Un osservatorio FNP sulle vaccinazioni contro il coronavirus in Piemonte
Durante l’incontro del 29 gennaio “Vaccino anti Covid – Informarsi per conoscere”, promosso dalla Cisl Piemonte (cliccando qui è possibile leggere un articolo sulla mattinata: https://www.cislpiemonte.it/vaccino-anti-covid-informarsi-conoscere), i Pensionati della FNP CISL Piemonte hanno presentato un’iniziativa sul tema: l’Osservatorio sulle vaccinazioni in Piemonte.
Il Piano Nazionale sulle vaccinazioni prevede un passaggio molto interessante di cui non si è parlato abbastanza: la creazione di una piattaforma su internet che consenta a ognuno di verificare i principali dati statistici sull’andamento delle vaccinazioni. I dati vengono aggiornati quotidianamente e sono disponibili all’indirizzo https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/.
La disponibilità di dati precisi e dettagliati è un’operazione di trasparenza che la FNP non può che approvare. Abbiamo però deciso di fare un passo in più. I numeri riportati sulla piattaforma nazionale sono un’ottima fotografia scattata nel momento esatto in cui li si consulta; non è così immediato, però, ricostruire una serie di dati che permetta di valutare l’andamento nel tempo. Pertanto abbiamo deciso di dotarci di uno strumento di analisi per controllare la loro evoluzione nel tempo ed essere in grado, quando sarà il momento, di interagire correttamente con la Regione Piemonte, riuscendo a individuare eventuali rallentamenti o problemi.
Vi proponiamo in allegato i primi grafici tratti da questo Osservatorio, che sarà aggiornato settimanalmente.
Sfogliando le poche pagine di questa pubblicazione molto minimale (in questa prima versione non è previsto un testo a corredo, che potrebbe essere inserito in futuro, quando sarà disponibile una maggiore mole di dati), si vede come in Regione Piemonte per ora si sia fatto un buon lavoro nella distribuzione dei vaccini: più dell’85% delle dosi a disposizione, infatti, sono già state somministrate. In media nel 2021 nella nostra Regione sono state effettuate 5757 “punture” ogni giorno (si è sfondato il tetto delle 10.000 soltanto una volta, il 13 gennaio).
In accordo con le indicazioni del Piano Vaccinale, i soggetti maggiormente coinvolti sono stati gli operatori socio-sanitari (medici, infermieri, altre professioni sanitarie); molto distaccato il personale non sanitario (OSS, addetti alle mense, addetti alle pulizie ecc.); fanalino di coda gli ospiti delle RSA. Su questi ultimi, è doveroso sottolineare come gli obiettivi siano molto lontani dall’essere raggiunti: come ricorda la campagna nazionale promossa da SPI, FNP e UILP, è necessario accelerare bruscamente poichè ogni giorno di ritardo può provocare centinaia di morti.
A partire dal 17 gennaio è iniziata la somministrazione della seconda dose di vaccino (per raggiungere una maggiore efficacia, infatti, è necessaria una seconda dose ventun giorni dopo la prima).
Questo apre la strada a una constatazione: dopo più di un mese dal primo giorno di vaccinazioni, il 3,10% dei piemontesi hanno ricevuto la prima dose di vaccino; lo 0,54% ha ricevuto anche la seconda. Non sono cifre esaltanti: non se ne può fare una colpa alla Regione, che per ora ha distribuito in modo efficiente i vaccini che aveva a disposizione. Questi risultati però dovranno essere confermati nei prossimi mesi, quando le dosi a disposizione delle Regioni saranno molte di più ed entreranno in gioco, oltre agli Ospedali, anche i Medici di Medicina Generale e le Farmacie. Lo sforzo organizzativo necessario sarà molto più alto: proprio per questo sarà necessario proseguire nel monitoraggio. Se ci saranno rallentamenti ingiustificati o difficoltà nella distribuzione, grazie all’Osservatorio sarà possibile accorgersene tempestivamente e chiederne conto ai responsabili.
Paolo Arnolfo
Categoria: Attualità, Emergenza COVID-19