Contratto di solidarietà alla Lear di Grugliasco
La cassa integrazione straordinaria per i 454 dipendenti dell’azienda avrà una durata di 10 mesi e scadrà il 30 novembre
È stato siglato nei giorni scorsi, all‘Unione Industriale di Torino, l’accordo per l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per contratto di solidarietà alla Lear di Grugliasco. L’intesa coinvolge tutti i 454 dipendenti della storica azienda dell’indotto torinese che ha Maserati come unico cliente. Lear vive da tempo una situazione difficile dovuta alla crisi del settore auto, ma soprattutto al rapporto di mono committenza con il gruppo Stellantis. La recente decisione proprio del Gruppo automobilistico guidato da Tavares, di accorpare la linea produttiva dello stabilimento Agap di Grugliasco con la linea produttiva della Maserati dello stabilimento di Mirafiori, ha imposto a Lear spa l’accorpamento delle due linee produttive. Questo cambiamento organizzativo, messo in atto dal primo gennaio 2022, ha determinato l’impossibilità di continuare nell’utilizzo del precedente ammortizzatore sociale non più in linea con le attuali esigenze dei volumi produttivi.
La recente intesa tra azienda e sindacati permetterà allo stabilimento Lear di Grugliasco l’utilizzo di ulteriori 10 mesi di ammortizzatore sociale straordinario per guadagnare tempo prezioso. Si tratta di un periodo necessario non solo per valutare se dalla legge di bilancio e dai conseguenti decreti attuativi saranno disponibili ulteriori ammortizzatori, ma anche per comprendere quali iniziative l’azienda intende mettere in campo al fine di acquisire nuovi business e rafforzare la sua struttura produttiva, elemento indispensabile per la salvaguardia dei livelli occupazionali.
“Auspichiamo che per gli stabilimenti torinesi, il futuro piano industriale di Stellantis – spiegano Rocco Cutrì, Antonino Inserra e Antonio Ioffrida responsabili Lear per Fim Fiom Uilm Torino – preveda ulteriori modelli e volumi produttivi, condizione fondamentale per saturare gli attuali livelli occupazionali non solo in Lear, ma in tutto l’indotto dell’automotive torinese. Serve quindi il coinvolgimento di tutte le parti, dal governo centrale alle amministrazioni locali, al fine di affrontare attivamente e con politiche industriali mirate questo momento particolarmente delicato per il nostro territorio, determinando così il giusto approccio atto ad evitare che la fase di transizione si trasformi in una deindustrializzazione di settore con una conseguente ecatombe sociale”.
Da anni l’industria dell’automotive è in crisi e i sindacati lamentano l’assenza di una politica industriale a sostegno del settore.
Alle incertezze determinate dal passaggio all’elettrico e alla pandemia si sono aggiunte diverse incognite tra cui l’imminente piano industriale di Stellantis, con eventuali impatti sugli stabilimenti torinesi, la crisi dei semiconduttori e l’aumento dei costi energetici.
È fondamentale però, secondo i sindacati, che Lear effettui nuovi investimenti nello stabilimento di Grugliasco per garantire nuove prospettive alla produzione e gli attuali livelli occupazionali. (da Conquiste del Lavoro del 9 febbraio 2022)
Rocco Zagaria
Categoria: Focus