Codice Etico CISL
Con il Codice etico e comportamentale, tutti i/le dirigenti, gli/le operatori/trici, i/le
delegati/e, i/le militanti e gli/le associati/e della CISL, si impegnano nella propria
attività, ad operare nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari e sulla base
dei principi di integrità, correttezza, onestà e legalità.
Si tratta di promuovere e affermare maggiormente un modello di relazioni tra
strutture sindacali, dirigenti, militanti e associati/e per valorizzare espressioni
comportamentali e relazionali intese quali cornici di riferimento della missione CISL
finalizzata al rafforzamento del rapporto fiduciario e partecipativo dentro
l’organizzazione e con i/le nostri/e associati/e e con tutto il mondo del lavoro
1. FINALITÀ E VALORI
La CISL si richiama e si ispira, nella sua azione, a valori che pongono al centro della
sua azione la centralità della persona, per realizzare la solidarietà e la giustizia
sociale.
Cosi come, la CISL è impegnata a realizzare le condizioni di uno sviluppo economico
che permetta lo sviluppo della personalità umana attraverso la giusta soddisfazione
dei suoi bisogni materiali, intellettuali e morali, familiari e sociali.
La difesa e rappresentanza degli interessi dei/delle lavoratori/trici, per la CISL si
esplicano attraverso il principio della supremazia del lavoro sul capitale, del
privilegio della via negoziale su quella legislativa per la regolazione dei/delle
lavoratori/trici e datori di lavoro, nell’adesione libera e spontanea dei lavoratori alla
CISL, nel pluralismo e democrazia interna all’organizzazione.
I valori di riferimento della CISL nello svolgimento della sua azione sindacale sono:
– la solidarietà, tra persone, gruppi o posizioni sociali diverse;
– il rispetto e la valorizzazione delle diversità culturali, etniche, religiose, in una
prospettiva di società multiculturale e multietnica;
– la mutualità, modalità che attraverso l’unione delle forze e lo scambio
solidaristico consente di raggiungere obiettivi comuni;
– la legalità, che garantisce parità di condizione per l’insieme dei soggetti
impegnati nei settori di riferimento e più in generale nella società.
2. PRINCIPI ETICI E COMPORTAMENTALI GENERALI
– Rispetto della legge, correttezza ed eticità dei comportamenti
La CISL in tutte le sue articolazioni si impegna rigorosamente al rispetto delle leggi e
delle norme vigenti, dello Statuto e regolamenti dell’organizzazione e ad operare
con correttezza e in coerenza con i principi etici dichiarati nel presente codice etico.
Lo stesso impegno riguarda i/le dirigenti, operatori/trici, collaboratori/trici e
associati/e di tutti i livelli dell’organizzazione, sia verticale che orizzontale ed inoltre,
tutti/e coloro che operano nei servizi, enti, associazioni e società promosse dalla
Cisl.
– Certezza delle regole e delle sanzioni
Diventa ineludibile per un’associazione di rappresentanza, come la CISL, riaffermare
il “sacro principio” del rispetto delle regole e delle norme contenute nello Statuto e
Regolamenti che liberamente l’organizzazione si è data.
Così come il principio” di prevedere applicare sanzioni ” in caso di violazione delle
regole deve diventare la norma che regola la vita associativa.
– Autonomia e indipendenza
La CISL si impegna ad operare con piena autonomia ed indipendenza da qualsiasi
influenza esterna (Stato, governi, partiti, controparti, ecc.) avendo ad esclusivo
riferimento la tutela degli interessi dei/delle propri/e associati/e e i principi e valori
stabiliti dal proprio Statuto.
Ugualmente i/le dirigenti, operatori e collaboratori/trici dell’organizzazione non
devono mai subordinare tali interessi ad interessi personali, economici e di altra
natura.
– Sobrietà e gestione efficiente
Ricordando che gran parte delle risorse economiche e finanziarie utilizzate
dall’organizzazione provengono dal contributo autonomo e volontario dei/delle
lavoratori/trici e pensionati/e con la trattenuta sindacale mensile:
– La CISL si impegna ad adottare e promuovere comportamenti contrassegnati
da sobrietà, nella consapevolezza che l’attuale fase sindacale e sociale
richiede rigore e buona amministrazione, da rappresentare soprattutto ai/alle
nostri/e associati/e;
– La CISL si impegna a usare tutte le risorse disponibili nel modo migliore,
evitando in particolare qualunque forma di spreco.
– Trasparenza
Al fine di rendere trasparente la gestione delle risorse, la CISL è impegnata ad
effettuare e rendere pubblica una rendicontazione chiara e trasparente, sia
economica e finanziaria, che sociale.
E proprio dal punto di vista della trasparenza la CISL adotta il sistema della firma
congiunta per la gestione di tutti i conti correnti utilizzati dalle strutture
dell’organizzazione.
