La Cisl sostiene l’appello ANPI “Mai più fascismi”
Sin dal mese di settembre si è intrapreso un percorso di dialogo con ANPI. Tutto è iniziato aderendo ad una loro convocazione dove, con il Presidente Smuraglia, si è osservato comunemente e con grande preoccupazione, il moltiplicarsi, sull’intero territorio nazionale di atti di intimidazione, revisionismo storico e violenze, che hanno visto protagoniste formazioni di chiara ispirazione nazifascista.
La minaccia da parte di Forza Nuova di rievocare la marcia su Roma del 28 ottobre del 1922 ha visto l’impegno congiunto attraverso una nota inviata al Ministro Minniti, il quale si è attivato affinché l’iniziativa non avesse luogo coinvolgendo tutti i prefetti sul territorio nazionale. Da lì in avanti, si è deciso di costruire un percorso di sensibilizzazione che prevedeva la condivisione di un documento che avrebbe raccolto, con una capillare azione su tutto il territorio nazionale un milione di firme da consegnare il 25 aprile 2018 in modo simbolico a tutte le Istituzioni.
Purtroppo però nel proseguo del percorso c’è stato un nodo che ha visto la nostra iniziale spinta partecipativa raffreddarsi, dato dal fatto che il documento, mandato in stampa nella versione definitiva, non era stato condiviso. Ad onor del vero non nei contenuti, bensì nel linguaggio utilizzato. A nostro avviso le espressioni e le parole sono di fondamentale importanza, tantoché, se non perfettamente scelte rischiano di ottenere un risultato inverso rispetto a quello desiderato.
Sulla base delle considerazioni sopra esposte, la nostra adesione riveste un carattere puramente formale, rinviando ad una valutazione attenta, territorio per territorio, anche in vista di eventuali iniziative da realizzare.
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