Consiglio generale Cisl Torino-Canavese con il segretario confederale Angelo Colombini

mercoledì 21 Dicembre 2022 / Focus

Le modifiche ottenute nell’ultima stesura della legge di bilancio – arrivata proprio nella giornata di martedì alla Camera, attraverso l’azione di pressing su governo e partiti svolta in queste settimane dalla Cisl – il nuovo codice sugli appalti, la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il lavoro dignitoso, il piano della Giunta comunale per il futuro di Torino e il corso di formazione per dirigenti della Cisl territoriale sul Pnrr e il confronto con la Giunta Cirio su Pnrr, Sanità e Welfare: questi i temi al centro del Consiglio generale della Cisl Torino-Canavese che si è svolto martedì 20 dicembre in modalità mista (in presenza e in videoconferenza) nella sede Cisl di via Madama Cristina a Torino.

Ai lavori, aperti dalla relazione del segretario generale e Cisl Torino Canavese, Domenico Lo Bianco  sono intervenuti i segretari regionale e confederale Cisl, Alessio Ferraris e Angelo Colombini.

Il segretario generale della Cisl territoriale, Domenico Lo Bianco, dopo un’analisi del quadro internazionale e nazionale ha parlato di Torino e in modo particolare del piano di sviluppo messo a punto dalla Giunta Lo Russo. “Il futuro diTorino – ha sottolineato Lo Bianco – si gioca su tre priorità: lo sviluppo, la coesione sociale e la sostenibilità. Oggi il nostro capoluogo regionale è ancora troppo diseguale, in cui troppi si sentono emarginati e non rappresentati. Una Città più fragile, meno sicura, meno attrattiva. Ecco perché occorre investire nella coesione sociale, ridurre le diseguaglianze, lavorare sull’inclusione e aumentare le opportunità”. Parlando del corso di formazione per dirigenti della Cisl territoriale sul Pnrr ha detto che “l’intero percorso formativo si propone di diffondere nel gruppo dirigente della Ust Cisl dell’Area Metropolitana Torino-Canavese un quadro di conoscenze di come il Pnrr potrà impattare sul territorio, analizzando gli effetti di crescita e di sviluppo, a partire dalle criticità e dai vincoli esistenti, valutando e vagliando le possibili implicazioni degli Enti Territoriali nella realizzazione degli investimenti e dei progetti collegati alle singole missioni”.

Il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, ha ribadito la grande opportunità del Pnrr e della necessità di avviare le riforme di cui il paese ha estremo bisogno. “Grazie alla nostra azione e alla nostra capacità di dialogare con le forze politiche e di governo – ha evidenziato Ferraris -, abbiamo portato a casa miglioramenti nella legge di bilancio che, ricordiamolo, stanzia  2/3 delle risorse complessive per il caro energia. Anche i tavoli con il governo del 7 gennaio su salute e sicurezza nei posti di lavoro  e sulle pensioni del 19 gennaio non erano così scontati. A livello regionale è stata aperta la cabina di regia sul Pnrr che si è riunita già 4 volte, mentre su Sanità e Assistenza, che è l’altro grande tema, proseguirà il confronto nelle prossime settimane, con l’avvio del tavolo sulla non autosufficienza. I problemi della sanità piemontese sono sotto gli occhi di tutti: si va dalle liste di attesa, con tempi eccessivamente lunghi, all’ingolfamento dei pronto soccorso, passando per la mancanza di personale medico e infermieristico. Mancanza che rischia di non far decollare le Case della Salute e di Comunità”.

Dopo un ampio dibattito, caratterizzato dagli interventi di numerosi segretari generali di federazioni, è toccato al segretario confederale Cisl, Angelo Colombini, concludere i lavori della giornata. Dopo aver parlato a lungo di manovra e rapporti con le altre organizzazioni sindacali, di salute e sicurezza del lavoro, di lavoro dignitoso, Colombini si è soffermato in modo particolare sul nuovo codice degli appalti.

“La Cisl – ha osservato Colombini – darà il proprio contributo durante l’iter parlamentare su eventuali modifiche necessarie a rendere il testo più rispondente alle esigenze del mondo delle lavoratrici e dei lavoratori. Ci riserviamo di emettere un giudizio complessivo solo dopo una attenta lettura del lavoro lungo e articolato realizzato in questi mesi dal Consiglio di Stato. Tuttavia possiamo dirci favorevoli sul fatto che possa essere stata riconfermata la norma di applicazione dei Ccnl sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, l’aver rafforzato la clausola sociale, inserito il ricorso alla progettazione di fattibilità tecnico-economica, lo scorporo dei costi legati alla sicurezza e al costo della mano d’opera. Ma rimaniamo scettici sulla possibilità di ricorrere agli affidamenti diretti nei aumentando la soglia fino a500.000 euro, la possibilità del ricorso al ribasso d’asta, ad una revisione prezzi che potrebbe somigliare alla vecchia variante incorso d’opera. Infine, sembrerebbe ridotto il ruolo dell’Anac, per la Cisl elemento di garanzia sulla trasparenza e la legalità degli appalti”.

Rocco Zagaria

 

 

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