Torino paga un alto tributo in termini di vittime sul lavoro

mercoledì 20 Novembre 2024 / Focus

L’incidente nel cantiere Smat dimostra che il percorso per la sicurezza è lungo.

Si allunga la scia di sangue nell’edilizia torinese. Nella sera di lunedì, Fatmir Isufi, operaio di 51 anni di origini albanesi ma residente ad Arcore (Monza Brianza) e dipendente da quasi 30 anni dell’azienda bresciana Paligeo, è morto schiacciato dal braccio di una gru, mentre lavorava in un cantiere all’interno della Smat, la Società Metropolitana Acque Torino, alle porte della città. Secondo le prime ricostruzioni, la gru cingolata si sarebbe ribaltata finendo dentro la fossa dove stava lavorando Isufi. Dello stesso lavoro che stava facendo il 51enne, preconsolidamento per una vasca di pompaggio, se ne stava occupando anche il figlio trentenne e un altro collega. Resta da chiarire se i due stessero utilizzando la gru mobile. Il figlio di Isufi è stato soccorso in stato di choc e trasportato all’ospedale Molinette. Un nuovo incidente mortale in un cantiere edile colpisce Torino, a quasi tre anni dalla tragedia di via Genova, in cui persero la vita tre operai proprio per la caduta di una gru.
“Siamo profondamente colpiti e indignati – affermano Domenico Lo Bianco, segretario generale della Cisl di Torino, ed Enzo Pelle, segretario generale della Filca nazionale e reggente della Filca torinese – per l’ennesimo incidente mortale in un cantiere, che ricorda quello di via Genova nel 2021. Non ci sono più parole per esprimere il nostro sconcerto e la nostra rabbia: Torino è una città che ha pagato, e continua a pagare, un tributo altissimo di in termini di vite sui posti di lavoro. Siamo vicini al figlio della vittima, che era presente al momento dell’incidente, ai familiari dell’operaio e ai colleghi”.
Per i segretari Cisl e Filca Lo Bianco e Pelle: “L’incidente nel cantiere della Smat dimostra che il percorso per garantire la sicurezza in edilizia è ancora lungo e pieno di ostacoli. La vittima di lunedì sera è solo l’ultima di una lunga scia di sangue: a Torino e provincia i morti nei cantieri sono ben 3 dall’inizio dell’anno, mentre il personale dello Spresal preposto ai controlli è sceso dalle 73 unità del 2017 alle 28 del 2023. La Patente a crediti, entrata in vigore il primo ottobre scorso, è solo un primo passo, ma bisogna puntare su formazione, prevenzione e innovazione per fermare questa inaccettabile, drammatica sequela di incidenti, una strage quotidiana che è indegna per un paese civile”.
Sull’incidente mortale di Torino interviene anche Massimiliano Quirico, direttore dell’Associazione ‘Sicurezza e Lavoro’. “Ci sono ancora troppi infortuni, troppe morti che riguardano l’utilizzo di macchine e di attrezzature da cantiere – spiega Quirico – che si potrebbero evitare con una migliore organizzazione del lavoro, più formazione e un utilizzo consapevole delle tecnologie. A pochi giorni dal via delle Settimane della Sicurezza, in programma dal 2 al 18 dicembre 2024, in cui ricorderemo le sette vittime del rogo della ThyssenKrupp del 6 dicembre 2007 e i tre operai morti nella strage della gru di via Genova del 18 dicembre 2021, per la quale si celebrerà il prossimo 4 dicembre un’udienza del processo in cui ‘Sicurezza e Lavoro’ è stata ammessa come parte civile, assistiamo nuovamente a una strage in un cantiere in cui è coinvolta una gru”. (Da Conquiste del Lavoro del Lavoro del 20 novembre 2025) 
Rocco Zagaria

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