Area di crisi complessa, Cgil Cisl Uil Torino: “Legare le risorse a quelle del Pnrr per investimenti consistenti e duraturi e lavoro di qualità”
L’accordo di programma rappresenta il primo vero momento di operatività del percorso legato al riconoscimento di Torino (e una parte dell’area Metropolitana) come Area di crisi complessa. Sarà importante avere idee e progetti per ridare a Torino maggiori prospettive, in due settori centrali come l’automotive e l’aerospazio che, se ben collegati alle risorse del Revovery Fund, possono generare ricadute non solo sulla Regione ma anche sull’intero territorio nazionale. Dovranno essere privilegiati i progetti che porteranno maggiore occupazione: solo il lavoro di qualità potrà garantire sviluppo e futuro a una città che da troppi anni non ha una visione, ma ha una storia industriale e un presente di innovazione che devono essere valorizzati.
Legare le risorse dell’area di crisi a quelle del PNRR è fondamentale per realizzare investimenti consistenti e duraturi. Bisogna, però, fare in fretta, non ci si può permettere il lusso di perdere altro tempo. La deliberazione della Giunta risale a dicembre 2018: sono già passati 2 anni e mezzo!Anche perché, nel frattempo, la pandemia ci ha ricordato un importante lezione: il fattore tempo è una variabile decisiva che può cambiare irrimediabilmente scenari e prospettive. Inoltre, occorrerà avere in tempo reale da Invitalia le indicazioni sui contenuti che saranno via via presentati, per valutare se corrispondono agli obiettivi e alle ambizioni dell’Accordo di Programma.
Federico Bellono (Cgil Torino) – Cristina Maccari (Cisl Torino-Canavese) – Maria Teresa Cianciotta (Uil Torino)
Categoria: Focus