“Le donne hanno pagato più di altri la crisi sanitaria ed economica che sta colpendo il nostro Paese e la nostra regione. Le lavoratrici occupate nei pubblici esercizi, nei settori dello spettacolo e della cultura, e soprattutto quelle con contratti a termine e attività discontinue sono le più colpite, con un conto salatissimo da pagare. Le donne si sono ammalate di più degli uomini anche perché occupate prevalentemente nei settori di assistenza e di cura alla persona (ospedali e rsa). Durante il lockdown, le nostre case si sono riempite e molte donne, per seguire i propri cari, figli impegnati nella Dad e i genitori anziani, hanno dovuto dimettersi e rinunciare al lavoro”. Questa la fotografia impietosa scattata dalla segretaria territoriale della Cisl, Cristina Maccari in apertura del webinar promosso dalla Cisl Torino-Canavese dal titolo: “Il lavoro delle donne il lavoro per le donne” per celebrare la giornata internazionale per i diritti delle Donne dell’8 Marzo.
All’iniziativa, moderata da Cinzia Pietrosanto, Responsabile Coordinamento Donne CISL Torino Canavese, che ha ribadito “l’importanza di fare rete e promuove cultura e occasioni di confronto “, hanno partecipano Elena Sgubbi, Direttrice ISMEL, Cristina Tumiatti, Presidente del CIF Camera di Commercio, Olga Longo, Segrearia Generale FISASCAT CISL Torino Canavese e Maria Rita Dalla Pozza, FNP CISL Torino Canavese ed ex delegata Olivetti e Liliana Ocmin, Responsabile Coordinamento Donne CISL Nazionale.
“Auguro a tutte le donne – ha detto Elena Sgobbi, direttrice di Ismel – di avere il coraggio di seguire le strade che desiderano. Il lavoro nella cultura permette di sposare lavoro e passioni, ma questo costringe, però, ad accettare contratti e stipendi non adeguati o straordinari non retribuiti, soprattutto per le donne giovani”. Per Cristina Tumiatti, Presidente del Cif della Camera di Commercio di Torino: “Servono percorsi di empowerment perché ci sono grandi insicurezze tra noi, quasi sensi di colpa. Si fa tutto, ma ci si sente sempre come se non si facesse mai abbastanza”. La segretaria generale della Fisascat Cisl Torino-Canavese, Olga Longo ha ribadito che “negoziare è la strada del cambiamento e che le donne sono spesso vittime dei loro stessi pregiudizi e atteggiamenti culturali. Il cambiamento comincia innanzitutto da noi stesse”. Bella e toccante la testimonianza di Maria Rita Dalla Pozza della Fnp Cisl Torino Canavese ed ex delegata Olivetti. Dalla Pozza ha raccontato l’esaltante stagione sindacale alla Olivetti di Ivrea sotto la guida illuminata dell’ingegnere Adriano e ha invitato tutte le donne “a prendere in mano la loro vita, ad avere coraggio e a essere protagoniste e artefici del proprio destino e cambiamento. Un ruolo fondamentale per la propria emancipazione è rappresentata dallo studio e dalla cultura”.
Nelle sue conclusioni, Liliana Ocmin, Responsabile Coordinamento Donne CISL Nazionale ha ripercorso la sua vita e il suo percorso di donna e sindacalista e nell’evidenziare il grande sforzo della segretaria generale uscente, Annamaria Furlan, “la prima e per ora unica segretaria generale della Cisl”, ha ribadito che “resta ancora molto da fare anche all’interno della nostra organizzazione, anche se i cambiamenti sono inarrestabili”. La Responsabile del Coordinamento Donne CISL Nazionale ha parlato di una posizione di debolezza delle donne nel modo del lavoro, ricordando gli ultimi dati Istat che parlano di 90 mila posti di lavoro persi fra le donne su 130 mila totali e che bisogna fare ancora tanto sul fronte della violenza e la tratta delle schiave sessuali”. Ocmin ha anche lanciato l’evento che si svolgerà online sulle piattaforme social di Cgil Cisl Uil nazionali nella giornata di lunedì 8 marzo, a partire dalle ore 9.30, dal titolo: “Il secondo alfabeto delle donne – battaglie da combattere anche con le parole” .
Rocco Zagaria (ha collaborato Stefania Tucci)