Bialetti: a rischio il futuro dei lavoratori della moka
Blu Service, la cooperativa che produce per Bialetti, ritira i 39 licenziamenti ma restano le preoccupazioni dei sindacati. Prossimo incontro il 3 novembre
“Nel prendere atto con soddisfazione della rinuncia di Blu Service, con lettera del 26 ottobre, alla prosecuzione della procedura di licenziamento collettivo riguardante i 39 dipendenti della stessa cooperativa, le scriventi organizzazioni sindacali esprimono tuttavia profonda preoccupazione e inquietudine per l’opacità della situazione che si è creata con l’apertura della procedura. Le interlocuzioni formali e informali susseguitesi nelle scorse settimane non hanno portato a un chiarimento in ordine alle future prospettive occupazionali”.
Recita così la nota diffusa giovedì pomeriggio da Massimo Guaschino della Fisascat Cisl Piemonte Orientale e Michele Piffero della Filcams Cgil territoriale, i due sindacalisti che si stanno occupando della vertenza che coinvolge 39 lavoratori, perlopiù donne e con una età media di 50 anni, a cui nelle scorse settimane è stata recapitata la lettera di licenziamento proprio dalla Blu Service, la cooperativa che fornisce manodopera esternalizzata a Bialetti, in provincia di Verbania.
Il celebre marchio, fondato più di cento anni fa (nel 1919) a Omegna e assorbito da una multinazionale, con sede a Coccaglio, nel Bresciano, non ha più siti produttivi nel Verbano Cusio Ossola dal 2010. L’unico legame della provincia piemontese con la mitica caffettiera è rimasto proprio il lavoro dei dipendenti di Blu Service, che insieme a un’altra società, la Atena, appartiene al consorzio ossolano Azzurra. La Blu Service, che conta complessivamente 121 dipendenti, mette a disposizione le risorse umane, mentre la Atena fornisce il capannone e gli impianti.
Andandosene dal territorio, l’azienda madre aveva mantenuto confezionamento e spedizione di caffettiere nello stabilimento di Ornavasso, nella Bassa Ossola, dove vengono assemblati da 12 anni, con il marchio “made in Italy”, i pezzi della moka prodotti soprattutto per l’estero. La Bialetti, nel giugno scorso ha annunciato, però, l’intenzione di riportare a Brescia, a partire da gennaio 2023, una parte della produzione oggi esternalizzata.
In un primo momento i dipendenti di Blu Service non hanno intrapreso nessuna iniziativa sindacale ma dopo l’arrivo delle lettere di licenziamento hanno deciso di farsi rappresentare dalle sigle sindacali Fisascat Cisl e Filcams Cgil per difendere il posto di lavoro. Riuniti in assemblea, insieme ai rappresentanti sindacali, hanno proclamato uno sciopero per la giornata del 18 ottobre, con presidio sotto la sede della Prefettura di Verbania, dove il prefetto Michele Formiglio aveva già convocato un incontro con i sindacati, i rappresentanti di Bialetti, di Blue Service e Atena.
Il prossimo 3 novembre è previsto un nuovo incontro a Villa Taranto, sede della Prefettura, convocato sempre dal Prefetto Formiglio con tutti gli attori di questa vicenda. “Ci attendiamo un chiarimento e soprattutto il rinnovo della commessa Bialetti, in scadenza alla fine di quest’anno, alla cooperativa Blu Service – spiega Massimo Guaschino della Fisascat Cisl territoriale. Vogliamo sapere anche quali strategie si pensa di mettere in campo per garantire occupazione e tutela del reddito dei lavoratori”.
La segretaria generale della Cisl Piemonte Orientale, Elena Ugazio, pur accogliendo favorevolmente la decisione di Blu Service di ritirare i licenziamenti precisa che “è estremamente importante trovare una soluzione per i lavoratori della cooperativa. Il Verbano Cusio Ossola è un territorio che negli ultimi anni ha visto avanzare un consistente processo di de-industrializzazione e la perdita di ulteriori posti di lavoro sarebbe l’ennesima ferita per una comunità già colpita dalla crisi economica”. (Da Conquiste del Lavoro del 29 ottobre 2022)
Rocco Zagaria
Categoria: Focus