Sciopera la grande distribuzione, alta adesione e presidio a Torino
Circa 200 lavoratori e lavoratrici della grande distribuzione – Carrefour, Ikea, Rinascente, Zara, Esselunga, Ovs, Lidl, Unes – hanno partecipato al presidio che si è svolto sabato 30 marzo, vigilia di Pasqua (30 marzo), al Carrefour di corso Monte Cucco, a Torino. L’adesione – secondo i sindacati – è stata alta, con punte dell’80-85%: due punti vendita della Lidl in provincia di Torino non hanno aperto. Un altro presidio più piccolo si è svolto davanti alla Lidl di via Bologna. Lo sciopero è durato l’intero turno. La protesta – indetta a livello nazionale da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dopo l’interruzione della trattativa per il rinnovo del contratto scaduto da quattro anni – interessa 250.000 lavoratori in Italia e 8.000 in Piemonte. La distribuzione cooperativa ha firmato l’accordo nella giornata di givedi 29 marzo. “Il contratto è scaduto da quattro anni e mezzo. Non è dignitoso che i lavoratori e le lavoratrici non abbiano avuto alcun aumento economico. Federdistribuzione cerca di annullare i diritti da anni acquisiti, così come aveva fatto quattro anni fa”, hanno spiegato Luca Sanna della Uiltucs, Fabrizio Nicoletti della Filcams e Marilena Rocco della Fisascat Cisl. I sindacati contestano l’introduzione di una flessibilità incontrollata e generalizzata, il lavoro precario, anche con contratti a termine di durata indeterminata oltre i 24 mesi; l’arretramento su livelli d’inquadramento inferiori del personale.
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