Lotta alla povertà: dal 1° gennaio 2018 parte il REI
Dopo il secondo esame in Consiglio dei Ministri, dal 1°Gennaio 2018 il via definitivo al Rei (Reddito di inclusione), il nuovo strumento di contrasto alla povertà che sostituisce il Sia (Sostegno all’inclusione attiva).
Come precedentemente comunicato nelle circolari n.68/SS/PL e n.141/SS/sp, la misura si rivolge ad una platea di 400 mila famiglie, pari a circa 1,8 milioni di persone. L’importo dell’aiuto potrà oscillare tra 190 e 485 euro mensili e sarà destinato alle famiglie con Isee complessivo non superiore a 6 mila euro, un reddito equivalente non superiore a 3 mila euro e un patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa di abitazione, non superiore a 20 mila euro. Il patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non deve essere superiore a 10 mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).
Il sostegno sarà concesso per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e dovranno trascorrere almeno 6 mesi dall’ultima erogazione prima di poterlo richiedere di nuovo.
Le domande potranno essere presentate dal 1°dicembre 2017.
Il Comune raccoglierà la richiesta, verificherà i requisiti di cittadinanza e residenza e la invierà all’Inps entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione. L’Istituto, entro 5 giorni, verificherà il possesso dei requisiti e, in caso di esito positivo, riconoscerà il beneficio. Potranno accedere al beneficio i cittadini italiani, i cittadini comunitari, i familiari di cittadini italiani o comunitari non aventi la cittadinanza in uno Stato membro, titolari del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente, i cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo, i titolari di protezione internazionale (asilo politico, protezione sussidiaria), che siano residenti in Italia da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.
Il Reddito d’inclusione, che in fase di prima attuazione potrà contare su circa 2 miliardi di euro comprensivi dei fondi per l’inclusione sociale, sarà rivolto in maniera prioritaria ai nuclei familiari con figli minori o disabili, donne in stato di gravidanza o persone ultra cinquantacinquenni in condizione di disoccupazione. Esso verrà poi progressivamente allargato, grazie a un incremento delle risorse, fino a comprendere tutta la platea delle persone in condizione di povertà assoluta. Il Rei sarà erogato attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta Rei), e un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà.
Per la Fnp Cisl è un passo importante nella lotta al contrasto della povertà. Indubbiamente, sarà fondamentale attuare un percorso efficace che garantisca la reale tutela dei beneficiari del sostegno. Ribadiamo, quindi, ancora una volta la necessità di attivare a breve ulteriori iniziative di inclusione sociale.
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