Il recupero dell’evasione fiscale in Piemonte
Dopo aver visto i dati nazionali (qui) e quelli regionali (qui), è doverosa una riflessione più approfondita su come si stiano comportando i Comuni piemontesi nella lotta all’evasione fiscale, ampliando l’orizzonte temporale agli ultimi tre anni.
Partiamo con un’analisi degli otto raggruppamenti provinciali, rapportandoli al rischio di evasione stimato dall’IRES Morosini in uno studio del 2017. L’indice del rischio assume valori negativi dove l’evasione stimata è molto alta, diventando invece più alto e superiore a 1 dove i comportamenti illeciti sono meno probabili.
ALESSANDRIA
Soltanto il capoluogo di provincia negli ultimi anni ha recuperato cifre significative. Tuttavia negli ultimi anni si è assistito a un vero e proprio crollo: dai 30.000€ del 2016 si è passato ai 3.500€ del 2018. Pozzolo Formigaro ha registrato un recupero superiore ai 1.500€ nel 2016.
L’indice di rischio di evasione è piuttosto elevato: la provincia di Alessandria è la seconda in Piemonte, con un indice di -0,71
ASTI
Il capoluogo di provincia, pur senza toccare cifre molto elevate, sembra essere piuttosto costante nell’impegno contro l’evasione. In altri Comuni si sono verificati episodi sporadici, fatta eccezione per Nizza Monferrato che soltanto nell’ultimo anno non ha incassato nulla. Asti, con un indice di rischio di 1,34, è la provincia piemontese con la più bassa propensione all’evasione fiscale.
BIELLA
Nella provincia di Biella il ruolo dei Comuni nella lotta all’evasione fiscale è nullo. Nei tre anni di riferimento, soltanto Pralungo nel 2017 ha ottenuto un recupero: la cifra, 315€, non è certo significativa. Nonostante questi risultati poco lusinghieri, l’indice di rischio di evasione segnala -0,18: questo significa che in provincia di Biella probabilmente l’evasione fiscale è piuttosto diffusa.
CUNEO
La provincia di Cuneo detiene l’infelice primato della maggiore evasione fiscale stimata: l’indice segna -1,86. Nonostante ciò, il ruolo dei Comuni nel contrasto a questo fenomeno è quasi inesistente: negli ultimi tre anni, solo Boves e Alba hanno superato la soglia di 1.000€. Il recupero complessivo è insignificante in tutto il periodo analizzato. Il capoluogo di provincia non ha ottenuto neanche un euro negli ultimi tre anni.
NOVARA
Anche nel caso del novarese, nel corso degli anni è stato il capoluogo di provincia a fornire il maggiore apporto. Tuttavia si è assistito a un rapido declino: dai quasi 30.000€ del 2016, si è arrivati a poco più di 500€ nel 2018. È pur vero che la propensione all’evasione fiscale non è particolarmente elevata (indice: 0,05): tuttavia, probabilmente non sarebbe impossibile ottenere risultati migliori.
TORINO
La Città Metropolitana di Torino, come abbiamo già visto, presenta i risultati migliori, nonostante l’indice di rischio non sia particolarmente allarmante (1,06).
Certo, il rapido declino delle somme recuperate nel Comune di Torino è preoccupante: nel 2016 si era vicini al milione di euro, nel 2017 siamo a poco più della metà.
Una forte crescita negli anni viene messa agli atti da Collegno (ultimo anno:14.000€ circa) e Settimo Torinese (ultimo anno: più di 23.000€). Torrazza Piemonte, che ha meno di tremila abitanti, nell’ultimo anno ha recuperato più di 22.000€: uno splendido esempio per i Sindaci che ci dicono di non poter contrastare l’evasione in Comuni troppo piccoli. Orbassano è stato superiore ai 90.000€ per due anni consecutivi: l’ultimo anno, invece, è stato di poco superiore ai 40.000€. Si tratta comunque di un risultato rimarchevole: il precedente Sindaco, Eugenio Gambetta, era un fervente sostenitore del Patto Antievasione (aveva anche partecipato a un convegno organizzato da CGIL-CISL e UIL di Torino): speriamo abbia saputo trasmettere questo impegno a chi gli è succeduto nell’indossare la fascia tricolore, cioè sua moglie Cinzia Bosso. Preoccupanti flessioni, infine, per Nichelino e Pinerolo.
VERBANO-CUSIO-OSSOLA
Nel VCO il rischio di evasione è elevato: l’indice è di -0,56. Tuttavia, l’impegno delle amministrazioni comunali nelle azioni di contrasto sembra essere molto altalenante: alcuni piccoli comuni nel corso degli anni hanno recuperato somme simboliche, inferiori ai 1.000€. Un discorso a parte merita Verbania, passata in tre anni da 12.000€ a zero.
VERCELLI
A Vercelli il rischio di evasione è piuttosto basso: l’indice segna 0,89. Questo non giustifica, però, lo scarso ruolo dei Comuni nel contrasto all’evasione. Il capoluogo di provincia non ha riscosso nulla negli ultimi tre anni. Alcuni comuni di piccole dimensioni hanno raccolto qualche cifra modesta. Solo Carcoforo ha superato i 1000€, nell’ultimo anno analizzato.
Considerazioni conclusive
Il quadro che abbiamo dipinto è desolante.
In Piemonte i Patti Antievasione non hanno mai preso piede, nonostante siano stati proposti più volte. Nella nostra Regione (ma non siamo certo soli) è presente una certa indulgenza popolare nei confronti dell’evasione fiscale. In particolare in provincia, si sentono ripetere frasi come “Se le piccole aziende non evadessero, sarebbero costrette a chiudere” o “Chi riesce a evadere è un furbo”. Forse è vero che la pressione fiscale è troppo elevata (non per niente, la CISL porta avanti da anni la sua proposta per un fisco equo), ma questo non dovrebbe distogliere l’attenzione dagli effetti devastanti che l’evasione ha sull’economia.
È comunque logico che, a fronte di un’opinione pubblica così morbida, molti Sindaci durante la negoziazione sociale ci dicano di non volersi sporcare le mani segnalando all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza situazioni di evasione palesi. Nelle piccole cittadine è ancora più difficile: ci si conosce tutti, quella che in termini tecnici si chiama “Segnalazione Qualificata” potrebbe volgarmente essere considerata una “delazione”.
Il compito di un buon negoziatore è perorare comunque la causa della legalità, spingendo i Sindaci ad aderire ai patti Antievasione o, se l’hanno già fatto, a dare concretezza alla loro adesione. Magari l’azione di contrasto all’evasione non sarà la più popolare, ma nemmeno alzare le aliquote della tasse locale oppure le tariffe lo è.
Nel primo caso, però, si sta contribuendo ad affermare il principio della legalità. Nel secondo si stanno spalmando i problemi di bilancio su tutta la popolazione.
I Patti Antievasione sono il modo per dare sostanza ad una perla di saggezza popolare che sentiamo ripetere spesso: “Se tutti pagassero le tasse, pagheremmo tutti meno”.
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