Al via l’hub Mirafiori di economia circolare
Fim Cisl: “Sì all’investimento, ma servono risposte sul futuro dell’intera filiera automotive”
Competenze e attività volte a creare un centro di eccellenza in Europa. Così l’hub di economia circolare di Mirafiori apre i battenti e si fa realtà. A confermarlo Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis: “Stiamo industrializzando il recupero e il riutilizzo sostenibile dei materiali, dando vita a nuove tecnologie e competenze, mentre cresciamo nel settore”. Con un investimento di 40 milioni di euro è attiva un’area di 73mila metri quadrati, 55mila dei quali recuperati da un impianto parzialmente inutilizzato, dove le auto verranno rigenerate per essere riutilizzate e rivendute sui mercati.
Per lo storico stabilimento torinese è l’avvio di una nuova attività: oltre a produrre le auto, si prolungherà la vita delle vetture usate e dei componenti – motori, assi, sistemi di cambio – rimettendoli a nuovo per rivenderli in tutto il mondo con certificazione a prezzi inferiori. Per ora i lavoratori sono 200 ma saranno 550 nel 2025.
Ad inaugurare l’hub di economia circolare il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Carlos Tavares. “L’economia circolare gioca un ruolo chiave nel piano Dare Forward 2030 e l’obiettivo di essere carbon net zero entro il 2038. Gli hub di economia circolare sono centri di eccellenza, efficienza e integrazione verticale di materiali e processi” ha spiegato Alison Jones, senior vice president global circular economy business di Stellantis. Nell’economia circolare Stellantis ha deciso di investire creando una business unit che punta a realizzare oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro il 2030. “Con questo importante investimento nel sito di Mirafiori l’economia circolare prende piede – afferma il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia -. Come sindacato abbiamo sempre spinto per soluzioni che abbiano la possibilità di rendere sostenibile socialmente le scelte di miglioramento ambientale. L’investimento di Stellantis a Mirafiori consentirà di impiegare circa 550 lavoratori nel comprensorio entro il 2025. Questo consentirà di dare risposte alle difficoltà occupazionale che abbiamo riscontrato in questi ultimi anni. Gli investimenti sull’economia circolare contribuiranno a migliorare l’ambiente, ma anche a creare nuove opportunità di sviluppo nel settore auto”.
Ora per il sindacato rimangono centrali le scelte di assegnazione di nuovi modelli e di incremento dei volumi per saturare le capacità produttive e mettere in sicurezza gli impianti.
“In particolare per lo stabilimento di Mirafiori è stato comunicato che nei primi mesi del 2024 ci sarà il lancio della versione Folgore di Maserati Gran Turismo e successivamente di Gran Cabrio, che potrebbe incrementare gli attuali volumi di Maserati – sottolinea il segretario nazionale Fim Ferdinando Uliano -. La situazione su Maserati a Mirafiori oggi è molto critica anche per l’uscita di produzione a fine anno dei modelli Quattroporte e Ghibli. Riteniamo importante la conferma del lancio di 500e sul mercato nord americano, che dovrebbe dare una risposta maggiore sui volumi. Inoltre sono anche confermati gli stati di avanzamento sulla produzione dei nuovi cambi elettrici per le meccaniche in collaborazione con Punch Powertrain”.
Per la Fim il nuovo hub di economia circolare a Mirafiori è un pezzo importante ma per quanto riguarda il futuro di Stellantis mancano ancora elementi rilevanti, come il futuro dell’intera filiera dell’automo tive attraverso la transizione ecologica. “Noi continuiamo ad avere bisogno di un confronto – conclude Benaglia – . Le affermazioni di Tavares sono importanti, ma devono essere verificate. Il 6 dicembre avremo un incontro importante. Non è stata questa una fase produttiva, dobbiamo riannodare dei fili. Ci aspettiamo che l’impe gno di Stellantis porti ad un programma concreto di aumento di volumi, nuovi investimenti, nuovi modelli e soprattutto nuova occupazione”. (Conquiste del Lavoro dell’1 dicembre 2023)
Sara Martano
Categoria: Focus