Tav, Filca e Cisl Torino-Canavese: “Basta pastoie burocratiche che ostacolano l’apertura dei cantieri”
In attesa di capire quali decisioni prenderà il governo per il rilancio della economia del Paese, dopo l’emergenza Covid, Filca Cisl Torino-Canavese si uniscono al coro di chi pensa che la realizzazione delle infrastrutture utili all’Italia sia una grande opportunità di ripresa e sviluppo anche del territorio. Tra le opere strategiche che occorre ultimare vi è la Torino-Lione, con oltre 3 miliardi di appalti in corso e 200 milioni di lavori pronti a partire. Una boccata di ossigeno per una economia territoriale ulteriormente fiaccata dall’emergenza Covid-19.
“Bisogna completare quanto prima – dichiarano i segretari generali di Fica-Cisl e Cisl Torino-Canavese, Gerri Castelli e Domenico Lo Bianco – le tante opere rimaste in stand-by. Sicuramente la Torino-Lione è una di queste, importantissima per la provincia di Torino perché genererebbe un indotto considerevole legato alle opere compensative (con un moltiplicatore da uno a tre) e una importante crescita dei servizi legati all’opera (ristorazione, trasporti e settore alberghiero)”.
Secondo Filca e Cisl territoriali non tutti però sembrano marciare nella stessa direzione e con lo stesso prioritario obiettivo. “Nonostante i proclami governativi legati allo sblocca cantieri e alla sburocratizzazione delle procedure – concludono Castelli e Lo Bianco – è inconcepibile aspettare autorizzazioni con tempi biblici da parte dei ministeri preposti come, in questo caso, dell’Ambiente e dei Beni culturali. Abbiamo bisogno di certezze, di poche e condivise regole che facciano ripartire le grandi e le piccole opere, garantendo la sicurezza dei lavoratori e la legalità nelle attività. Basta pastoie burocratiche ed ostacoli inutili che rallentano o impediscono l’apertura dei cantieri e lo sviluppo del territorio e dell’intero Paese”.
Categoria: Attualità, Emergenza COVID-19