“Partecipiamo alla prevenzione”: l’incontro torinese su salute e sicurezza nei posti di lavoro
Dopo gli appuntamenti di Alessandria del 19, di Bra del 26 e di Vercelli del 30 ottobre, si sono conclusi oggi a Torino i seminari sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro promossi dalle Cisl territoriali, in collaborazione con la Cisl Piemonte.
All’incontro torinese, che si è svolto al Dopolavoro ferroviario di via Sacchi, hanno partecipato, oltre a un centinaio di rls e rlst, i segretari generale e territoriale Cisl Torino-Canavese, Domenico Lo Bianco e Maria Cristina Terrenati, il segretario Cisl Piemonte, Gianni Baratta, il presidente del Comitato consultivo provinciale Inail, Aniello D’Auria e la responsabile territoriale dell’Inas, Domenica Cetani.
“Abbiamo deciso di fare assemblee territoriali degli rls – ha spiegato il segretario regionale Cisl, Gianni Baratta, introducendo i lavori – per coinvolgere di più i rappresentanti per la sicurezza e le categorie in un progetto più ampio e condiviso con le Unioni territoriali. Oltre a fare il punto in vista sia della Conferenza regionale del 5 dicembre 2017 sia dell’assemblea nazionale sulla sicurezza del 19 gennaio 2018, è nostro obiettivo qualificare gli sportelli territoriali per la sicurezza e confrontarci con tutti i soggetti che hanno ruolo e competenze in materia”.
Il presidente del Comitato Consultivo provinciale Inail, Aniello D’Auria, ha parlato del ruolo del’Istituto soprattuto nel favorire il reinserimento dei lavoratori colpiti da infortuni e da malattie professionali. “Con la firma della convenzione tra Inail e Regione Piemonte sui livelli integrativi di assistenza, di poche settimane fa, si potrà fare di più per le cure riabilitative dei lavoratori piemontesi che hanno subito incidenti sul lavoro” – ha spiegato D’Auria, rimarcando la nuova mission dell’Inail in materia di welfare. Nel suo intervento il segretario generale della Cisl Torino-Canavese, Domenico Lo Bianco, ha sottolineato ancora una volta l’importanza del ruolo e della figura dell’rls nei posti di lavoro. “Dobbiamo fare rete – ha rimarcato il segretario Lo Bianco – puntando sulla formazione e sull’affermazione di una cultura sempre più diffusa della prevenzione, della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Oltre a valorizzare gli strumenti a nostra disposizione tra cui gli ‘Sportelli Salute Sicurezza e Ambiente’ della Cisl di Torino-Canavese, e migliorare l’integrazione con il patronato, dobbiamo presidiare il territorio e le aziende per completare la mappa dei nostri rls e preparare un piano di lavoro con l’obiettivo di mettere a sistema il lavoro di tutti”.
Il ruolo del patronato e degli rls, spesso impotenti di fronte a problemi più grandi di loro, è stato evidenziato dalla responsabile Inas della Cisl Area metropolitana, Domenica Cetani. ”I settori dove si evidenzia il più alto numero di malattie professionali – ha affermato Cetani – sono quelli dell’industria, dei servizi e dell’agricoltura. Negli ultimi anni, le denunce presentate dal patronato sono diminuite in modo vertiginoso. Dobbiamo fermare questo trend, cercando di arrivare a più i lavoratori. Per questo occorre fare squadra, aiutando chi lavora a esercitare i propri diritti”.
Al dibattito sono intervenuti molti rls che hanno portato le loro testimonianze e le loro esperienze nei luoghi di lavoro. Hanno preso la parola, tra gli altri, il segretario generale della Fim, Claudio Chiarle, che ha illustrato le iniziative e le attività della sua federazione in materia di sicurezza sul lavoro, il segretario della Femca, Giuseppe Filippone, che ha invece posto l’accento sulla situazione dei diversi settori della sua categoria, Silvia Pochettino della Cisl Scuola che ha invece messo in risalto la mancanza di fondi per la formazione sulla sicurezza ai 273 rls delle scuole torinesi e, infine, Sandro Bertaglia, responsabile dei Punti di ascolto Salute e Sicurezza della Cisl Torino Canavese, che ha ribadito l’importanza “di lavorare insieme per potenziare la rete degli rls, alimentando così lo spirito di comunità e offrendo risposte e strumenti per svolgere al meglio l’attività nei posti di lavoro”.
Ha concluso la mattinata di lavori la segretaria territoriale Maria Cristina Terrenati. “Dobbiamo lavorare sempre di più – ha sottolineato Terrenati – per migliorare il rapporto con le istituzioni, potenziare la contrattazione, estendere la presenza degli rls nelle micro imprese, ampliare la pariteticità e costruire maggiori sinergie con il patronato, perché come abbiamo visto oggi il processo di riconoscimento delle malattie potrebbe essere semplificato e rafforzato. Per fare tutto questo è importante conoscersi, confrontarsi, fare sintesi per provare a costruire una proposta che provi a tenere insieme le esigenze di tutte le categorie e i ruoli degli rls e rlst”.
Rocco Zagaria
Categoria: Focus, Territorio