Tav: Gerri Castelli (Filca territoriale) all’incontro con il governo a Palazzo Chigi
C’era anche il segretario generale della Filca Cisl Torino-Canavese, Gerri Castelli, all’incontro con il governo sulla Tav che si è svolto mercoledì 5 dicembre nella Sala Verde di Palazzo Chigi, a Roma.
Per l’Esecutivo erano presenti il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro per lo Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, il Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Danilo Toninelli e il Viceministro all’Economia Laura Castelli. A rappresentare, invece, le 33 Associazioni del fronte “Sì Tav” 13 esponenti del mondo dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, del lavoro, della cooperazione e delle professioni. Hanno partecipato al confronto il presidente dell’Api Corrado Alberto, dell’Unione Industriale di Torino, Dario Gallina, di Confartigianato Torino, Dino De Santis, di Cna Nicola Scarlatelli, dell’Ascom Maria Luisa Coppa, di Confesercenti Torino Giancarlo Banchieri, di Legacoop Piemonte Giancarlo Gonella, di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia, dell’Ance Torino Giuseppe Provvisiero, dell’Ordine degli Architetti di Torino, Massimo Giuntoli, il segretario generale della Feneal Uil Torino Claudio Papa, il segretario organizzativo della Fillea Cgil Anna Maria Olivetti e il segretario generale della Filca Cisl Gerlando Castelli.
Al termine dell’incontro, la delegazione Sì Tav ha diramato un comunicato stampa. “L’incontro che si è svolto oggi a Palazzo Chigi con i 13 delegati delle 33 Associazioni che rappresentano il sistema dell’economia di Torino e del Piemonte in tutti i suoi molteplici aspetti (lavoro, industria, artigianato, commercio, agricoltura, servizi, cooperazione, professioni, turismo, costruzioni) – hanno commentato i 13 esponenti delle associazioni -, ha dimostrato l’ulteriore volontà del Governo di dilazionare il proseguimento dei lavori relativi alla realizzazione della TAV Torino Lione. Si tratta di un atteggiamento che va contro gli interessi del mondo della produzione e del lavoro. Nonostante le assicurazioni date dal Governo, non è stata fornita alcuna indicazione precisa circa i tempi di chiusura della analisi costi-benefici sull’opera, alla quale comunque potrà partecipare un tecnico per conto delle Associazioni stesse. A questo proposito, le Associazioni hanno sottolineato che sono fermi 3,5 miliardi di appalti e il concreto rischio di perdere ogni mese una quota parte del cofinanziamento europeo all’opera. Temiamo che non solo vi sia una volontà di allungare i tempi di ripartenza degli appalti, ma che si voglia arrivare fino alle elezioni europee del prossimo anno. Si tratta di un orizzonte inaccettabile per un’opera che ha già superato innumerevoli analisi e verifiche e che serve per collegare non solo Torino, ma l’Italia al resto delle reti di comunicazione europee”.
Le Associazioni hanno inoltre richiamato l’attenzione dei decisori pubblici su alcuni aspetti. “Quelle espresse oggi – hanno detto – non sono solo opinioni e, come tali, discutibili, ma sono soprattutto ben precise ed impellenti necessità di livello nazionale di trasporto e logistiche delle imprese; i tempi sono, in tal senso, fondamentali. Il nostro deficit infrastrutturale pesa sui conti e ci rende meno competitivi sui mercati internazionali, il che significa meno export e quindi meno posti di lavoro. C’è il rischio che tutto questo temporeggiare sia solo strumentale, finalizzato a non decidere e a non fare. Se così fosse, non va trascurato il fatto che il tracciato del Corridoio Mediterraneo possa scorrere a Nord delle Alpi, per realizzare la connessione – fondamentale negli scambi globali fra Oriente e Occidente – con la Via della Seta. Se ciò accadesse, questo Governo dovrebbe assumersi la responsabilità – gravissima – di aver escluso l’Italia e le sue future generazioni dal principale asse di sviluppo economico e di integrazione sociale. A questo punto, le Associazioni continueranno unite e coese nella loro azione per arrivare in tempi brevi alla ripresa dei cantieri, in difesa delle 326.000 imprese e dei 1,3 milioni di lavoratori che rappresentano”.
Nel suo intervento a Palazzo Chigi, a nome di Filca, Fillea, Feneal territoriali, il segretario generale della Filca Cisl Torino-Canavese, Gerri Castelli, ha ribadito il “sì convinto del sindacato degli edili alla realizzazione di un’opera di fondamentale importanza non solo per il territorio piemontese, ma per l’intera economia nazionale, che consentirà di collegare ancora di più il Paese all’Europa. Per noi le priorità sono le grandi opere, come Tav e Terzo Valico, la manutenzione delle infrastrutture esistenti, l’edilizia scolastica e la messa in sicurezza del territorio”. r.z.
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