Il terzo congresso della Cisl Piemonte Orientale si svolgerà il 15 e 16 febbraio 2022
Il terzo congresso della Cisl Piemonte Orientale si celebrerà il 15 e 16 febbraio 2022. Lo ha deciso il Consiglio generale dell’Unione sindacale territoriale riunito in videoconferenza lunedì 27 settembre 2021 e presieduto da Romina Baccaglio, responsabile Uffici Vertenze Cisl P.O. “Oggi – ha detto la segretaria generale della Cisl Piemonte Orientale, Elena Ugazio, aprendo i lavori – abbiamo adottato delle delibere che non sono solo forma, ma sostanza. Sono le regole che ci diamo per vivere il momento di più alta democrazia nella vita dell’organizzazione che è il congresso. Partendo dalle tesi confederali ‘Esserci per cambiare’ e puntando su tre pilastri della nostra azione – Persona, Lavoro e Partecipazione -, proveremo ad aprire una riflessione tutta nostra per analizzare come il nostro modo di fare sindacato sia cambiato e modificato sia sul piano contrattuale che organizzativo in questi 18 mesi di pandemia”.
Ugazio ha messo in fila tutti i principali temi dell’agenda politico-sindacale, a partire dalla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tema al centro del recente confronto tra il premier Draghi e i tre leader sindacali, e che nei mesi scorsi ha profondamente scosso il Piemonte Orientale, prima con la tragedia del Mattarone e poi con la morte del sindacalista Adil Belakhdim ai cancelli Lidl di Biandrate. Dopo quest’ultimo evento si è ottenuto un tavolo permanente con la Prefettura di Verbania su prevenzione, formazione continua e utilizzo della bilateralità. “Il grave episodio di Biandrate – ha detto Ugazio – ci obbliga a fermarci a riflettere su un altro tema che è quello della logistica. Nel nostro territorio, posizionato sui corridoi che collegano il Mediterraneo al resto d’Europa, la logistica è sicuramente una opportunità che non va né demonizzata né esaltata, ma gestita e governata. All’interno della logistica vi è poi una realtà particolare che è quella di Amazon che ha aperto da poco un insediamento a Novara, il secondo nel P.O. dopo Vercelli, dove ricordiamo il lavoro prezioso di sinergia che stanno svolgendo le nostre Federazioni della FIT, Felsa e Fisascat. Come UST vogliamo supportare la loro azione contrattuale attraverso la nostra rete dei servizi”.
Ugazio ha poi ricordato i dati diffusi nei giorni scorsi dalla Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. “Nel trimestre aprile-giugno 2021 – ha sottolineato la segretaria generale della Cisl P.O. – l’industria manifatturiera ha evidenziato una netta ripresa dei livelli di produzione e fatturato nel quadrante. Il Vco registra per quanto riguarda il fatturato un +31,7%, migliore indicatore a livello piemontese; seguito da Novara, Biella (la moda è il comparto manifatturiero che ha risentito maggiormente della recessione legata all’emergenza sanitaria, ma in questo secondo trimestre il comparto rialza la testa) e Vercelli.”. Infine, Ugazio ha elencato le azioni che la Cisl Piemonte Orientale metterà in campo nei prossimi mesi: sviluppo del progetto accoglienza, investimento sulla contrattazione sociale e la formazione dei delegati, potenziamento della comunicazione (che si integrerà con le progettualità regionali, iniziando però a camminare con le proprie gambe, continuità associativa e sostegno alle federazioni impegnate nella campagna rsu.
Dopo gli interventi di numerosi dirigenti che hanno animato il dibattito, è toccato al segretario regionale Cisl, Luca Caretti, concludere i lavori della giornata. Caretti ha preso in esame i principali temi sindacali che ci sono in questo momento sul tappeto. “Il tema del lavoro – ha detto il segretario regionale – continua a rimanere al centro del dibattito politico del Paese. Dopo la salute, è il collo di bottiglia dove si concentrano tutte le tensioni e le opportunità. Lo è stato durante la pandemia è lo adesso in un periodo di ripresa. Anche i vostri interventi, durante il dibattito, hanno evidenziato la mancanza di figure professionali in ogni ambito lavorativo. E’ grazie al sindacato confederale, che solo un paio di anni fa qualcuno dava per morto, se il Paese è riuscito ad uscire da uno dei momenti più drammatici dal dopoguerra ad oggi. Gli accordi sulla sicurezza nei posti di lavoro nel periodo della pandemia, l’estensione degli ammortizzatori sociali a chi ne era sprovvisto, il blocco dei licenziamenti, che sarà uno dei temi che ci troveremo ad affrontare vista l’approssimarsi della data del 31 ottobre, sono solo alcuni esempi del prezioso ruolo svolto dal sindacato nell’ultimo anno e mezzo”.
Caretti, che ha parlato anche delle riforme necessarie e propedeutiche all’applicazione del Pnrr, si è soffermato inoltre sul tema delle morti bianche. “Abbiamo il 9% in più di morti sul lavoro rispetto all’anno scorso, con 677 persone che dall’inizio dell’anno hanno perso la vita nei posti di lavoro. Un dato amaro, che si commenta da solo. Anche l’Europa deve rimanere al centro della nostra azione politica e sindacale. Si deve aprire un dibattito franco su quello che l’Europa deve ancora fare per essere sempre più vicina ai suoi cittadini, a partire da come si prendono le decisioni. Si deve passare dal voto unanime alla maggioranza qualificata per imprimere una vera svolta di cambiamento. Si avvia per noi della Cisl una fase congressuale ricca di contenuti, di spunti, di ragionamenti che dovranno segnare il futuro dell’organizzazione, ma anche del Paese. Per il gruppo dirigente della Cisl il “Patto Sociale” non è una novità. Non si può parlare di Patto Sociale a fasi alterne, ma su tutte le questioni in campo. E soprattutto noi siamo disposti a ragionare di Patto Sociale purché questo non serva a scaricare sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati i costi delle riforme che il Pnrr ci sta chiedendo”.
Rocco Zagaria
Categoria: Focus