Glossario delle strutture residenziali piemontesi
Nell’ambito dello studio unitario, ci si è trovati ad analizzare le strutture residenziali per anziani presenti sul territorio.
Le strutture, oltre 780, sono censite sul sito della Regione Piemonte (http://www.regione.piemonte.it/cgi-bin/polsoc/ricerca/presidi/index.cgi).
Chi vorrà accedere ai dati, troverà alcune sigle e distinzioni che potrebbero generare confusione, in particolare relativamente alla tipologia di struttura e alla titolarità dell’autorizzazione. Abbiamo pensato, pertanto, di creare questa pagina per spiegare le voci principali: una specie di piccolo vademecum delle strutture residenziali in Piemonte.
TIPOLOGIA DI STRUTTURE
Delle RSA abbiamo già parlato. Tuttavia, una ricerca di questo tipo sarebbe stata fortemente limitata se ci fossimo soffermati soltanto sulle strutture riservate agli anziani totalmente non autosufficienti.
Proprio per questo, abbiamo considerato anche altre tipologie di strutture. La maggior parte di queste distinzioni derivano dalla normativa regionale (in larga parte dalla DGR 38 del 1992).
RA (Residenza Assistenziale) – È destinata ad anziani in condizioni psico-fisiche di parziale autosufficienza, in condizioni cioè di compiere con aiuto le funzioni primarie. Fornisce prestazioni di tipo alberghiero, servizi di carattere assistenziale, prestazioni di tipo culturale e ricreativo, nonché prestazioni dirette a recuperare e migliorare la non autosufficienza.
RAB (Residenza Assistenziale Base) – La RAB è una struttura residenziale che può accogliere persone autosufficienti e parzialmente non autosufficienti impossibilitate a soddisfare i bisogni primari nel proprio domicilio, o che per loro scelta preferiscono usufruire di Servizi collettivi anziché autogestirsi.
RAF (Residenza Assistenziale Flessibile) – È una residenza socio-assistenziale di ospitalità permanente, che può realizzare un sufficiente livello di assistenza sanitaria (infermieristica e riabilitativa), integrato da un livello medio di assistenza tutelare e alberghiera. Si tratta di una categoria superata con la DGR 45/2012, con una conversione in RSA.
RAA (Residenza Assistenziale Alberghiera) – residenze che forniscono agli ospiti, in condizione di autosufficienza psicofisica, servizi di tipo alberghiero. I destinatari delle RAA sono persone che pur non necessitando di particolare protezione sociale e sanitaria, sono interessate a soluzioni alloggiative in ambienti che consentano di soddisfare esigenze di socializzazione. Possono essere sede di centro diurno e quindi collegarsi all’esterno e offrire una più ampia gamma di servizi agli ospiti.
NAT (Nucleo Alzheimer Temporaneo) – E’ un reparto collocato all’interno di una R.S.A. o di una R.A.F. destinato all’assistenza di soggetti con diagnosi di demenza o morbo di Alzheimer, provenienti dal domicilio o da altra struttura residenziale, che presentano disturbi comportamentali, cognitivi e altre problematiche sanitarie che richiedono particolari trattamenti riabilitativi e terapeutici, non solo farmacologici.
Istituto o casa di riposo – Struttura basata sulla normativa precedente al 1992.
CD (Centro Diurno) – Fornisce un servizio di assistenza a carattere integrativo e di sostegno alla vita domestica e di relazione, può essere una struttura autonoma o all’interno di un presidio residenziale.
CDI (Centro Diurno Integrato) – E’ destinato ad anziani parzialmente non autosufficienti e non autosufficienti, che necessitano di prestazioni di carattere assistenziale, relazionale e sanitario.
Può essere inserito in una RSA (C.D.I.), oppure essere autonomo (C.D.I.A).
CDA (Centro Diurno Alzheimer) – E’ destinato a persone affette da demenza, attuando programmi riabilitativi e socializzanti mediante l’insieme combinato di prestazioni sanitarie e socio-assistenziali.
Può essere inserito in una RSA (C.D.A.I.), oppure essere autonomo (C.D.A.A).
Comunità di tipo famigliare per anziani autosufficienti – È destinata ad anziani in condizioni di autosufficienza; la struttura deve possedere i requisiti della civile abitazione e deve essere accessibile a persone su sedia a ruote. Questa struttura non necessita di autorizzazione al funzionamento. Il gestore deve comunicare l’avvio del servizio alla Divisione Servizi Sociali del Comune. La comunità per anziani è soggetta all’attività di vigilanza. La capienza massima è di sei posti letto.
Piccola residenza per anziani autosufficienti – La Piccola Residenza per anziani è una struttura residenziale autonoma, a carattere assistenziale, prevalentemente destinata ad anziani in condizione di autosufficienza, in possesso di uno standard strutturale inferiore alle Residenze Assistenziali. La ricettività minima è di 15 posti letto, quella massima è di 30 posti letto.
TITOLARI DELL’AUTORIZZAZIONE
ASL – Struttura gestita direttamente dalla ASL operante sul territorio
Comune – Struttura gestita dal Comune nel quale è edificata.
Comunità Montana o Consorzio – Struttura gestita dall’ente gestore dei servizi socioassistenziali sovracomunale operante sul territorio: può trattarsi di un Consorzio oppure di una Comunità Montana.
Associazione, ONLUS – Si tratta di un’Associazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, cioè un ente di carattere privato che, in base allo statuto o all’atto costitutivo, svolge la sua attività per finalità esclusive di solidarietà sociale e senza fini di lucro in un settore ritenuto di interesse sociale dall’ordinamento.
Cooperativa Sociale – È una particolare forma di Cooperativa finalizzata alla realizzazione di servizi alla persona. A differenza che in altre forme societarie, le Cooperative si basano sul principio di democraticità, quindi ogni socio ha gli stessi diritti degli compreso il voto in assemblea, a prescindere dalla quota di capitale. L’ingresso o l’uscita dei soci non determina modifiche all’atto costitutivo.
Ente Religioso – La gestione della struttura è in capo a un Ente Religioso con personalità giuridica. Si può trattare, nel caso della religione cattolica, di una Parrocchia, di una particolare Congregazione, ecc. In Piemonte sono presenti anche strutture legate alla confessione Valdese e alla religione ebraica.
Fondazione – Una Fondazione è un ente dotato di personalità giuridica privata regolato dal Codice Civile e basato su un patrimonio finalizzato a un preciso scopo lecito e di utilità sociale. Differisce dall’Associazione in quanto quest’ultima si basa sull’azione dei soci finalizzata allo scopo e prevede l’elezione democratica degli organi sociali. La Fondazione invece non ha soci e salvo casi particolari l’organo di governo non viene democraticamente eletto bensì designato nelle modalità previste dallo statuto
IPAB – Parte integrante della tradizione culturale italiana in campo sociale (le Leggi che le hanno istituite risalgono al 1890 e al 1923!), le Ipab sono le istituzioni pubbliche che hanno tradizionalmente perseguito l’opera di assistenza a poveri, anziani, minori e persone malate. Una parte si è poi trasformata in associazioni e fondazioni.
IPAB Privatizzata – La Regione Piemonte ha recentemente previsto il riordino delle Ipab in aziende pubbliche di servizi alla persona o persone giuridiche di diritto privato. Si definisce IPAB Privatizzata una ex IPAB che abbia ottenuto lo status di persona giuridica di diritto privato.
Società Privata – La gestione fa capo a una società privata con scopo di lucro.
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