Skf Italia: intesa per il rinnovo del contratto integrativo
Riduzione dell’orario di lavoro, incremento del premio di risultato, aumento dei sostegni alla famiglia e assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato: questi i principali contenuti dell’accordo siglato, a Torino, tra azienda e sindacati
È stata raggiunta, all’Unione Industriale di Torino, l’intesa per il rinnovo del contratto integrativo di Skf Italia, la multinazionale leader mondiale nella produzione di cuscinetti a sfera per auto, treni, aerei e industria ad alta precisione, con sede nel Pinerolese. L’azienda ha un organico di circa 3300 dipendenti distribuiti tra gli stabilimenti torinesi di Airasca (dove c’è anche il centro direzionale), Villar Perosa e Pianezza (in fase di trasferimento ad Airasca) e di Massa, Cassino e Bari.
Riduzione dell’orario di lavoro, incremento del premio di risultato, aumento dei sostegni alla famiglia e assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato: sono questi alcuni dei punti contenuti nell’accordo sottoscritto dal gruppo industriale e dai rappresentanti sindacali di Fim, Fiom, Uilm, Fali.
“Siamo soddisfatti – ha detto il segretario generale Fim Torino Canavese e coordinatore nazionale Skf Italia – per il risultato ottenuto, frutto di un lavoro impegnativo, iniziato l’autunno scorso con il coinvolgimento di tutte le rsu degli stabilimenti. L’ipotesi di accordo garantisce il 20% di aumento del premio di risultato, che dal 2025 potrà essere anche trasformato in tempo disponibile in base alle esigenze del lavoratore. Per la prima volta viene anche introdotto un superminimo collettivo non assorbibile per tutti i dipendenti”.
Le materie oggetto dell’accordo vanno dalle relazioni industriali, con la conferma delle Commissioni e la costituzione del Comitato Strategico, al salario; dalla riduzione dell’orario di lavoro nei turni di sabato e domenica al miglioramento dell’istituto dello smart working.
Per quanto riguarda il welfare vengono adottate e migliorate misure normative ed economiche a sostegno della famiglia, della disabilità e della genitorialità.
La copertura integrativa aggiuntiva, pari al 20% della retribuzione sui congedi parentali, rappresenta una nuova frontiera nel welfare negoziato e si aggiunge alle altre misure esistenti che sono state estese e migliorate. Anche il sistema delle relazioni sindacali è stato elevato al massimo livello partecipativo, con l’istituzione del Comitato Strategico. Questo consentirà un confronto con massimi livelli dell’azienda, rafforzando anche il ruolo negoziale delle Rsu.
In tema di orario di lavoro, l’accordo di secondo livello prevede 5,5 ore di riduzione oraria per i turni del week end. La riduzione, nella fase sperimentale di 18 mesi, potrà essere effettuata direttamente sul turno o attraverso il sistema dell’accumulo per ulteriori giornate di riposo intere da fruire nel fine settimana. Una quota della riduzione confluirà nella disponibilità della banca del tempo.
Sul fronte del welfare, ogni genitore lavoratore avrà diritto a 3 giorni retribuiti per accudire i figli. I lavoratori disabili gravi o con figli disabili gravi riceveranno un sostegno economico da parte dell’azienda pari a 440 euro mensili.
Le borse di studio aziendali per i figli dei lavoratori sono state estese a tutti gli ambiti di studio, compresi quelli umanistici, mentre l’azienda si farà carico del 100% delle rette per le colonie estive per i lavoratori che hanno un Isee inferiore ai 25 mila euro.
Infine, l’azienda si è impegnata a stabilizzare, con il criterio dell’anzianità di servizio, il 25 per cento dei 170 operai attualmente in staff leasing impiegati negli stabilimenti italiani del gruppo. Nelle prossime settimane l’ipotesi di accordo verrà presentata nelle assemblee e sottoposta al voto dei lavoratori. (Da Conquise del Lavoro del 4 giugno 2024)
Rocco Zagaria
Categoria: Focus