Tale principio di trasparenza dovrà riguardare tutti gli ambiti e i livelli
dell’organizzazione ed Enti, società e associazioni della CISL con l’obiettivo da
realizzarsi in tempi rapidi del bilancio aggregato per ogni livello dell’organizzazione.
– Centralità della persona e partecipazione degli associati
La CISL promuove il rispetto e la dignità delle persone che operano a vario titolo
nell’organizzazione e si impegna a valorizzare il contributo di ciascuno/a, in quanto
fonte di arricchimento ed utile all’azione sindacale.
La CISL è impegnata a rafforzare le dinamiche di partecipazione democratica,
informata e consapevole degli/delle associati/e alla elaborazione delle linee di
politica sindacale e alla vita dell’associazione
– Promozione della legalità
La CISL è impegnata a promuovere attivamente la cultura della legalità e della
responsabilità sociale operando in primo luogo nell’attività di contrattazione
aziendale, territoriale e sociale per sostenere la creazione di una economia e società
sostenibile e rispettosa della dignità e dell’integrità della persona.
3. NORME DI COMPORTAMENTO – AMBITI SPECIFICI
A- Acquisto e utilizzo di beni, strutture e servizi
La CISL nell’acquisto e nell’utilizzo di beni, strutture, attrezzature e servizi si impegna
a fare in modo che:
– le loro caratteristiche e dimensionamento siano strettamente
commisurate alle reali necessità;
– possiedano caratteristiche di sobrietà;
– siano scelti sulla base di criteri di qualità tecnica e prezzo sia di natura
etica, ambientale e sociale.
– privilegiare per la realizzazione di eventi, convegni e incontri formativi
strutture di ospitalità gestite da soggetti dell’economia sociale,
laddove presenti ed adeguati alla funzione;
– effettuare l’acquisto di gadget destinati al proselitismo tenendo in
considerazione anche criteri etici, ambientali e sociali;
– dotarsi di autovetture aziendali con caratteristiche di sobrietà al ruolo
sociale esercitato e strettamente commisurate alle esigenze operative;
– ottimizzare la gestione energetica delle sedi delle strutture;
– creazione di albi nazionali e/o regionali per la fornitura di beni,
materiali e servizi necessari per l’attività sindacale.
B- Rendicontazione economica e sociale
La CISL è impegnata:
– realizzare e rendere pubblico il rendiconto annuale relativo agli aspetti
economici-patrimoniali;
– realizzare e rendere pubblico l’aggregato delle risorse derivanti dai
bilanci di tutte le strutture della CISL;
– realizzare e rendere pubblico ogni anno un documento di
rendicontazione sociale relativo alle attività svolte ed ai risultati
raggiunti nella propria missione istituzionale;
– rendere pubblica la lista di consulenti e fornitori;
– affidare alle società Caf regionali la tenuta contabile dei bilanci e delle
buste paga dei dirigenti e operatori;
– certificazioni dei bilanci e dei patrimoni;
– realizzare il nuovo sistema contabile su piattaforma Web;
– pubblicizzare la situazione reddituale dei dirigenti;
– scelta degli Istituti di credito e degli operatori finanziari sulla base dei
criteri di rischio-rendimento-liquidità e di qualità tecnica dei servizi
offerti.
C- Tesseramento
Sui temi del proselitismo e della valorizzazione del patto associativo, la CISL è
fortemente impegnata:
– certificazione delle adesioni;
– completamento “Anagrafe unica nazionale” degli/delle iscritti/e delle
Federazioni e degli enti e associazioni CISL;
– garantire la consegna, a cura delle federazioni, della tessera/Card
entro 3 mesi dall’iscrizione;
– garantire un’adesione consapevole e responsabile;
– rivisitare il Patto Associativo con i/le soci/e;
– aggiornare costantemente, attraverso le comunicazioni delle
Federazioni, la banca dati con disdette e nuove iscrizioni.
D- Comportamento in Enti, Associazioni, Società in cui l’Associazione riveste
responsabilità di governo
La CISL si impegna a far sì che le persone nominate come propri/e rappresentanti
negli organi degli Enti, associazioni e società in cui svolge, anche se in posizione di
minoranza, un ruolo di indirizzo, di amministrazione e/o di controllo:
– siano adeguatamente qualificate, in relazione all’efficace servizio
del loro ruolo;
– ruotino periodicamente; il periodo di permanenza in carica dovrà
comunque essere tale da consentire una adeguata qualificazione e
conoscenza del funzionamento dell’Ente;
La CISL ed i/le propri/e rappresentanti in tali Enti si impegnano ad operare
attivamente affinché in tali Enti:
– le cariche rivestite all’interno degli Enti siano a titolo gratuito;
– la scelta del personale dipendente e dei/delle collaboratori/trici
avvenga in modo trasparente, sulla base di criteri di professionalità e
competenza.
