Stellantis: accordo sul Polo di Torino senza la Fiom

venerdì 29 Ottobre 2021 / Attualità
Report Fim con Uliano e Provenzano

Siglata l’intesa tra il Gruppo Stellantis e i sindacati dei metalmeccanici (eccetto la Fiom) sul trasferimento di Maserati a Mirafiori.

“Torino da oggi ha una prospettiva chiara e precisa, non vediamo il motivo per non impegnare il gruppo con un accordo scritto. Quella della Fiom è solo una posizione politica nella discussione. È chiaro che anche noi rivendichiamo all’azienda la necessità di fare in fretta a discutere di tutti i siti del Gruppo, ma non ci sono per ora queste condizioni. Passo dopo passo mettiamo in sicurezza gli stabilimenti e oggi è toccato a Torino”.
È questa la risposta del segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano, al no della Fiom all’intesa sul polo produttivo di Mirafiori, siglata lunedì sera da tutte le organizzazioni sindacali ad eccezione proprio dei metalmeccanici Cgil. “Non firmiamo un accordo – hanno spiegato Simone Marinelli, coordinatore auto della Fiom nazionale ed Edi Lazzi, segretario della Fiom torinese – che sancisce la chiusura della Maserati di Grugliasco. A Torino non ci sono solo la Carrozzeria e la Maserati, ci sono diversi settori come la Meccanica, che produce i cambi, gli impiegati degli Enti centrali e le Presse e a cascata tutto l’indotto. Quindi serve un piano generale che l’azienda non ha fornito”.
Queste le motivazioni fornite dalla Fiom che già in passato, nella lunga storia Fiat, ha scelto di percorrere strade diverse rispetto alle altre sigle sindacali presenti all’interno del gruppo. Di tutt’altro avviso è la Fim. I segretari nazionale e torinese, Ferdinando Uliano e Davide Provenzano, motivano così il sì all’intesa. “Con questo accordo abbiamo costruito le garanzie industriali e occupazionali per il Polo di Torino. Il consolidamento delle produzioni Maserati a Mirafiori, affiancato da un impegno preciso di garanzia sull’investimento a partire dal 2024 della futura piattaforma elettrica Folgore di Maserati che consentirà un ammodernamento a tutte le auto Maserati con nuove motorizzazione, assegna una prospettiva al sito produttivo e le condizioni per avere delle certezze sugli aspetti occupazionali”.
Il piano per Torino, già presentato al Mise l’11 ottobre scorso, prevede la nascita a Mirafiori dello Stellantis Turin Manufacturing District con un unico processo di produzione per diversi modelli Maserati, in grado di integrare piattaforme, modelli e sistemi di propulsione differenti. Un centro, quindi, di competenza per l’elettrificazione del gruppo, con le piattaforme per la 500 elettrica e per i modelli Maserati. Il cuore dell’intesa di lunedì è rappresentato dal trasferimento, entro l’anno, delle attività della ex Bertone, oggi Agap – fabbrica che Fca aveva rilevato nel 2009 – e tutti i 1.100 dipendenti. Non ci saranno esuberi. A Grugliasco, dove oggi si producono le Maserati Ghibli e Quattroporte, resterà per ora soltanto la lastratura che sarà spostata al termine del piano, nel 2024. A Mirafiori i nuovi modelli Maserati arriveranno tra il 2022 e il 2024. Si faranno anche le Gran Cabrio e Gran Turismo e si continuerà a produrre il suv Levante. Da gennaio del 2022 si tornerà invece a due turni di lavoro sulla linea della 500 elettrica.
“Nell’accordo – spiegano in una nota congiunta Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri – si specifica che non ci saranno esuberi strutturali, con l’impegno aziendale a poter ricorrere solo a uscite volontarie e a ammortizzatori sociali conservativi. Sono previsti i necessari interventi formativi, la garanzia del mantenimento dei migliori standard ergonomici anche sulle future linee di montaggio, nonché della maturazione dei ratei mensili degli istituti differiti, cosa che permetterà di alleviare per quanto possibile l’effetto salariale negativo del ricorso alla cassa integrazione. Ai lavoratori viene anche riconosciuta la possibilità, compatibilmente alle professionalità e ai bisogno di manodopera, di lavorare presso altre unità produttive del torinese”. È notizia di queste ore, infine, la firma di un nuovo accordo a Mirafiori, questa volta siglato da tutti e valido fino a luglio 2022, per l’uscita anticipata e incentivata di ulteriori 200 addetti”. (Da Conquiste del Lavoro del 28 ottobre 2021)
Rocco Zagaria

 

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