Mirafiori, la Fim alla prova dell’urna. “Una marcia in più” nel voto del 27-29 giugno per il rinnovo delle Rsa
“Noi non facciamo campagna acquisti e soprattutto calcio mercato. La Fim è il sindacato della coerenza, della trasparenza, delle idee e dei fatti. In questi anni abbiamo portato a casa due risultati fondamentali: il lavoro e il salario. Il modello sindacale che si è affermato in Fca è quello della Fim, perché noi siamo contrattualisti, non abbiamo etichette e non siamo né estremisti e né moderati. La nostra è una casa accogliente dove ognuno può far valere le sue idee e le sue competenze. Siamo consapevoli del fatto di rappresentare una anomalia tra i sindacati che ci sono all’interno del Gruppo Fca. Non lasciamo indietro nessuno perché ci piace stare insieme e credere in qualcosa”. Così il segretario generale della Fim Cisl Torino-Canavese, Claudio Chiarle, ha aperto l’incontro con i candidati Fim della Carrozzeria Mirafiori, che si è svolto, a pochi giorni dal voto, nella sala Fornero, in corso Siracusa 213, a Torino.
Alla riunione hanno partecipato anche il responsabile Fim di Mirafiori, Rocco Cutri, il segretario generale della Cisl Torino-Canavese, Domenico Lo Bianco, il segretario regionale Cisl, Gianni Baratta e i segretari nazionali Fim, Ferdinando Uliano e Marco Bentivogli, che ha concluso i lavori della giornata. Le elezioni per il rinnovo delle Rsa della Carrozzeria di Mirafiori si svolgeranno nei giorni 27-28-29 giugno 2017. Sono chiamati al voto 3.800 lavoratori: il 35% composto da donne e il 65% da uomini, con una età media di 54-55 anni. Non partecipa alle votazioni la Fiom, che non ha firmato il Ccsl (Il contratto collettivo specifico di primo livello che nel gruppo FCA-CNH sostituisce a tutti gli effetti il contratto nazionale di lavoro, mentre hanno presentato le loro liste di candidati la Fim, il Fismic, la Uil, la Ugl e l’Associazione Quadri. Nel 2009, quando si è svolta l’ultima tornata elettorale, la Fim aveva ottenuto il 25% dei voti, piazzandosi, con un migliaio di preferenze, al primo posto nello stabilimento. Da allora, la squadra dei delegati si è molto rinnovata e l’entusiasmo, come si evince anche dagli interventi di molti candidati, non manca.
“Abbiamo creato un buon gruppo – ha spiegato Rocco Cutri, responsabile Fim di Mirafiori – e siamo sempre pronti a confrontarci su tutte le problematiche dello stabilimento. Non abbiamo timore a parlare con i lavoratori quando le cose non vanno bene. Come dimostrano i candidati che sono qui oggi, ci mettiamo sempre la faccia, e non ci tiriamo mai indietro. Concretezza e responsabilità sono la nostra forza”. Sono 22 i candidati nel collegio degli operai e 4 in quello degli impiegati. Hanno una gran voglia di parlare, di raccontare, e anche di farsi conoscere. C’è il manifesto per la campagna elettorale che li ritrae tutti e ventisei: alcuni sono noti, altri alla prima esperienza, ma con una gran voglia di “giocarsi la partita” e di vincere la “tappa” come l’ha chiamata il segretario Chiarle, nel suo intervento, rispolverando una metafora ciclistica.
Anche il segretario generale della Cisl Torino-Canavese, Domenico Lo Bianco, ha portato il suo incoraggiamento e la sua vicinanza e quella di tutta la Cisl territoriale ai 22 candidati chiamati a una prova importante. “Non possiamo e non vogliamo dimenticare – ha sottolineato Il segretario generale Cisl Lo Bianco – le offese, le umiliazioni e gli insulti che avete subito in passato, per difendere le idee, le nostre idee, quelle di un sindacato moderno che contratta, sceglie, innova e difende il lavoro e quindi i lavoratori. Un sindacato solidale e proiettato al futuro che sta con i piedi per terra e guarda ai risultati. Vi siamo vicini e vi sosterremo, non solo in questa tornata elettorale, ma tutte le volte che ci metterete la faccia per portare avanti le nostre proposte, la nostra idea di sindacato e del lavoro. Un grande in bocca al lupo a tutti”.
A portare il saluto del segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, e di tutta la squadra regionale, è stato Gianni Baratta, componente della segreteria regionale. “La cosa più complicata – ha spiegato Baratta – è fare delle scelte. Si apre un’epoca nuova, soprattutto in Fca, e la scommessa è andare avanti ed essere riconosciuti e legittimati. Io vi auguro un grande risultato elettorale, anche se su questo voto pesano molte incognite. L’importante è andare avanti, essere convinti delle proprie idee e continuare a lavorare insieme per migliorare le cose”.
Dopo gli interventi di numerosi delegati, che hanno parlato della loro esperienza in fabbrica e da candidato in queste elezioni, è toccato al segretario nazionale Ferdinando Uliano tirare le somme su Fca. “Noi siamo un’organizzazione sindacale che contratta, – ha evidenziato Uliano – fa gli accordi e cerca di condizionare l’azienda rispetto agli investimenti, confrontandosi anche duramente ed entrando nel merito delle questioni. Noi siamo diversi dagli altri perché non accettiamo alcuni meccanismi interni, anche perversi e pericolosi basati sul favoritismo, e siamo scomodi, soprattutto per l’azienda. Facciamo le assemblee, guardando sempre in faccia i lavoratori, anche quando non abbiamo belle notizie da comunicare. Noi abbiamo un confronto vero con i lavoratori, ma dobbiamo allargare ancora di più la nostra platea e raggiungere il più alto numero di persone, puntando al contatto diretto. Mirafiori di oggi non è più quella del 2009, lo scenario è cambiato completamente e questa partita sul rinnovo delle Rsa non è solo la partita della Fim, ma anche di tutta la Cisl”.
Nelle sue conclusioni, il leader Fim, Marco Bentivogli ha detto che “La Fim in questi anni ha difeso le aziende e il lavoro, non solo per chi era a lavorare, ma per le generazioni successive. Adesso si parla di un futuro senza lavoro. Abbiamo, quindi, il dovere di portare un messaggio positivo, soprattutto per i più giovani, di difesa del lavoro perché lo abbiamo fatto e non solo detto. Il settore automotive era sparito in Italia e oggi non saremmo qui a parlare di elezioni in fabbrica. Queste cose le dobbiamo ricordare alle persone e non dircele sempre tra di noi. Siamo dell’idea che bisogna liberarsi non dal lavoro ma nel lavoro. Noi non siamo il sindacato della lagna, ma quello che costruisce nelle difficoltà le soluzioni. Dobbiamo aiutare le persone a capire quello che succede. Bisogna usare bene e meglio la comunicazione digitale per far circolare in modo utile le informazioni. Si vince quando si ha una rete di persone che dà una mano. La campagna elettorale si chiude quando si chiudono le urne, ma noi siamo e saremo sempre contro il mercimonio! Dobbiamo invece rivendicare gli accordi e i contratti realizzati, recuperando grinta e fierezza perché si è fatta la cosa giusta. Concentriamoci sulle cose positive che abbiamo fatto. E’ il momento di farle vincere”.
Rocco Zagaria
Categoria: Attualità, Industria