Ex Embraco: entro due settimane gli stipendi arretrati e un nuovo advisor
“Abbiamo ricordato al Mise la necessità di prorogare gli ammortizzatori sociali in scadenza a luglio 2020 alla Ex Embraco perché senza questo strumento non si può iniziare alcun percorso alternativo. Abbiamo anche ribadito che agli incentivi all’esodo preferiamo un serio piano di reindustrializzazione dello stabilimento. Siamo sempre disponibili al confronto e a sostenere nuovi progetti per risolvere la vertenza, ma basta prese in giro nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie”.
Sono le parole di Arcangelo Montemarano, operatore della Fim Cisl Torino-Canavese, al termine dell’ennesimo vertice al Mise sulla Ex Embraco, ora Ventures, la fabbrica del gruppo Whirlpull, con sede a Riva di Chieri, nel torinese. Lo stabilimento ha cessato la produzione di compressori per frigoriferi quasi due anni fa e, nonostante promesse e impegni, non è più ripartita, abbandonando al loro destino più di 400 lavoratori.
Dall’ultimo incontro al Mise – che per la prima ha visto, oltre ai sindacati, la presenza al tavolo sia di Whirlpool Sudamerica sia di Invitalia – sono emerse alcune importanti novità.
In attesa della prossima riunione, prevista tra due settimane sempre al ministero, Whirlpool Sudamerica, titolare del fondo che garantisce le retribuzioni ai lavoratori, si è impegnata a pagare in questi quindici giorni gli stipendi di dicembre e delle tredicesime e Invitalia a nominare un advisor internazionale, con il compito di trovare nuovi investitori per dare continuità produttiva al sito. Dal vertice è anche emersa la possibilità di accedere a un futuro fondo per gestire gli incentivi all’esodo, ma il tema è tutto da approfondire.
Nonostante questi piccoli segnali positivi, la situazione, secondo i sindacati, resta drammatica perché manca ancora un nuovo e credibile percorso industriale.
“Rispetto ai nuovi piani di re-industrializzazione – ha sottolineato l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino – prendo atto delle dichiarazioni del sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero, che ha segnalato in sede di confronto, l’interesse di un imprenditore locale alla ex Embraco. La Regione è ovviamente a disposizione per valutare e approfondire eventuali interessamenti, analizzando in modo approfondito ogni aspetto”.
L’azienda in questione è la “Trace”, impresa locale specializzata in contenitori innovativi per il prelievo e la conservazione di campioni bioptici, di proprietà di Daniele Tartaro, imprenditore chierese, con un fatturato da 1,5 milioni e l’intenzione di raddoppiarlo nel 2020. La Trace sarebbe intenzionata ad assumere solo 50 dei 400 dipendenti ex Embraco. Per questo i sindacati si mostrano prudenti. Visti i trascorsi, vogliono valutare la solidità delle proposte e soprattutto le capacità di ricollocazione di tutti i lavoratori.
“Abbiamo un capannone – ha dichiarato all’Ansa l’imprenditore Tartaro – che dista un chilometro dalla ex Embraco. Oggi lavorano per noi 20 persone, ma abbiamo intenzione di espanderci”.
Intanto, banca Intesa Sanpaolo, per supportare i lavoratori ex Embraco, ha deciso di dare la possibilità ai dipendenti che sono clienti dell’istituto di sospendere le rate di mutui e prestiti personali per un periodo fino a 12 mesi.
Un gesto concreto verso i lavoratori in difficoltà e un territorio che continua a interrogarsi su come uscire dalla crisi.
Rocco Zagaria
Categoria: Focus