La legge di Bilancio 2025 al Consiglio generale Cisl P.O. con i segretari Ugazio, Caretti e Cuccello

martedì 19 Novembre 2024 / Focus

La Legge di Bilancio 2025 è stata al centro del Consiglio generale della Cisl Piemonte Orientale che si è riunito nel pomeriggio di lunedì 18 novembre, nella sala “Phenomenon”, a Fontaneto d’Agogna, nel Novarese. Nella relazione introduttiva, la segretaria generale della Cisl Piemonte Orientale, Elena Ugazio, dopo aver accennato alle vicende locali e alla crisi industriale che comincia a mordere anche nel Quadrante, si è soffermata in modo particolare sui contenuti della manovra finanziaria e sui punti che vanno migliorati prima della sua definitiva approvazione. “Certo – ha detto Ugazio nel suo intervento – si può fare di più sulla manovra e lo faremo a tutti i livelli perché lo sappiamo che non siamo a un punto di arrivo, ma all’inizio di un cammino. Ma la strada, per noi, resta il confronto e l’esercizio di responsabilità che deriva dalla delega che ci danno i nostri iscritti e dalle scelte cha condividiamo insieme nei nostri organismi. Dobbiamo avere l’orgoglio di appartenere a un sindacato responsabile e pragmatico, che non filosofeggia e che prova a fare il suo rimboccandosi le mani. Non spettatori pronti a puntare il dito da fuori, ma attori che dentro la scena, per rimanere in metafora, provano a modificarla nell’unico interesse che siamo chiamati a difendere ovvero quello delle persone che rappresentiamo”. E ha concluso: “Il nostro è un modello sindacale confederale che ha permesso a questo Paese di venire fuori da tante situazioni difficili. E anche oggi siamo chiamati a leggere e interpretare i bisogni. Non solo quelli espressi, ma soprattutto quelli inespressi, e lo possiamo fare solo stando davvero dentro il mondo in cui viviamo”.

Per il segretario generale della Cisl Piemonte, Luca Caretti, che ha presieduto i lavori della giornata: “Sono quattro anni che va avanti così, con Cgil e Uil che a ogni manovra proclamano lo sciopero generale. Ebbene la Cisl, con la sua azione coerente e trasparente, continua a crescere sul piano del proselitismo. E questo vorrà dire qualcosa. Anche perché la Cisl non ha cancellato dal suo vocabolario la parola sciopero. Voglio ricordare che, nell’ultimo mese, le federazioni dei metalmeccanici, dei tessili, dei ferrovieri e degli autoferrotranvieri della Cisl hanno incrociato le braccia e manifestato, insieme ai colleghi delle altre sigle sindacali, per rivendicazioni giuste e sacrosante come la crisi, la sicurezza nei luoghi di lavoro e il rinnovo dei contratti. Quindi, la Cisl sciopera quando c’è un vero e giusto motivo. Per noi, nell’ultima legge di stabilità, che pure contiene provvedimenti che non ci piacciono e che chiediamo di cambiare, non ci sono sufficienti ragioni per la proclamazione di uno sciopero generale che rimane sempre  l’ultima arma per ottenere risultati”.

Dopo un interessante e partecipato dibattito, è toccato al segretario confederale Cisl, Andrea Cuccello, concludere i lavori della giornata. “La manovra 2025 – ha spiegato Cuccello – recepisce molte delle proposte della Cisl come la riduzione strutturale del cuneo fiscale, che aiuterà oltre 14 milioni di lavoratori, le misure a sostegno delle famiglie, i congedi parentali e gli incentivi per la mobilità lavorativa. Si tratta di un passo positivo verso una crescita inclusiva. Ora questi strumenti vanno difesi durante l’iter di approvazione della legge di bilancio ed altri migliorati attraverso gli emendamenti che abbiamo presentato e ai tavoli ministeriali che saranno aperti, rivedendo i tagli agli organici alla scuola, la riduzione del turnover nel pubblico impiego, università e ricerca, l’aumento previsto per le pensioni minime e lo stanziamento delle risorse necessarie per la non autosufficienza. Lo sciopero rimane lo strumento di estrema ratio che non ci sembra esser presente in questo caso. Un Sindacato con la S maiuscola, è quello che sa agire con responsabilità, valutando i reali vantaggi per le persone che rappresenta”.
Rocco Zagaria

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