Prima riunione post-Covid del Consiglio generale Cisl Torino-Canavese con il segretario generale aggiunto Luigi Sbarra
Si è riunito questa mattina in videoconferenza il Consiglio generale della Cisl Torino-Canavese. “L’emergenza Covid – ha detto il segretario generale Domenico Lo Bianco aprendo i lavori – ci ha segnato tutti in modo profondo e sta condizionando ancora adesso le nostre vite e la nostra attività sindacale. Ora bisogna affrontare con determinazione la fase di emergenza economica e sociale che attanaglia il nostro sistema produttivo. L’autunno rischia di essere drammatico con tanti tavoli di crisi aperti. Nei prossimi giorni annunceremo come Cgil Cisl Uil territoriali una nuova iniziativa unitaria per il rilancio di Torino e la sua area metropolitana”. Lo Bianco si è soffermato in modo particolare sulla crisi dell’area metropolitana che sarà al centro delle prossime iniziative di mobilitazione nel mese di settembre. “Da mesi Piazza Castello è teatro di proteste quotidiane. Si sono visti gli insegnanti e gli infermieri, i lavoratori delle rsa e delle mense scolastiche e aziendali, trasporti e appalti ferroviari, commercianti e numerose altre categorie di lavoratori, tra cui i metalmeccanici che hanno voluto ‘riaccendere i riflettori sulla Vertenza Torino’. Scrivere un’agenda per il futuro del territorio non è più rinviabile”.
Ai lavori del Consiglio generale della Cisl torinese hanno partecipato il segretario generale Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, e il segretario generale aggiunto Cisl, Luigi Sbarra, che ha concluso l’incontro. Il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, ha puntato il dito contro la Giunta regionale. “Il tempo sta per scadere – ha detto il numero uno della Cisl regionale – ora vogliamo risposte e soprattutto fatti su riorganizzazione e riordino della sanità piemontese, con particolare attenzione allo sviluppo della medicina territoriale e sulle tante, troppe, vertenze aperte sul fronte lavoro. In altre parole, occorre un Patto per il Piemonte”.
Il segretario generale aggiunto Cisl, Luigi Sbarra ha affrontato i principali temi dell’agenda sindacale e politica. “L’accordo sul Recovery Fund – ha evidenziato Sbarra – rappresenta un importante cambio di passo per l’Europa, ma nessun centesimo dei 209 miliardi di euro destinati all’Italia può essere sprecato o inutilizzato per far ripartire il Paese. Il 29 luglio prossimo come Cgil Cisl Uil chiederemo al Governo un cambio di marcia e l’inaugurazione di una nuova stagione di contrattazione, partecipazione e condivisione. C’è bisogno di un nuovo patto sociale per il futuro. Il sindacato e la Cisl vogliono contribuire a rilanciare il Paese, risollevandolo dalle macerie sanitarie e dall’emergenza sociale che rischia di diventare, se non si risolveranno i problemi, emergenza democratica e civile”. Il numero due della Cisl ha sottolineato il cambio di atteggiamento del governo nei confronti delle organizzazioni sindacali dopo la riunione degli Stati Generali. “Il decreto semplificazione non ci soddisfa del tutto e riscontriamo un preoccupante silenzio, oltre che sui temi fiscali e previdenziali, sulla proroga degli ammortizzatori sociali e sul blocco dei licenziamenti. Per queste ragioni faremo sentire la nostra voce il 29 luglio e nel mese di settembre con una grande manifestazione”.
Rocco Zagaria