“Il sindacato e il territorio intorno”: la presentazione del libro di Manghi, Dealessandri e Tosco nella sede Cisl Torino-Canavese

lunedì 29 Gennaio 2024 / Focus
Una grande “storia collettiva” chiamata Cisl. Può essere definita così la presentazione del libro di Bruno Manghi, Tom Dealessandri, Nanni Tosco dal titolo: “Il sindacato e il territorio intorno” – curato da Carlo Degiacomi, Edizioni Lavoro 2023, con la prefazione di Enzo Pappalettera, presidente dell’Associazione culturale Vera Nocentini e l’introduzione di Domenico Lo Bianco, segretario generale Cisl Torino-Canavese – che si è svolta giovedì 25 gennaio, nella sede Cisl di via Madama Cristina, a Torino.
“Si tratta – ha detto Enzo Pappalettera, presidente dell’Associazione culturale Vera Nocentini, aprendo i lavori – di un insieme di tre racconti autobiografici (quelli di Bruno Manghi, Tom Dealessandri e Nanni Tosco) e di una preziosa raccolta di fonti sulla storia della Cisl torinese dal 1985 al 2013 (quasi trent’anni) che l’Associazione Nocentini mette a disposizione dei posteri e di chi vorrà scrivere la storia della Cisl. Il libro è anche un prezioso strumento di formazione per le nuove generazioni di sindacalisti”. E’ toccato poi al professor Gianprimo Cella, sociologo e storico della Cisl, introdurre la presentazione del volume che raccoglie le testimonianze e le storie di tre uomini e tre sindacalisti, che in periodi diversi sono stati segretari generali della Cisl Torinese e successivamente protagonisti della vita sociale e amministrativa della città. “Il volume raccoglie – ha osservato Cella – tre testimonianze di vita e tre storie sindacali, confermando ancora una volta l’esistenza di culture sindacali diverse (perché questi tre dirigenti non potrebbero appartenere ad altri sindacati se non alla Cisl) e il fatto che Torino è stata sempre un laboratorio tra i più affascinati del movimento sindacale italiano. La realizzazione del Polo del ‘900 e l’operazione Castellani (l’elezione a sindaco della città) potevano essere realizzate solo in una città come questa. La capacità di non farsi ossessionare dalla vicenda Fiat è proprio una delle dimensioni della cultura Cisl”.
Alla presentazione è intervenuto anche il curatore del libro, Carlo Degiacomi, che ha spiegato come è stato realizzato. “Futuro e memoria – ha spiegato Degiacomi sono i messaggi più importanti del volume, insieme alla dimensione collettiva del racconto di una comunità sindacale come la Cisl torinese”.
Hanno poi preso la parola i tre protagonisti del libro. Per Tom Dealessandri, segretario generale della Cisl torinese dal 1992 al 2001 .”La Fiat prima dell’avvento di Marchionne era una caserma. Da segretario generale ho vissuto tante crisi industriali della città, ma le abbiamo sempre affrontate con lo spirito giusto, cercando di ottenere il maggior risultato al minor costo, anche se spesso la razionalità da parte delle controparti, soprattutto industriali, è venuta meno”. Per Bruno Manghi, che ha guidato la Cisl di Torino dal 1985 al 1992 :”Quello di oggi è davvero un bellissimo momento per tutti noi. Stiamo parlando di epoche e società diverse che hanno scandito non solo la nostra attività sindacale ma la nostra stessa vita. La nostra è una grande comunità inserita nel presente e nel futuro, ma fuori c’è il resto, c’è il mondo! E oggi viviamo in un mondo ostile e difficile. Se penso alla Cisl mi piace affermare che il mio lungo e affascinante viaggio nell’organizzazione è sempre stato da viaggiatore e non da turista”. L’ultima testimonianza è stata quella di Nanni Tosco, segretario generale Cisl di Torino dal 2001 al 2013. “Ho fatto il segretario generale venendo da una categoria di appena mille iscritti, la Fistel. La nostra è una organizzazione lungimirante nella scelta dei suoi dirigenti: Bruno ha governato 6 anni, Tom 9, io 12 e Mimmo altri 12. E la nostra arma vincente e speciale è la pluralità. Noi siamo veramente una confederazione di federazioni e unioni. La cosa più difficile per ogni segretario generale è ascoltare. La nuova sede della Cisl torinese è una grande scommessa vinta da tutto il gruppo dirigente torinese”. Nelle sue conclusioni, il segretario generale Cisl Torino-Canavese, Domenico Lo Bianco ha affermato che “La nostra storia collettiva va celebrata, come facciamo oggi, ma soprattutto preservata e tramandata alle nuove generazioni. Nei racconti dei tre segretari generali che mi hanno preceduto e che sono stati oltre che sindacalisti di primo piano della nostra organizzazione anche protagonisti indiscussi della vita sociale e amministrativa della nostra città, emergono con evidenza la dimensione umana e sociale, le relazioni personali e le grandi spinte ideali e motivazionali che sono alla base del nostro impegno sindacale. Oggi abbiamo vissuto tutti insieme un bellissimo momento della nostra storia collettiva”.
Rocco Zagaria   

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