Coordinamento Politiche Sociali Fnp e Cisl Piemonte
Lunedì 9 dicembre nella sede regionale si è tenuto il Coordinamento delle Politiche Sociali. La riunione, convocata dalla CISL e dalla FNP del Piemonte, ha coinvolto chi sul territorio si occupa di politiche sociali e sanitarie. Il Segretario Generale della CISL Piemonte Alessio Ferraris ha coordinato i lavori della mattinata e fin da subito ha voluto ringraziare Sergio Melis per il lavoro svolto in questi anni, prima come Segretario Confederale e poi con una delega esterna; l’esperienza accumulata in questi anni non andrà persa, considerato che rimarrà nello staff delle politiche sociali. La delega passa a Luca Caretti, neo eletto Segretario regionale, che ha partecipato ai lavori.
Sergio Melis ha poi preso la parola per fare un punto degli ultimi anni e della situazione attuale. Sono state, inoltre, presentate le “Linee Guida regionali sulla Contrattazione Sociale”, il documento unitario che illustra le tematiche oggetto di confronto con la Regione Piemonte e con gli Enti Locali, particolarmente utile in un momento di cambiamento come questo. Infatti, oltre alla Giunta Regionale, anche molte amministrazioni comunali sono cambiate nell’ultimo anno. Melis ha proseguito elencando alcune delle tematiche più importanti sulle quali ci si è confrontati negli ultimi anni: gli appalti, i Progetti di Pubblica Utilità, le politiche di genere, l’invecchiamento attivo, la sanità. C’è anche qualche rimpianto? “Negli ultimi anni abbiamo ottenuto buoni risultati, ma non sempre siamo riusciti a comunicarli alle persone che rappresentiamo”.
Francescantonio Guidotti, della Segreteria regionale dei pensionati, ha sottolineato l’importanza di una riunione congiunta tra Confederazione e FNP, sulla falsariga di quella nazionale tenutasi a Roma la settimana precedente. “È necessario un salto di qualità nella contrattazione”, ha detto, evocando un cambio di passo che non può prescindere dal coinvolgimento di interlocutori come gli Enti Gestori dei Servizi Socioassistenziali, coi quali in passato ci si è confrontati con minor frequenza rispetto ai Comuni.
È seguito un dibattito molto vivace, che ha visto susseguirsi ben quattordici interventi, nei quali è stat ripresala questione della sanità, particolarmente sentita da molti dei partecipanti: c’è chi teme un impoverimento dei servizi in aree della nostra regione già disagiate, come quelle montane; chi vede con sospetto l’avanzare del settore privato in sanità; chi sottolinea questioni specifiche come la non autosufficienza o il Parco della Salute di Torino. Si è parlato anche del calo quantitativo degli accordi di contrattazione sociale, senza però dimenticare un approfondimento sulla loro qualità: qualcuno ha sottolineato come gli accordi siano un modo per rappresentare gli iscritti alla CISL non solo come lavoratori, ma anche come cittadini. Unanime è stato il ringraziamento a Sergio Melis per il lavoro svolto in questi anni. La contrattazione sociale necessita di competenze, ma anche di umanità ed empatia, caratteristiche che lo contraddistinguono.
L’intervento conclusivo è stato quello di Luca Caretti, che ha ricordato l’importanza cruciale del livello territoriale nelle tematiche sociali: “Sempre più persone si ritrovano a fronteggiare situazioni di grave difficoltà, legate alla povertà o alle cattive condizioni di salute: si pensi alla non autosufficienza, un tema molto sentito da tutta la cittadinanza. Quanto è difficile, però, riuscire a creare un clima di interesse e collaborazione tra le persone! La CISL non deve tirarsi indietro! Un’altra sfida della Confederazione è riuscire a far dialogare tutti gli ambiti della contrattazione: quella aziendale, quella territoriale, quella sociale”.
Paolo Arnolfo