Ecco come ci vedono Chiara, Virginia e Alberto in “alternanza scuola-lavoro” all’Ufficio Stampa Cisl

venerdì 17 Giugno 2016 /

L’alternanza Scuola-Lavoro nell’Ufficio Stampa e Comunicazione della Cisl Torino-Canavese. Ecco come ci vedono Chiara, Virginia e Alberto, tre studenti del Liceo “Filippo Juvarra” di Venaria, ospiti per una settimana nella nostra sede di via Madama Cristina 50 a Torino.

IL NOSTRO VIAGGIO NELLA CISL DI TORINO

“Nella vostra breve permanenza avete iniziato un viaggio…”
Con queste parole Rocco Zagaria, il responsabile dell’Ufficio Stampa e Comunicazione della Cisl di Torino, si è rivolto a noi, tre studenti del liceo scientifico “Juvarra” di Venaria, impegnati nella loro prima esperienza di alternanza “scuola – lavoro”.

Nel corso di questa esperienza abbiamo conosciuto la realtà del sindacato, una realtà molto più amichevole rispetto a quella più brutale descritta dai media, e abbiamo avuto l’occasione di intervistare alcuni segretari della Cisl torinese.
“Trasparenza, casa e libertà“: sono le parole con cui Rocco Zagaria descrive la Cisl. “La casa”, che ha come pilastri la solidarietà e la vicinanza tra i lavoratori, vanta 4,5 milioni di iscritti, ma nonostante ciò trova difficoltà a farsi spazio tra i giovani. La diversità del linguaggio e generazionale impedisce la creazione di un rapporto con i giovani nonostante l’utilizzo dei social network.
Teresa Olivieri, responsabile del settore scuola Cisl, ci ha spiegato i dissensi dovuti dalle nuove riforme della scuola attuate dal governo.
Nonostante l’assunzione dei 100mila insegnanti, i docenti precari si sono rivolti ai sindacati per tutelare i loro diritti. I provvedimenti del governo hanno creato anche il malcontento del personale ATA (personale amministrativo, tecnico e ausiliario) nelle scuole poiché hanno visto una violazione dei loro diritti, con una conseguente diminuzione dei posti di lavoro.
Tuttavia, la dottoressa Olivieri si è soffermata su un aspetto positivo della nuova riforma: l’alternanza scuola–lavoro. Questa breve esperienza lavorativa permette agli studenti di entrare in contatto con il mondo del lavoro e al contempo alle scuole di dare una formazione non puramente scolastica.
“Un buon insegnante costruisce il futuro delle nuove generazioni e permette di crescere il buon cittadino di domani”: aggiunge Olivieri.
Nella categoria dei metalmeccanici abbiamo potuto intervistare Claudio Chiarle, che ricopre il ruolo di segretario generale; con lui abbiamo approfondito la fusione tra Fiat e Chrysler.
Contrariamente a ciò che i media dicevano all’epoca, la sua reazione a questa fusione è stata molto positiva in quanto, cominciando a produrre macchine più costose, c’è stato un guadagno sia da parte della casa automobilistica sia da parte dei lavoratori.
La risposta ci ha molto stupiti perché nell’immaginario collettivo c’era il timore, più o meno fondato, che questa fusione tra i due colossi dell’auto avrebbe comportato lo spostamento degli impianti produttivi dall’Italia all’America.
Al contrario di cinquant’anni fa il ruolo dell’operaio è cambiato. Lui non deve più svolgere solo lavori di manovalanza, ma essere in grado di gestire le apparecchiature tecnologiche, e per questo ha bisogno di una formazione continua e adeguata.
L’ultima categoria che abbiamo visitato è quella dei bancari e durante la nostra permanenza al quarto piano di Via Madama Cristina 50, sede della Cisl torinese, abbiamo sentito Paolo Ferrero, che ricopre il ruolo di segretario generale.
Con lui abbiamo approfondito il tema dei contratti di chi lavora in banca e nelle agenzie di assicurazione. I contratti possono essere di tipo nazionale o integrativo, se il sindacato va a trattare nell’azienda stessa.
“Il sindacato è una forma di volontariato, che sta vicino a persone con problemi famigliari, personali o generali”: è la visione di Paolo Ferrero sul ruolo del sindacato.
Infine, intervistando Aldo Blandino, segretario organizzativo della Cisl torinese, abbiamo capito come viene organizzato e come si svolge uno sciopero.
Lo sciopero può avvenire davanti alla Regione, se si tratta di un contratto regionale, o davanti alla Prefettura se si tratta dell’insieme del pubblico impiego.
In casi estremi le diverse sedi del sindacato si possono organizzare per indire uno sciopero nazionale.
Grazie all’alternanza scuola-lavoro siamo entrati a contatto con la vera realtà del sindacato e abbiamo avuto modo di conoscere le sue funzioni e come opera.
Abbiamo trovato quest’esperienza utile e al contempo divertente. Le persone che ci hanno accompagnato in questi giorni sono state molto disponibili e simpatiche. Grazie per l’opportunità che ci è stata offerta.

Virginia Macrì
Chiara Porcelli
Alberto Marengo
Liceo Scientifico “Filippo Juvarra” di Venaria (To)

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