Comune Torino, ancora un nulla di fatto per garantire la continuità occupazionale ai lavoratori precari
In data 22 marzo 2023, NIdiL – CGIL, UILTemp e FeLSA – CISL hanno incontrato la Vice Sindaca, Michela Favaro, e l’Assessora al Lavoro, Giovanna Pentenero, per affrontare le problematiche legate alla continuità occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori assunti attraverso le agenzie di somministrazione lavoro. NIdiL, UILTemp e FeLSA valutano negativamente l’esito dell’incontro, oltremodo a fronte di una situazione portata all’attenzione alle istituzioni ormai da mesi.
Una incomprensibile non volontà da parte del Comune, seppure le organizzazioni sindacali abbiano fornito documentazione atta a dimostrare la possibilità di percorrere più soluzioni, di garantire il mantenimento dell’occupazione e la qualità del servizio offerto.
Questa inaccettabile situazione va ad aggiungersi alla condizione di assoluta incertezza e precarietà in cui versano ormai, da anni, le centinaia di assistenti famigliari per le quali, anche in questo caso, si è più volte sollecitato inutilmente la Giunta, per addivenire ad una soluzione che garantisse ancora una volta la continuità occupazionale e di professionalità offerta alle famiglie interessate dal servizio.
Le Segretarie Giula Pezzulich (Felsa Cisl), Anna Maria D’Angelo (Uiltemp Uil) ed il Segretario di NIdiL, Danilo Bonucci dichiarano:
“Il Comune di Torino ha dimostrato di non voler garantire alle lavoratrici ed ai lavoratori impiegati da anni nei vari settori del comune stesso, la possibilità di continuare ad espletare il proprio lavoro al servizio della cittadinanza. La normativa, come abbiamo dimostrato, consente il rinnovo dei contratti o in alternativa, la stabilizzazione attraverso l’agenzia di somministrazione, senza che vi sia alcun rischio a carico dell’ente, di eventuali pretese di assunzione diretta da parte dei lavoratori in somministrazione. Non basta riconoscere a parole l’ottimo lavoro svolto negli anni da questi lavoratori, bisogna con i fatti dimostrare il giusto riconoscimento per l’impegno profuso.
Anche in riferimento alle prestazioni domiciliari sociali e socio-sanitarie, il Comune non è in grado di compiere una scelta definitiva utile a garantire alle persone anziane e con disabilità non autosufficienti, la continuità e la qualità delle prestazioni e allo stesso tempo, preservare l’occupazione a circa 250 lavoratrici e lavoratori che espletano il servizio”.
“È da mesi – sottolineano Bonucci, D’Angelo e Pezzulich – che chiediamo la possibilità di avere un confronto adeguato che possa determinare, anche con il coinvolgimento diretto delle Agenzie per il lavoro coinvolte, una soluzione definitiva a questa situazione insostenibile. È chiaro che stante l’attuale situazione, intraprenderemo tutte le azioni possibili per garantire un posto di lavoro, un futuro alle centinaia di lavoratrici e lavoratori che si trovano in questa difficile condizione.
Per una giunta che si era presentata ai propri elettori con al centro l’obiettivo di sconfiggere il precariato non pare che, al momento, ci stia riuscendo.”
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