Report ISTAT Povertà assoluta
Vi informiamo che secondo le stime preliminari dell’ISTAT, le famiglie in povertà assoluta si attestano all’8,5% del totale delle famiglie residenti (erano l’8,3% nel 2022). Si tratta di oltre 2 milioni e 234 mila famiglie, per un totale di circa 5 milioni e 752 mila individui in povertà assoluta.
Il report fotografa una sostanziale stabilità della povertà assoluta in Italia, che tuttavia risulta più rilevante per alcune categorie come chi vive al Nord e nelle famiglie con minori. Sono indicate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore a una soglia minima corrispondente all’acquisto di un paniere di beni e servizi, considerato essenziale a garantire uno standard di vita minimamente accettabile e a evitare gravi forme di esclusione sociale.
La povertà familiare è cresciuta nel 2017, si è stabilizzata nel 2018, poi nel 2019 ha preso a scendere ed arrivata al 6,7%, in concomitanza con l’introduzione del Reddito di cittadinanza di cui, a partire dal secondo trimestre, hanno beneficiato circa un milione di famiglie in difficoltà. Nel 2020, anno della pandemia, l’incidenza riprende a crescere, arrivando al 7,8% e interessando oltre 2 milioni di famiglie, per poi stabilizzarsi nel 2021.
Tale andamento risente principalmente del calo della spesa dovuto alle misure restrittive introdotte nel corso dell’emergenza sanitaria e al loro impatto sui comportamenti di spesa delle famiglie. Nel 2022, l’incidenza torna ad aumentare e arriva all’8,3%, in larga misura a causa della forte accelerazione dell’inflazione, che ha colpito in particolar modo le famiglie meno abbienti. Le spese di queste ultime non sono riuscite infatti a tenere il passo dell’aumento dei prezzi, incluso quello dei beni e servizi essenziali considerati nel paniere della povertà assoluta (vedi comunicazione del 3 novembre 2023 n.400/SS/amb).
L’incidenza di povertà assoluta familiare per ripartizione mostra nel 2023 il valore più elevato nel Mezzogiorno (10,3%, coinvolgendo 866 mila famiglie), seguito dal Nord (8,0%, un milione di famiglie) e dal Centro (6,8%, 365 mila famiglie). L’incidenza individuale conferma il quadro tratteggiato in precedenza, con il Mezzogiorno che mostra i valori più elevati (12,1%), sebbene, rispetto al 2022, il Nord presenti segnali di peggioramento (9,0% dall’8,5%; 2,4 milioni).
In un quadro generale della povertà in Italia sostanzialmente stabile, spicca il dato sul numero di famiglie povere residenti al Nord: in un decennio è raddoppiato benché negli stessi anni l’economia sia cresciuta di più in quell’area.
Particolarmente preoccupante rimane la condizione dei minori. Quelli che fanno parte di famiglie in povertà assoluta sono 1,3 milioni, un numero sostanzialmente stabile rispetto al 2022. Lo indica l’ISTAT, aggiungendo però che l’incidenza di povertà assoluta individuale per i minori è pari al 14%, il valore più alto della serie storica dal 2014. Rispetto al 2022, le incidenze di povertà sono stabili tra i giovani di 18-34 anni (11,9%) e tra gli over 65 (6,2%), che restano la fascia di popolazione a minore disagio economico.
Le famiglie con cinque e più componenti si attestano al 20,3% (tornando ai valori del 2021), mentre il valore più basso è quello relativo alle famiglie con due componenti (6,1%). La presenza di figli minori continua a essere un fattore che espone maggiormente le famiglie al disagio; l’incidenza di povertà assoluta si conferma più marcata per le famiglie con almeno un figlio minore (12%).
Queste le parole del Segretario generale FNP CISL Emilio Didonè: “L’inflazione sta colpendo famiglie e pensionati, così come la povertà sta dilagando sempre più. C’è un’emergenza socioeconomica che viene da lontano e che si sta cronicizzando. A questo si aggiunge una spesa sanitaria che non è sufficiente a colmare la richiesta di servizi che viene dalla collettività. Questa è la condizione del nostro Paese contro la quale il sindacato è chiamato a fare la propria parte per contribuire a dare le risposte necessarie a chi vive queste situazioni di necessità”.
Per la FNP CISL la situazione è sempre più grave e preoccupante, la povertà assoluta si acuisce sempre di più per i target più vulnerabili, con un incremento della spesa media delle famiglie. Con questi dati sulla povertà delle famiglie italiane la società deve attuare con urgenza misure di tutela dei più fragili e politiche sociali ed economiche di contrasto alla povertà e alle disuguaglianze.
Per ulteriori approfondimenti, di seguito il link con il report ISTAT:
https://www.istat.it/it/files//2024/03/STAT_TODAY_POVERTA-ASSOLUTA_2023_25.03.24.pdf
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