#tuteliamoglianziani: cambiare modello di welfare e rinnovare la cultura della solidarietà
Oltre 90 i partecipanti all’Assemblea degli aderenti all’appello #tuteliamoglianziani organizzato giovedì 22 luglio dal Comitato Promotore costituito da SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL, ACLI Piemonte e Torino, La Bottega del Possibile e CIPES. Un momento di approfondimento e di confronto sui temi al centro dell’appello pubblico: proposte per un modello di cura rinnovato, che rimetta al centro la persona e i suoi bisogni, la domiciliarità dell’assistenza e una rinnovata cultura della solidarietà, che scalzi quella dello scarto che vede l’invecchiamento come un peso per la società, invece che una conquista e quindi una risorsa.
Salvatore Rao (Bottega del Possibile), nella relazione iniziale a nome del Comitato Promotore, ha auspicato che dall’appello scaturisca una vera e propria alleanza, un nuovo patto più responsabilizzante per tutti i soggetti della società civile su un tema come quello dell’invecchiamento e della cura che riguarda il futuro di tutti.
Tantissimi gli interventi al dibattito da parte dei numerosi firmatari dell’appello. Si contano 50 associazioni e 30 istituzioni, oltre alle 500 adesioni individuali. Tra gli altri segnaliamo: il Vice Sindaco di Torino Marocco, la Vice Sindaco di Cuneo Manassero, il Direttore regionale Sanità e Politiche Sociali Minola, il Sindaco di Asti Maurizio Rasero, oltre ai rappresentanti di Sindacati, Diocesi di Torino, Diaconia Valdese, Anci Piemonte, Confapi, Forum del Terzo Settore, Consorzi Piemonte, Comunità di Sant’Egidio, Ordine regionale degli assistenti sociali, LegaCoop, Confcooperative.
Punto di forza dell’appello è quello di essere riuscito a mettere insieme tante realtà diverse accomunate dall’obiettivo di un modello socio-sanitario diverso, che preveda una maggiore integrazione tra le due componenti. Un’attenzione particolare è dedicata al tema della non autosufficienza e dei diritti degli anziani, con il riferimento alle RSA. Molti interventi si sono soffermati anche sulla necessità di nuove figure professionali adeguatamente formate.
Gli organizzatori del Comitato Promotore si dicono molto soddisfatti dell’iniziativa: “Abbiamo centrato il primo obiettivo dell’appello, ovvero costruire una rete che porti avanti le proposte per un nuovo modello socio-assistenziale che tuteli i diritti degli anziani. Recepiamo positivamente anche la disponibilità espressa dalle Istituzioni al confronto. Ci aspettiamo ora che si traduca nei fatti per non perdere la grande opportunità del PNRR per investire risorse in questo ambito”.
Categoria: Attualità