Cambiamo il bilancio di Torino: al via la raccolta firme di Cgil Cisl Uil per difendere il lavoro e i cittadini più deboli
Cambiare il bilancio del Comune di Torino (#cambiabilanciotorino) per difendere il lavoro e i cittadini più deboli. È l’obiettivo della petizione che Cgil, Cisl e Uil torinesi lanceranno a partire da sabato 27 maggio nei mercati e nelle piazze cittadine, con l’obiettivo di raccogliere almeno 10mila firme. A sostegno dell’iniziativa, assemblee delle diverse categorie sindacali nei luoghi di lavoro, affissione di manifesti in tutta la Città, richiesta di incontri con le Circoscrizioni e, a settembre, in concomitanza con la discussione sull’assestamento di bilancio in Comune, un attivo unitario per definire eventuali iniziative di lotta se le richieste avanzate dalle parti sociali non dovessero essere recepite dall’amministrazione comunale.
In particolare Cgil, Cisl e Uil chiedono che vengano ripristinate le agevolazioni sulla tassa rifiuti per i redditi bassi, di non tagliare i servizi educativi e sociali, di sostenere chi ha perso il lavoro e di impegnarsi a creare nuova occupazione soprattutto a favore dei più giovani, di cancellare i tagli a cultura e turismo, di valorizzare il lavoro dei dipendenti comunali, riorganizzando l’attività della macchina comunale attraverso il confronto con chi rappresenta i lavoratori, regolamentare gli appalti e valorizzare le aziende partecipate.
A presentare la campagna contro quello che definiscono “un bilancio che colpisce i più deboli, costruito cercando solo di far quadrare i conti e senza immaginare una prospettiva futura”, i segretari cittadini di Cgil, Cisl e Uil, Enrica Valfrè, Domenico Lo Bianco e Gianni Cortese che contestano il documento finanziario “nel merito ma anche nel metodo con cui è stato redatto, senza alcun confronto o rispetto per le parti sociali”. “Finora dalla giunta non abbiamo ottenuto nulla – ha detto Valfrè – una giunta che ha dimenticato la partecipazione in tutte le scelte che fa e abbiamo quindi deciso di rivolgerci noi direttamente ai cittadini per spiegare le ricadute che questo bilancio avrà con tutti i tagli che fa”. Per Lo Bianco “questa è una battaglia sociale, non ideologica o politica, per difendere il lavoro, le fasce deboli che non solo sono dimenticate ma penalizzate da un bilancio che non tiene in nessun conto la realtà del territorio e non dà risposte a temi fondamentali”. Cortese ha parlato di “mancanza di visione strategica” e di “un continuo navigare a vista. Noi siamo disponibili a confrontarci per trovare soluzioni, come abbiamo sempre fatto finora senza trovare però dall’altra parte alcuna volontà di ascolto ma una totale mancanza di coinvolgimento delle forze sociali o del territorio”.
In allegato il manifesto e la documentazione presentata in conferenza stampa questa mattina.
Categoria: Attualità, Territorio