sindacali”.
“Questa società, che ha tra i suoi clienti il Gruppo Stellantis – dicono Filcams Cgil e Fisascat Cisl – non dialoga con le parti sociali e non sembra aver alcun rispetto per questi lavoratori che sono, prima di tutto, delle persone”.
La segretaria della Fisascat Cisl Torino-Canavese, Stefania Zullo, che segue la vertenza trova incredibile che le aziende diano così poco valore al rapporto umano con i propri dipendenti. “È inaccettabile – denuncia la sindacalista della Cisl – che un’azienda mondiale agisca in questo modo. Da tempo chiediamo un dialogo e l’ascolto dei lavoratori, per creare un rapporto e una più proficua collaborazione. Ancora una volta prevale la cultura che pensavamo ormai tramontata del ‘colpirne uno per educarne cento’, senza alcun rispetto per le persone. Oggi tutti i lavoratori di Yazaki Torino sono preoccupati. Noi saremo al loro fianco per sostenerli nei loro diritti e nelle loro battaglie”. Nella giornata di sabato l’azienda ha diffuso una nota nella quale sottolinea di “aver rispettato le norme e le procedure di legge e che ai tre dipendenti sarà regolarmente corrisposto il preavviso”. Ma i sindacati non ci stanno e chiedono che i lavoratori tornino ai loro posti o che siano ricollocati all’interno del gruppo”. (da Conquiste del Lavoro del 14 dicembre 2021) (foto di copertina da La stampa.it)
Rocco Zagaria

 

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