I congressi territoriali di Fisascat, Slp, Femca e Filca Cisl Piemonte Orientale

martedì 7 Marzo 2017 / Congressi
Il congresso Slp Cisl Piemonte Orientale vista sala
Il congresso Slp Cisl Piemonte Orientale

Proseguono i congressi territoriali di federazione della Cisl Piemonte Orientale in vista di quello generale Cisl di Novarello del 29 e 30 marzo. Ultima, in ordine di data, è stata l’assemblea congressuale della Fisascat che si è tenuta giovedì 2 marzo presso il Modo Hotel di Vercelli. Ai lavori hanno partecipato 104 delegati provenienti dalle province di Biella, Novara, Verbania e Vercelli per eleggere il nuovo Consiglio Generale della federazione territoriale che conta 5.296 iscritti. Ai lavori hanno preso parte il sindaco di Vercelli Maura Forte, il segretario generale della Cisl Piemonte Orientale Luca Caretti, il segretario generale della Fisascat regionale Cristiano Montagnini e il segretario organizzativo nazionale Rosetta Raso che ha svolto le conclusioni. Il congresso, che aveva come slogan “Effetti della digitalizzazione e ruolo del sindacato in una società in evoluzione” ha affrontato, oltre alle questioni globali, i principali temi del settore terziario e le strategie di sviluppo del quadrante, ponendo al centro in modo particolare lo sviluppo del settore turistico e la logistica. Nella relazione del segretario generale Luca Trinchitella, riconfermato al vertice della federazione territoriale, insieme a Patrizia Bellini e Alessandro De Stefano, è stato evidenziato come il quadrante del Piemonte Orientale si trovi in una posizione strategica rispetto agli assi di comunicazione europei, due dei quali si incrociano proprio sul territorio nord-orientale del Piemonte. “Ciò – ha detto Trinchitella – permette di delineare una vocazione logistica da indirizzare sempre più verso l’intermodalità e le attività ad alto valore aggiunto, presenti oggi soprattutto nell’area novarese, ma ormai in forte espansione anche nel vercellese grazie anche all’arrivo di Amazon. Un altro importante fattore di sviluppo è quello del settore turistico, attraverso un’offerta diversificata (sport, natura, beni culturali, eno-gastronomia) e la valorizzazione delle aree montane e lacustri”.

Qualche giorno prima, il 28 febbraio, è toccato al sindacato Cisl delle Poste (Slp) celebrare il suo secondo congresso al Phenomen PalaClub di Fontaneto D’Agogna con lo slogan: “Condivisione, rappresentanza e territorio. Con Slp nel futuro del mercato postale”. Ai lavori, presieduti dalla segretaria della Cisl Piemonte Orientale, Elena Ugazio, hanno partecipato il segretario regionale di Slp, Gerlando Carafassi e il segretario generale della Cisl territoriale, Luca Caretti. “Oggi – ha detto nella sua relazione il segretario generale Angelo Brocchetti, rieletto alla guida della federazione al termine dei lavori, insieme a Liana Righi e Antonella Bruno – il settore postale è in deficit permanente, con servizi finanziari in affanno e la vendita di prodotti assicurativi che ormai la fa da padrona essendo diventata la maggiore fonte di redditività (oltre il 50% dei ricavi). In un contesto di impresa così fortemente sbilanciato, ancora privo di una diversificazione vera, si può facilmente intuire che qualora venissero meno, per qualsivoglia motivo, gli introiti legati a quest’ultima attività, l’intera Azienda entrerebbe in crisi. La finanziarizzazione, quale scelta strategica dell’attuale management, l’acquisizione di quote azionarie consistenti in società specializzate nel risparmio gestito, vedi Anima Holding, pongono le basi per la creazione di un campione nazionale con masse gestite per oltre 145 miliardi di euro, accelerando l’attuazione di un piano industriale che vede proprio nel risparmio gestito uno dei suoi pilastri portanti. In sostanza, si rischia di riempire i portafogli di prodotti a rischio, traslando in Poste quelle dinamiche di speculazione che non sono mai appartenute al patrimonio genetico della clientela postale”.

