L’invecchiamento Attivo in Piemonte è legge!
La chiedevamo da anni, durante ogni incontro con l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali. Oggi è realtà: il Piemonte dal 9 aprile 2019 ha finalmente una Legge Regionale sull’Invecchiamento Attivo. Abbiamo colmato un vuoto che ci separava dalla maggior parte delle Regioni italiane.
Non vi sfuggirà di certo come questo importante obiettivo sia stato raggiunto nelle ultime settimane della passata legislatura: è stato fatto un lavoro encomiabile per sintetizzare le tre proposte di Legge che da anni erano state presentate, da esponenti del PD, del PDL e del M5S.
Si tratta di una Legge con la quale la Regione si impegna a promuovere le iniziative territoriali, contribuendo a creare sinergie tra tutti i soggetti potenzialmente coinvolti (le province, i comuni, le associazioni di comuni, le aziende sanitarie, gli enti gestori delle funzioni socioassistenziali, gli enti del terzo settore, le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative).
Tra le politiche che saranno promosse dalla Regione, sottolineiamo quelle per la partecipazione attiva (volontariato, associazionismo, progetti sociali anche innovativi e sperimentali che coinvolgano gli anziani); politiche familiari (sostegno alle famiglie con anziani, aiuto alle persone non autosufficienti senza familiari conviventi perchè possano rimanere al loro domicilio); quelle sulla formazione permanente (progetti con scuole e agenzie formative per lo scambio di saperi tra generazioni diverse; sostegno alle Università della Terza Età; formazione erogata a chi per lavoro si occupa del benessere di persone anziane); completamento dell’attività lavorativa (preparazione al pensionamento per i lavoratori con più di 65 anni di età, sostegno alla trasmissione di saperi professionali ai lavoratori più giovani); prevenzione, benessere e salute (promozione di corretti stili di vita).
Tra le righe del testo della Legge si possono incontrare molti esempi di attività che come FNP in passato abbiamo promosso o sostenuto pubblicamente: progetti di alfabetizzazione informatica per ridurre il divario digitale tra generazioni; progetti di orticoltura per anziani; promozione della sicurezza stradale e domestica; contrasto al gioco d’azzardo.
Come potete vedere, il piatto è molto ricco: è necessario essere presenti nei prossimi mesi, che saranno decisivi per la corretta attuazione della Legge. Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della Legge (dunque entro metà ottobre), la Giunta Regionale dovrà proporre al Consiglio un PIA (Piano per l’Invecchiamento Attivo) di durata triennale; molto probabilmente saremo consultati nella fase di predisposizione del piano. La Legge ci garantisce in ogni caso la presenza nella Cabina di Regia, le cui norme di funzionamento e organizzazione dovranno essere chiarite nei prossimi mesi, sempre entro 180 giorni. La Cabina di Regia si insedierà presso la Giunta Regionale: saranno presenti, tra gli altri, l’Assessore alle Politiche Sociali e funzionari di alto livello dell’Assessorato. La Cabina dovrà riunirsi periodicamente e per garantire un corretto monitoraggio dell’attuazione del PIA.
In conclusione, vogliamo lanciare un appello ai nostri negoziatori: segnalateci le buone pratiche che si svolgono sul vostro territorio. Le faremo nostre, le proporremo nelle sedi opportune, cercheremo di diffonderle se è possibile. Se non sapremo interpretare in modo attivo il ruolo che ci siamo ritagliati grazie alla Legge, questa rischierà di rimanere una scatola vuota. Al contrario, la vogliamo riempire di ottimi contenuti. L’invecchiamento attivo è una battaglia decisiva per la Fnp: lo è sempre stato, lo sarà sempre.
Un breve commento di Domenico Rossi, primo firmatario della Legge.
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