Addio a Fausto Bertoldo, dirigente della Cisl Torino Canavese
Fausto Bertoldo entra in Olivetti di San Bernardo nei primi anni 60 come operaio sulla linea di montaggio dell’AUDIT (macchina contabile professionale). In quegli anni l’attività sindacale di fabbrica viene svolta dalle Commissioni Interne e Fausto rappresenta in quegli organismi la FIM-CISL e il suo impegno si rivolge soprattutto alle problematiche previdenziale ed infortunistiche. Nel 1970 con la costituzione dell’UST del Canavese la segreteria lo designa responsabile dell’INAS, ruolo che riveste fino 1972 quando viene designato direttore dell’INAS valdostana. In quegli anni il patronato di Aosta fu riorganizzato profondamente a partire dalle sue linee generali e l’attività di Bertoldo è stata fondamentale. In 25 anni Fausto, che viaggiava tutti i giorni in treno Ivrea-Aosta, ha profuso massimo impegno e dedizione nella ricostruzione dell’ente fino al 1997 anno nel quale è andato in pensione.
Però il suo impegno nell’Inas non termina perché, da pensionato volontario, continua ad essere presente ad Ivrea per l’espletamento delle pratiche degli infortuni e delle malattie professionali, materie nelle quali si è dimostrato molto esperto; in questo periodo l’atteggiamento pragmatico del patronato Inas porta a concludere molte pratiche sull’intossicazione di polvere di amianto all’Olivetti per lavoratori e loro familiari. La grave malattia sopravvenuta e poi,nel 2013, la scomparsa della moglie Renza, anche lei delegata FIM alla ICO di Ivrea, lo spronano a continuare la sua attività con il patronato fino a pochi mesi dalla sua scomparsa. Fausto è stato per la Cisl un dirigente di primo piano e anche nelle fasi più delicate che il sindacato ha attraversato (terrorismo,unità sindacale….) ha contribuito, a volte in modo critico, all’evoluzione della Cisl nel sindacato che oggi conosciamo: egli è uno splendido esempio di appartenenza e identità nella Cisl.
Ciao Fausto
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