“Pronti per affrontare il futuro”: l’XI congresso Filca riconferma Castelli segretario

lunedì 6 Febbraio 2017 / Congressi
Il tavolo della presidenza del congresso Filca Cisl Torino-Canavese con i segretari Lo Bianco, Castelli, Donnola e Turri primo piano
Il tavolo della presidenza del congresso Filca Cisl Torino-Canavese con i segretari Lo Bianco, Castelli, Donnola e Turri

Gerlando Castelli, 45 anni, agrigentino di nascita e cuneese di adozione, con 29 voti su 31, è stato riconfermato alla guida della Filca Cisl di Torino-Canavese. Lo ha rieletto, il 6 febbraio, il Consiglio generale della Federazione, al termine dell’undicesimo congresso della categoria torinese degli edili, che si è svolto alla Cascina Marchesa, in corso Regina Margherita, a Torino. Con Castelli sono stati riconfermati nel ruolo di segretari territoriali Angelo Pellettieri e Mario De Lellis. All’assise hanno preso parte una ottantina di delegati, in rappresentanza dei 5.300 iscritti, i segretari generali regionale e nazionale della federazione, Piero Donnola e Franco Turri e della Cisl torinese, Domenico Lo Bianco.

“Il mio compito – ha sottolineato Castelli in chiusura della sua relazione – è quello di far crescere la mia squadra e di crescere con loro. Ho la fortuna di poter lavorare con un gruppo fantastico: dalla mia segreteria a tutti gli operatori. Ognuno diverso dall’altro, ma è proprio per questo che il gruppo si completa e diventa forte. Questi quattro anni saranno pieni di lavoro, di grandi soddisfazioni e forse anche qualche delusione. Ci può stare anche questo, ma noi saremo pronti ad affrontare tutto, con il nostro lavoro di squadra. Ringrazio tutti i nostri delegati che ogni giorno lavorano con e per la Filca. Sono la nostra linfa vitale e senza di loro non esisterebbe nessun sindacato”.

Tra gli ospiti, hanno preso la parola Paolo Foietta, presidente dell’Osservatorio Torino Lione e commissario di governo, Giancarlo Levis, vicepresidente del Collegio Costruttori di Torino, Marco Bosio, segretario provinciale Fillea-Cgil e Giuseppe Manta, segretario regionale e provinciale Feneal-Uil.

“La Filca – ha evidenziato il segretario generale della Cisl Torino-Canavese, Domenico Lo Bianco, nel suo intervento – è una federazione che opera in prima linea, a stretto contatto con i lavoratori e i loro problemi. E pur in un contesto difficile, con la crisi che in questi ultimi anni ha falcidiato alcune decine di migliaia di posti di lavoro nella sola provincia di Torino, ha saputo reagire con grande forza e coraggio, elaborando proposte e idee che hanno rilanciato la sua azione sindacale nel territorio. Come non ricordare che la Filca è stata la prima, anche a livello nazionale, a denunciare l’uso distorto dei voucher e l’abuso di questo strumento proprio nel settore delle costruzioni. E come non ricordare le tante battaglie contro il lavoro nero e in favore del rispetto delle norme sulla sicurezza nei cantieri”.

Per il segretario generale regionale Filca Piemonte, Piero Donnola: “Recuperare e valorizzare il senso dello stare insieme deve essere il nostro primo obiettivo. Credo che la passione, l’identità, la militanza e la progettualità siano le parole chiave per ridare slancio e forza ai nostri operatori, alle nostre rsu, ai nostri attivisti e iscritti”.

Nelle sue conclusioni, il segretario generale della Filca, Franco Turri, oltre ai temi di carattere generale, ha ripreso i principali temi del settore, puntando il dito in modo particolare contro il sistema delle imprese. “Perché – ha domandato Turri – il massimo ribasso in Italia ha prodotto tanti disastri  e invece in Germania e in Francia funziona? Perché c’è un sistema di imprese diverso. Quando il sindacato ha fatto delle battaglie per l’unità del cantiere, la patente a punti o per il Durc non è stato seguito con tanto entusiasmo dalle imprese. Quando non potevano farne a meno ci sono venute dietro e oggi nel momento in cui  chiediamo loro di controllare il sub appalto in cantiere ci dicono di no! Oppure, quando chiediamo di fare delle verifiche in Cassa edile storcono il naso”. E, infine, la stoccata finale sul contratto. “Bisogna pensare che ci sia un solo contratto applicato in cantiere  – ha spiegato Turri –  e non quello degli edili, dei meccanici, del commercio o dei trasporti; un solo contratto di riferimento esteso a tutti i lavoratori di quel cantiere così come va applicata una stessa normativa per la sicurezza”.

Rocco Zagaria

 

 

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