Caro bollette, Adiconsum e Cisl P.O. lanciano l’allarme
Adiconsum e Cisl del Piemonte Orientale lanciano l’allarme sul caro bollette. Si stima un aumento per le famiglie presenti nel quadrante piemontese, compreso tra le province di Biella, Novara, Verbania e Vercelli, di circa 900 euro all’anno dovuto a maggiori costi per luce, gas e carburante. L’analisi di Adiconsum e della Cisl Piemonte Orientale si basa su dati che vengono trattati dall’Enea. L’aumento dei prezzi di luce e gas è già iniziato nell’estate, come si evince dalle notizie provenienti dall’Arera che ha confermato un aumento dei prezzi nel terzo trimestre del 2021 del 9,9% per l’energia elettrica e del 15,3% per il gas naturale. “Risulta evidente – sottolineano il presidente di Adiconsum, Alberto Tomasin, e il segretario generale della Cisl P.O. Elena Ugazio – che l’elevato incremento del costo delle bollette dell’energia elettrica, del gas e del carburante rappresenta un grosso problema per migliaia di famiglie del nostro quadrante, anche in considerazione del fatto che molti nuclei sono già in povertà energetica e quindi non sono in grado di pagarsi le bollette”.
Entrambi evidenziano come il passaggio al mercato libero non comporti, allo stato attuale, un risparmio effettivo. “Non è solo l’aumento della materia prima ad incidere sulla bolletta – spiega Ugazio – ma il peso di imposte, tasse e accise che si ritrovano in bolletta”. A ciò si aggiunge il problema dell’elevato deficit della produzione nel nostro paese rispetto al fabbisogno di energia di famiglie ed imprese. “Elemento da tenere in considerazione – sostiene il presidente di Adiconsum Piemonte Orientale – è la densità delle famiglie del territorio che determina un consumo di energia con bollette più salate”. Adiconsum e Cisl lanciano alcune proposte al Governo:
– concordare con le parti sociali una riforma strutturale di tutte le tariffe
– intervenire immediatamente sugli oneri generali di sistema (gli stessi rappresentano circa il 60% del costo della bolletta)
– calmierare i prezzi della materia prima
– favorire l’incremento delle fonti rinnovabili, la crescita delle comunità energetiche nonché la mobilità elettrica.
“I consumatori – concludono Alberto Tomasin ed Elena Ugazio – devono informarsi e indirizzare le loro scelte verso quelle società che vendono energia elettrica e gas in base a parametri di sostenibilità ambientale”.
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