Stellantis: Torino torna in piazza per Mirafiori

martedì 11 Giugno 2024 / Focus
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Il 12 giugno nuova mobilitazione unitaria dei sindacati metalmeccanici territoriali con 8 ore di presidio davanti al Comune

A due mesi esatti dalla manifestazione del 12 aprile, con sciopero generale del settore automotive e corteo per le vie del centro, Torino torna a mobilitarsi per Mirafiori. Domani tutte le sigle metalmeccaniche territoriali (Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf) daranno vita alla seconda manifestazione unitaria dedicata al rilancio dello stabilimento torinese di Stellantis. L’evento si svolgerà in piazza Palazzo di Città, dove ha sede il Comune. Qui si ritroveranno i lavoratori, i delegati e i dirigenti dei sindacati metalmeccanici per un presidio di otto ore, dalle 9 alle 17. Dal palco, insieme a loro, prenderanno la parola anche esperti del settore auto. Sono stati invitati il sindaco Stefano Lo Russo, il governatore del Piemonte e la Curia. È prevista musica dj set e la distribuzione di acqua e panini. Gli interventi saranno moderati nei lavori della mattinata dalla giornalista del Sole 24 Ore, Filomena Greco, e in quelli del pomeriggio dal giornalista del Corriere della Sera Torino, Christian Benna. Nella prima parte si discuterà di “Impatto dell’elettrico nell’economia del territorio”, con alcuni delegati sindacali e i segretari generali torinesi di Fiom, Edi Lazzi, Fismic, Sara Rinaudo, e Aqcr, Fabrizio Amante. Con loro, anche Giuseppe Sabella, direttore di Oikonova e Leonardo Artico, responsabile Industry and skills development di MotusE. Concluderà la prima parte dell’evento il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.Nel pomeriggio si parlerà invece di “automotive a Torino dal 2008 a oggi”. Parteciperanno i segretari generali di Uilm, Fim, Uglm, Luigi Paone, Rocco Cutrì, Ciro Marino e altri sindacalisti, i ricercatori dell’Ires Piemonte, Salvatore Cominu e Fulvia Zunino, l’ex sindacalista Cisl e già presidente dell’associazione culturale Vera Nocentini, Gianfranco Zabaldano, e il direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Torino, Alessandro Svaluto Ferro. Concluderà la carrellata di interventi il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, appena rieletto, con il 56% di voti, alla guida del Piemonte. E poi, ancora musica e dj set fino alla chiusura della manifestazione prevista per le ore 17.“In continuità con la manifestazione del 12 aprile quando era stato proclamato lo sciopero dell’automotive – spiega Rocco Cutrì, segretario generale della Fim Cisl Torino-Canavese – vogliamo tenere alta l’attenzione sul settore e su Torino. La vertenza legata alla produzione di auto è un pezzo importante della nostra economia. Abbiamo scelto una modalità diversa per coinvolgere tutta la città, entrando nel merito dei problemi”. Anche la Cisl torinese parteciperà con un’ampia delegazione all’evento promosso dalle sigle metalmeccaniche cittadine. “Come due mesi fa – spiega il segretario generale Cisl Torino-Canavese, Domenico Lo Bianco – saremo al fianco dei lavoratori e della nostra Fim per sostenere la ripartenza del sito di Mirafiori e per il rilancio del settore industriale, a partire dall’automotive”.Per i sindacati, l’assegnazione della produzione della 500 ibrida è un passo importante, un primo risultato significativo, ma non ancora sufficiente per un vero rilancio della fabbrica torinese. Servono modelli e nuovi assunzioni per assicurare il ricambio generazionale e il futuro. Dalla manifestazione del 12 aprile, alcune cose significative sono però successe in città. Nell’arco di due mesi, il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha incontrato, a Torino, per ben due volte i sindacati, annunciando la produzione della 500 ibrida, fissata nel 2026 e ora anticipata a fine 2025. Proprio nei giorni scorsi, Olivier Francois, ceo di Fiat e responsabile a livello globale del marketing di Stellantis, ha fatto sapere che “il debutto della nuova Fiat 500 ibrida, a Mirafiori, avverrà tra fine 2025 e inizio del 2026 e che la produzione potrebbe arrivare a 100-110mila unità l’anno”. L’attenzione dei sindacati sulla fabbrica torinese resta però alta. (Da ConquistedelLavoro.it dell’11 giugno 2024)
Rocco Zagaria

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