Settore lapideo: sciopero e presidio regionale di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil a Mergozzo nel Verbano Cusio Ossola
Lunedì 15 luglio, a Candoglia (Mergozzo), nel Verbano Cusio Ossola, si è svolto il presidio dei lavoratori edili del settore lapideo. La mobilitazione, promossa a livello regionale dalle federazioni degli edili di Cgil Cisl Uil, rientra nelle iniziative di lotta per il rinnovo del contratto nazionale. A Candoglia erano presenti molti dirigenti Filca e Cisl. Insieme al segretario generale della Cisl Piemonte Orientale, Luca Caretti e ai responsabili territoriale e regionale Filca, Gianni Marani e Piero Tarizzo, sono intervenuti Fabio Del Carro della Filca nazionale e Alessandro Beltramo della Filca Piemonte Orientale.
Inaccettabile per i sindacati “non volersi confrontare sulla piattaforma votata dai lavoratori, di perdere tempo ed offrire condizioni irricevibili, come quella di chiudere l’esperienza bilaterale del Cpnl, che andrebbe invece rafforzata anche a livello territoriale, e di aumentare il ricorso ai contratti a tempo determinato e a quelli in somministrazione, con l’introduzione di causali troppo ampie, e la richiesta di portare fino al 30% il limite percentuale dei contratti precari per azienda, in deroga alla normativa nazionale”.
Distanze lontanissime anche su forma e quantità dell’aumento salariale: “Le controparti offrono 53 euro nel triennio, con verifiche ex post, vuol dire riservare agli addetti una crescita retributiva incerta e scarsa” proseguono i segretari di Feneal, Filca e Fillea, che giudicano inoltre “insufficienti le risorse su salario differito, sanità integrativa (Fondo Altea) e Previdenza complementare (Fondo Arco)” e troppo scarsa “la somma destinata all’Egr (elemento di garanzia retributiva), pari a 15 euro all’anno, che non aiuterebbe la diffusione della contrattazione di secondo livello, che è invece fondamentale per declinare a livello territoriale temi come l’organizzazione del lavoro, le risorse e la produttività.”
Categoria: Territorio, Vertenze