Piemonte Orientale, il segretario Caretti: “Ripresa a macchia di leopardo, valorizzare di più vocazioni e distretti”
Gli ultimi dati Istat su occupazione e sviluppo delle province italiane, rielaborati dal quotidiano La Stampa, offrono l’occasione per riflettere sullo stato di salute dei quattro territori che costituiscono la Cisl del Piemonte Orientale. Dalla fotografia emerge una ripresa a macchia di leopardo che investe anche le province del Piemonte Orientale.
Se da un lato, si prende a riferimento il tasso di occupazione nel periodo 2016-2017, si scopre che la provincia di Biella, con il suo +2,8%, è quella che fa registrare la crescita maggiore nel territorio.
Perdono invece terreno tutte le altre: Verbania (-2,5%), Vercelli (-1,3%) e Novara (-1%).
Se si prende invece a riferimento un intervallo di tempo più ampio – dal 2008 al 2017, da quando è scoppiata la crisi fino a oggi – si scopre che anche Biella arranca, facendo segnare un -6,4%, preceduta solo da Vercelli con un -7%.
“Questi dati, se pur incoraggianti rispetto a qualche anno fa – spiega il segretario della Cisl Piemonte Orientale, Luca Caretti –, ci dicono che resta ancora molto da fare per il rilancio dell’economia del territorio. Il nostro obiettivo rimane quello di valorizzare le specificità territoriali per fare sistema, indicando settori strategici e linee di sviluppo. Bisogna continuare sulla strada del rilancio del settore manifatturiero, dello sviluppo della logistica e del traffico merci, della cura e manutenzione del territorio e puntare su nuovi flussi turistici”. r.z.
Categoria: Attualità, Territorio