– la scelta degli Istituti di credito e degli operatori finanziari avvenga in
modo trasparente, con rispetto delle pari opportunità di tutti i
potenziali interessati e senza che si determinino situazioni di conflitto
d’interesse;
– eventuali regalie erogate dagli Enti, società, associazioni abbiano
caratteristiche di sobrietà e siano di modesto valore patrimoniale e in
ogni caso del relativo importo e destinatari se ne dia conto in modo
puntuale nei documenti pubblici di rendicontazione degli Enti, società,
associazioni. In ogni caso i/le rappresentanti della CISL non dovranno
accettare regalie con diverse caratteristiche da quelle sopra indicate
4. PATTO DI CORRESPONSABILITÀ TRA DIRIGENTE SINDACALE E L’ASSOCIAZIONE
A- Declinazione Patto di corresponsabilità:
– il/la dirigente sindacale CISL deve esercitare la propria attività in condizioni di
autonomia ed indipendenza dalle controparti, dai Partiti e dai Governi avendo ad
esclusivo riferimento l’interesse dei/delle lavoratori/trici e del mondo del lavoro;
– il/la dirigente sindacale CISL, non acquisisce, nello svolgimento della propria
attività sindacale, uno “Status”, ma l’esclusiva consapevolezza del sindacalismo
come una delle massime espressioni di servizio civile di prossimità ai luoghi di
lavoro e alle comunità locali;
– il/la dirigente CISL deve avere piena consapevolezza della “temporaneità” del
proprio agire sindacale: non si sottoscrive, facendo sindacato, né un contratto a
tempo indeterminato con esso, né si acquisisce il diritto al distacco;
– il/la dirigente sindacale CISL deve favorire il ricambio generazionale dentro
l’organizzazione; a tal fine assume l’impegno “morale” di contenere al minimo
indispensabile il numero dei mandati possibili per ricoprire la medesima carica;
– il/la dirigente CISL, nel rispetto delle autonomie statutarie e regolamentari, deve
assumere come elemento valoriale e distintivo la cultura organizzativa adottata
dalla Confederazione, mettendo in pratica comportamenti coerenti;
– il/la dirigente sindacale CISL deve promuovere la partecipazione degli/delle
iscritti/e alla vita dell’organizzazione ed alla formazione dei gruppi dirigenti.
Per favorire la piena partecipazione di tutti gli/le iscritti/e ed in particolare delle
donne è necessario, nell’espletamento dell’attività sindacale, tenere conto degli
orari compatibili con i tempi di vita, rispettando gli orari previsti;
– il/la dirigente CISL deve avere piena consapevolezza che la cultura
dell’associazionismo della Confederazione impone la massima attenzione alla base
associativa, che rappresenta l’unico fattore di sopravvivenza dell’organizzazione;
– il/la dirigente CISL ai vari livelli, deve possedere livelli di competenze e conoscenze
adeguate alla carica ricoperta, pretendendo aggiornamenti costanti
dall’organizzazione e con l’impegno a partecipare agli aggiornamenti proposti;
– il/la dirigente CISL non deve svolgere alcuna attività incompatibile con i suoi
doveri di dirigente sindacale ovvero assumere responsabilità di direzione politica e/o
amministrativa pubblica, o ricoprire viceversa posizioni di lavoro autonomo o
imprenditoriale, e/o rappresentare sotto qualsiasi forma interessi delle controparti;
– il/la dirigente CISL deve attenersi alla riservatezza e non divulgare fatti e
informazioni riservate della vita dell’organizzazione, delle/dei singole/i iscritte/i o
strutture sindacali, nel rispetto dei diritti e dei doveri previsto nello Statuto;
– il rapporto fra i/le dirigenti CISL deve essere caratterizzato dal rispetto reciproco,
dalla lealtà e solidarietà;
– il/la dirigente CISL, deve rispettare, coltivare e difendere i diritti sindacali e
contrattuali dei/delle lavoratori/trici dei vari comparti rappresentati dalla
Federazione. La responsabilità verso gli/le iscritti/e e verso i/le lavoratori/trici che
rappresenta prevale sempre nei confronti di qualsiasi altra. Il/la sindacalista non può
mai subordinarla ad interessi personali, delle imprese, di altri organismi, o dei partiti
o di qualsiasi altro ente o associazione;
– il/la dirigente CISL ha il dovere di rispettare la persona, la sua dignità ed i suoi
diritti senza alcuna discriminazione di etnia, religione, di sesso, di condizione fisiche
e mentali;
– il/la dirigente CISL non può aderire ad associazioni segrete o che perseguano,
anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare, o
comunque a carattere antidemocratico;
– il/la dirigente CISL non può accettare privilegi, favori o incarichi che possano
condizionare la sua autonomia e credibilità tra gli/le iscritti/e e i/le lavoratori/trici,
né può sfruttare la sua posizione per ottenere vantaggi personali o per i suoi parenti
ed affini entro il terzo grado.
