L’aumento Tari deciso dalla Giunta comunale di Torino non piace a Cgil Cisl Uil
Cgil Cisl Uil Torino, unitamente alle rispettive categorie dei pensionati, hanno incontrato nel tardo pomeriggio di lunedì 17 giugno il Comune di Torino in merito all’aumento della Tari, decisa dalla Giunta. Al tavolo erano presenti Gabriella Nardelli e Chiara Foglietta, assessore della Giunta di Torino. I rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil hanno esordito definendo il metodo adottato come inconsueto e poco corretto, perché nel passato, con amministrazioni di ogni colorazione politica, la materia era stata oggetto di confronto preventivo, mentre l’attuale giunta non ha istituito alcun tavolo di discussione e il Sindacato ne è venuto a conoscenza dai media. Le assessore hanno affermato che le delibere dovranno essere approvate, per disposizioni di legge, entro la fine del mese e che non potranno subire variazioni rispetto all’attuale formulazione. Hanno confermato le soglie ISEE per le persone in difficoltà.
CGIL, CISL, UIL hanno chiesto di ristabilire, da subito, corrette relazioni e di incidere sulle ricadute degli aumenti, a cominciare da un irrobustimento del fondo di garanzia per le fasce più deboli, valutando anche i fattori che determinano la composizione degli oneri, a partire dagli effetti dell’evasione contributiva, i cui costi ricadono principalmente su lavoratori e pensionati. Per fare ciò, il Sindacato, ha chiesto i dati per costruire un meccanismo che contribuisca alla mitigazione dei costi, alla luce del fatto che Torino si colloca al di sopra della media nazionale degli incrementi, già nel 2023. Le rappresentanti della Giunta, pur raccogliendo l’invito al dialogo ed alla collaborazione, hanno precisato che, per vincoli di approvazione, si potrà sviluppare concretamente con effetti sul prossimo anno. Inoltre hanno ammesso l’errore nel sottovalutare il confronto preventivo con le parti sociali.
Alla luce di quanto descritto CGIL-CISL-UIL riconfermano la loro valutazione negativa sull’esito dell’incontro e sulla scelta di escludere le Organizzazioni Sindacali da un confronto preventivo e sistematico. Se, nei prossimi giorni, non dovessero intervenire novità significative, CGIL-CISL-UIL valuteranno con le proprie categorie le iniziative da intraprendere.
Sull’aumento Tari del Comune, pari al 6,7%, nei giorni precedenti era intervenuto duramente anche il segretario generale della Cisl Torino, Domenico Lo Bianco. “Una decisione arrivata all’improvviso e senza nessun confronto con le parti sociali. Vogliamo approfondire il tema e l’impatto che questa misura avrà soprattutto sulla fasce deboli della popolazione e su lavoratori e pensionati che hanno già problemi enormi a far quadrare i loro bilanci familiari per la perdita del potere di acquisto di pensioni e stipendi. Non si può pensare di fare sempre cassa sui soliti noti”.
Dopo gli incontri con associazioni di categoria, sindacati e maggioranza, nei quali sono state espresse criticità sull’aumento della Tari, la Giunta comunale aumenterà, con un emendamento alla delibera, la percentuali di sconti previsti dalle agevolazioni legate alle fasce Isee. Ad annunciarlo in Commissione, l’assessora al Bilancio, Gabriella Nardelli. Gli sconti passeranno dal 40 al 45% per la fascia da 0 a 13mila euro, dal 25 al 30% per quella fino a 17mila e dal 15 al 20% per Isee fino a 24mila euro. L’assessora Nardelli ha ricordato che l’aumento dei costi è dovuto all’inflazione. Sono aumentati i costi di esercizio dell’azienda, i costi d’uso del capitale, i costi operativi e quelli relativi alla quota di crediti inesegibili, gli oneri di funzionamento Arera, gli oneri tributari locali e l’Iva sul costo del servizio. La cifra che il Comune di Torino mette a disposizione per accrescere le agevolazioni sulla Tari per le famiglie in difficoltà passa da 7 milioni a 8,2 milioni di euro, con un aumento dello stanziamento di 1,2 milioni di euro. La delibera sugli aumenti della Tari sarà discussa e messa in votazione nella prossima seduta del Consiglio comunale.
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