Requisiti per la pensione di vecchiaia nel 2023
Per un lavoratore il periodo della vecchiaia viene economicamente tutelato da una pensione. L’attuale legislazione prevede che l’età per percepire la pensione di vecchiaia sia 67 anni, almeno fino a dicembre 2024. In alternativa, all’età “rigida”, esistono delle possibilità di anticiparla, questo dipende dalla volontà del lavoratore ed anche dal numero degli anni di contributi versati. Indicheremo in questo articolo i requisiti che sono necessari per il diritto alla pensione di vecchiaia, mentre in un prossimo articolo indicheremo i requisiti per le pensioni anticipate. Due sono i tipi di pensione di vecchiaia attualmente esistenti. Vediamoli:
A) Sistema misto (retributivo e contributivo) riguarda coloro che hanno iniziato a versare i contributi prima del 1° gennaio 1996. Per questi lavoratori occorrono 67 anni di età sia per gli uomini che per le donne; avere versato almeno 20 anni di contributi. Sono sufficienti 15 anni quando sono stati raggiunti entro il 1992 oppure, se entro la stessa data si è ottenuto l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria. Con gli stessi anni di contribuzione e con un’invalidità permanente non inferiore all’80% sono sufficienti 56 anni di età se donna e 61 anni se uomo a condizione che siano lavoratori dipendenti, la decorrenza (finestra), in questo caso, è di 12 mesi dopo il raggiungimento del diritto. Sono sufficienti 66 anni e 7 mesi di età con almeno 30 anni di contribuzione ed una attività lavorativa gravosa o usurante per 7 anni negli ultimi 10. Con contributi antecedenti il 1996 è possibile ottenere l’integrazione al trattamento minimo (572 euro al mese) in base a dei limiti di reddito previsti per il titolare e per il coniuge.
B) Sistema contributivo: riguarda chi ha versato il primo contributo a partire dal 1° gennaio 1996 in poi: occorrono 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi a condizione che l’importo della pensione maturato non sia inferiore ad una “soglia” che per il 2023 è di 755 euro al mese, pari a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. In mancanza dell’importo soglia bisogna attendere i 71 anni di età per poter percepire quanto si è versato, a condizione di avere almeno 5 anni di effettiva contribuzione. Per questo sistema di pensione non è previsto il trattamento minimo.
Entrambe le due pensioni di vecchiaia, si possono ottenere anche con il “ cumulo”, cioè con la somma dei contributi versati presso fondi diversi, per attività diverse ma non ricongiunti onerosamente. Questa possibilità è gratuita e prevede che ogni singolo fondo liquidi la propria quota di pensione, mentre il pagamento viene effettuate da un singolo Ente. I requisiti sono i medesimi di quelli indicati ai punti A) e B). Per le pensioni di vecchiaia non esistono più le così dette finestre, ad eccezione per gli invalidi all’80%, pertanto la decorrenza è dal mese o dal giorno (dipendenti pubblici) successivo al raggiungimento dei requisiti. Per ottenere la pensione di vecchiaia il lavoratore dipendente deve cessare l’attività lavorativa, cosa non richiesta al lavoratore autonomo.
Angelo Vivenza
Categoria: Fisco e previdenza, Focus