In particolare è fatto divieto al/alla dirigente CISL affidare incarichi e/o
collaborazioni a parenti e affini entro il terzo grado.
Posizioni già esistenti in contrasto quanto sopra menzionato devono essere rimosse;
– il/la dirigente CISL rifiuta pagamenti, rimborsi spese, elargizioni, vacanze
gratuite, trasferte, inviti a viaggi, regali, promozioni, gratifiche, favori o privilegi che
possono condizionare la sua attività o ledere la sua credibilità e quelle
dell’organizzazione.
– il/la dirigente CISL non assume incarichi e responsabilità che determinino
interessi in contrasto con quelli di chi rappresenta. E’ fondamentale prevenire
sospetti sulla autorevolezza e sulla completa autonomia di chi tratta per la CISL.
Va perciò evitato che nelle delegazioni trattanti CISL facciano parte dirigenti
sindacali che hanno parenti o conviventi con ruoli dirigenziali o di coordinamento
nelle imprese o associazioni interessate alla contrattazione.
– Per le materie che possono comportare scambi “impropri” tra impresa e
sindacato (promozioni, cambio mansione, assunzioni, trasferimenti, ecc.) si
dovranno ricercare elementi il più possibile trasparenti ed oggettivi per favorire
l’affermarsi del diritto e del merito su qualunque vantaggio compromissorio;
– il/la dirigente CISL ha il dovere di rispettare le regole e le procedure di
democrazia interna prevista dalle norme, fatto salvo il diritto di esprimere sempre
nei modi e nei luoghi statutariamente previsti le proprie opinioni, ricercando
soluzioni le più condivise possibili. In particolare nel corso dei negoziati all’esterno,
la CISL, deve presentarsi con una sola posizione;
– la CISL si impegna a salvaguardare e garantire sempre i diritti dei/delle propri/e
iscritti/e e dei/delle propri/e dirigenti, valorizzando le loro capacità professionali
acquisite anche con l’attività sindacali;
– il/la dirigente CISL, ai vari livelli, è impegnato a difendere l’organizzazione, i
singoli/gruppi di dirigenti, attivisti/e e iscritti/e da attacchi ancorché politici,
calunniosi, non veritieri, tendenti al discredito ed alla insinuazione personale o
dell’organizzazione stessa.
B- Obblighi specifici per i sindacalisti a tempo pieno:
– Per i/le sindacalisti/e che ricoprono incarichi elettivi dirigenziali è fatto
obbligo di segnalare tempestivamente per iscritto, anche in via
telematica, situazioni o comportamenti ritenuti non coerenti con quanto
indicato nel Codice Etico.
– A partire dal compimento dal sessantesimo anno di età i/le dirigenti ed
operatori/trici a tempo pieno devono comunicare agli uffici amministrativi
della struttura CISL di appartenenza, i dati relativi al raggiungimento dei
requisiti per la pensione, in modo da consentire una programmazione di
medio-lungo periodo delle risorse umane delle strutture.
5. ATTUAZIONE E CONTROLLO
Spetta al Collegio dei Probiviri confederale, in stretto raccordo con i Collegi delle
Federazioni nazionali e delle Unioni Sindacali Regionali:
a) il compito di acquisire la raccolta delle segnalazioni su presunte
violazioni del Codice Etico;
b) una verifica annuale del codice etico;
c) segnalare alle strutture interessate le comunicazioni pervenute sulle
presunte violazioni del Codice Etico;
d) avviare istruttorie ricognitive per approfondire eventuali segnalazioni su
gravi irregolarità e violazioni del Codice Etico
raccolta segnalazioni e informazione
Tutte le strutture CISL, i/le dirigenti, gli/le operatori/trici, gli/le attivisti/e e gli/le
associati/e possono segnalare presunte violazioni del Codice etico o anche
suggerimenti e proposte di modifica e ampliamento del Codice.
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Le segnalazioni possono essere inviate sia in forma scritta sia tramite posta
elettronica:
– Al Collegio nazionale dei Probiviri Confederale
– Alla struttura sindacale direttamente interessata
Al Codice Etico deve essere data adeguata pubblicità all’interno e all’esterno
dell’Associazione sindacale.
In particolare dovrà essere pubblicato in versione integrale sul sito della CISL e sui
siti delle Federazioni a tutti i livelli, sui siti delle USR/USI e delle UST.
A tutti/e i/le nuovi/e associati/e, nell’informativa di iscrizione alla CISL, si deve citare
l’esistenza del Codice Etico e le modalità per reperire il testo integrale.
Il Codice Etico deve essere inserito nel processo di formazione continua dei/delle
dirigenti e operatori/trici.
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