Il consiglio generale scaturito dal congresso della Femca – che si è tenuto il 27 e 28 febbraio a Carisio, con lo slogan “Partecipazione al cambiamento nel lavoro per un sindacato nuovo” – ha rieletto Barbara Piva segretaria generale della federazione. La Femca del Piemonte Orientale, che conta 3mila associati, vanta al suo interno culture e presenze produttive diverse: dal tessile di Biella e Borgosesia al chimico e petrolio di Novara, fino al biomedicale di Vercelli.  All’assemblea sono intervenuti il segretario generale Cisl Piemonte, Luca Caretti, e i segretari regionale e nazionale di Femca, Giancarlo Lorenzi e Mario Sivieri. “Con l’avvento della nuova rivoluzione industriale – ha evidenziato la segretaria Piva nella sua relazione – dobbiamo pensare anche ai giovani, non solo nel modo del lavoro, ma anche nel ruolo sindacale. Non è facile parlare con i giovani per vari motivi, la maggioranza di loro sono disoccupati o precari. E’ difficile trovare dei giovani nelle imprese che seguiamo perché l’età media normalmente è superiore ai 40 anni. Noi genitori inoltre abbiamo trasmesso ai nostri figli il concetto che il lavoro in fabbrica è noioso e non dà soddisfazioni. Quindi con i pochi giovani che troviamo nelle imprese facciamo fatica a relazionarci perché hanno una visione diversa del lavoro, del posto fisso, ed esigenze diverse rispetto alla nostra generazione. Per loro la parola sindacato non vuol dire contrattazione, partecipazione ai temi del lavoro. Ci confondono con i politici e non sanno quello che facciamo davvero”.

Invece, la Filca, che conta 2.250 associati, ha svolto il suo congresso territoriale presso l’albergo Cicin di Casale Corte Cerro, a Verbania. “Lavoro vero, sviluppo, sicurezza e legalità”: questo lo slogan dell’assemblea che ha visto la partecipazione del segretario Cisl territoriale Luca Caretti, del segretario regionale Piero Donnola e dell’operatrice nazionale Filca, Barbara Cerutti. “Questo sistema – ha detto a nome della segreteria, Gianni Marani, confermato al vertice della federazione degli edili Cisl del quadrante – premia i furbi e le imprese della illegalità, genera lavoro nero, irregolare e una schiera di finti autonomi, con partite Iva. Produce, inoltre, opera di bassa qualità, con meno ferro, cemento e rifiniture impermeabilizzazioni scadenti. Crea contenziosi tra ente appaltante e imprese, tempi lunghi, più costi e opere incompiute che sono spesso da rifare. Alimenta, infine, una concorrenza sleale tra le imprese che butta fuori mercato quelle in regola sui contratti di lavoro e la sicurezza”. Secondo la Filca Cisl, i dati della Cassa Edile sono drammatici, con un forte calo delle ore lavorate, dei lavoratori e imprese regolari, e un aumento delle partite iva e dei finti lavoratori autonomi. “Nelle Casse Edili – ha concluso Marani – ormai troviamo pochissime imprese con più di 15 dipendenti. Nel 2017 abbiamo ancora chiusure di imprese e licenziamenti. I lavori promessi dovrebbero slittare a fine anno o al 2018. Questa situazione deve far riflettere tutti: Enti Locali, Istituzioni, Organi di vigilanza e Sistema delle Casse edili”.

Per il segretario generale della Cisl Piemonte Orientale, Luca Caretti che ha partecipato a tutti i congressi delle federazioni territoriali: “Il livello di dibattiti è stato molto alto. Ho ascoltato tantissimi interventi di delegate e delegati pieni di passione e entusiasmo. Una voglia di protagonismo che premia l’azione svolta a 360 gradi anche dalla confederazione in questi ultimi quattro anni nel difficile processo di integrazione, con proposte e idee innovative in favore di tutto il quadrante”.

Rocco Zagaria

 

 

 

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