Sicurezza anziani: usciamo dalla solitudine per difenderci da furti e scippi
Venerdì 23 marzo, dalle ore 9.30 alle 13, all’Hotel Majestic, in corso Vittorio Emanuele II, 54 a Torino, è stata presentata l’indagine completa svolta tra gli iscritti al sindacato dei pensionati Cisl nell’ambito del seminario: “Usciamo dalla solitudine per difenderci da furti e scippi”. Hanno partecipato all’evento Duccio Scatolero, già docente di criminologia, Fernanda Deniso, vice questore di Torino, il mago Andrés, e la segretaria nazionale Patrizia Volponi
La Federazione dei pensionati Cisl è da sempre sensibile al tema della sicurezza degli anziani. Da più di 20 anni, infatti, mette a disposizione dei propri iscritti una “Cassa di Solidarietà” per le vittime di furti e scippi, unica nel suo genere in tutto il territorio nazionale. La condizione essenziale per ricevere il contributo è la presentazione della denuncia. Sulla scia di questa esperienza, la Fnp Cisl piemontese ha censito e raccolto in un report i dati relativi agli oltre mille reati commessi ai danni dei propri iscritti, che a livello regionale sono circa 120mila.
“Il nostro messaggio, rivolto soprattutto agli anziani, – sostiene il segretario regionale Cisl Fnp, Gianni Vizio – è di uscire dalla solitudine, che rende le persone più fragili e indifese, e di aumentare la socialità e le relazioni. Serve di più frequentare luoghi di aggregazione, come ad esempio il sindacato e le associazioni di volontariato, che rinchiudersi in casa”.
Paolo Arnolfo della Fnp Cisl Piemonte, ha presentato il report dei dati sulle denunce presentate alla Cassa di Solidarietà per furti e scippi negli ultimi 5 anni (che potete leggere in allegato). I reati sono suddivisi per tipologia (furti, scippi, truffe e rapine) e per luoghi dove vengono commessi (abitazione, auto mezzi di trasporto, mercati, strada, esercizi pubblici). Ci sono inoltre focus sull’età e sul sesso delle vittime e sezioni dedicate ai 4 territori piemontesi con il dettaglio di ogni RLS (Rappresentanza Locale Sindacale).
Il professor Duccio Scatolero ha elogiato il Fondo di solidarietà della Fnp Cisl: “E’ l’unica forma di risarcimento per le vittime, non ci sono misure pubbliche. Due sono i nemici da combattere: la paura, da un lato, che genera isolamento, e il risentimento, dall’altro, che è il sentimento che si insinua quando si rimane vittime di reato. Solo la partecipazione sociale può contrastare questi due rischi, perchè ci fa sentire utili agli altri e ci consente di trovare il nostro “posto nel mondo”.
La dottoressa Fernanda Deniso, vice-questore di Torino, ha ricordato il servizio delle denunce a domicilio offerto dalla Polizia di Stato alle fasce deboli: “Il nostro approccio è cambiato: questo vuole essere un segno tangibile della maggior prossimità delle forze dell’ordine alla cittadinanza, ma anche un ulteriore incitamento a far sì che i reati subiti siano sempre denunciati”.
Entrambi gli esperti concordano nel ritenere che la migliore prevenzione consista nel fare rete, costruendo relazioni. Tra gli esempi citati, l’iniziativa del mercato di Chieri con volontari che accompagnano gli anziani nelle loro commissioni, e la presenza di agenti in borghese in aree mercatali e autobus urbani, luoghi spesso frequentati dai malintenzionati.
Molto interesse nel pubblico ha destato anche la partecipazione del Mago Andrés, il quale, attraverso alcuni numeri divertenti, ha illustrato come le tecniche illusorie riescano a distrarre l’attenzione e a influenzare le azioni del soggetto che ci si trova davanti.
Nel suo intervento Patrizia Volponi, segretaria Fnp nazionale, ha sottolineato l’importanza dell’indagine condotta: “L’utilizzo dei dati a nostra disposizione è molto importante, ma non sempre si fa. La nostra cassa di solidarietà è un valore aggiunto per gli iscritti, dimostra come la Fnp voglia rimettere la persona al centro dell’attenzione”. Citando Papa Francesco, che elenca tra i mali peggiori della società la disoccupazione dei giovani e la solitudine degli anziani, e l’ultimo rapporto Censis, secondo cui la società attuale è sempre più individualista e rancorosa, Volponi si interroga sul ruolo del sindacato: “Cosa possiamo fare noi? Presidiare il territorio, fare accoglienza e porci come punto di riferimento per gli anziani, in particolare per i più fragili”.
Rosina Partelli, segretaria generale Fnp Cisl Piemonte, ha chiuso i lavori, sottolineando il bisogno di ricostruire una rete sociale tra i cittadini: “I rapporti di vicinato non sono più quelli di una volta, ma è necessario intessere nuove realzioni di quartiere. Il sindacato trova spazio in questo ambito se si fa promotore dell’invecchiamento attivo, assolvendo ad una funzione educativa, che favorisca la partecipazione e l’inclusione sociale”.
Stefania Uberti
Categoria: Attualità