Alleanza Fca-Renault, Chiarle e Lo Bianco: “Proviamo a vincere le sfide del futuro in campo industriale per il bene del territorio”
“L’alleanza con Renault, che in futuro può estendersi a Nissan e Mitsubishi, è la naturale prosecuzione dell’accordo Fiat-Chrysler. In particolare, può aprire i mercati della Russia e dell’estremo oriente a Maserati, rilanciando gli stabilimenti torinesi”. Questo il commento dei segretari generali Fim e Cisl Torino-Canavese, Claudio Chiarle e Domenico Lo Bianco sulla possibile fusione dei due gruppi automobilistici.
“Oltre a preservare l’occupazione degli stabilimenti torinesi e italiani del Gruppo Fca e a valorizzare il capitale umano e le alte competenze presenti in azienda – sottolineano Chiarle e Lo Bianco -, l’intesa può rappresentare una vera svolta nel settore automotive, soprattutto torinese. Dalle prime indiscrezioni risulterebbe una maggioranza della Famiglia torinese, attraverso Exor, nelle quote della nuova società, a conferma di un marchio ancora torinese di una società sempre più europeo-americana”.
Per i due segretari generali di Fim e Cisl Torino-Canavese: “L’alleanza con Renault presenta più sinergie e poche sovrapposizioni, per Mirafiori e AGAP sui modelli Maserati e 500E (è un modello piccolo ma di lusso) non ci sono competitori interni all’alleanza. Come per la fusione Fiat Chrysler occorre lavorare per scambi e integrazioni tecnologiche e di piattaforme perseguendo una vera sfida competitiva sul mercato auto mondiale. Basta, quindi, allarmismi o paure, proviamo a vincere le sfide del futuro in campo industriale per il bene del territorio”.
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