Anticipazione ordinaria TFS/TFR pensionati iscritti del Pubblico Impiego
Lo scorso 4 marzo si è svolto l’incontro unitario SPI, FNP, UILP con la Direzione Centrale – Fondo Credito Welfare e Strutture Sociali, nel corso del quale ci è stato comunicato che per l’anno 2023 sono stati stanziati circa 300 milioni di euro per l’erogazione, a domanda, dell’anticipazione ordinaria del TFS/TFR a favore dei pensionati pubblici iscritti al Fondo Credito INPS. Delle 20.000 domande presentate, sono state lavorate circa 11.000, di cui 8.000 respinte per mancanza di requisiti e 3.300 accolte e liquidate con un impegno finanziario del Fondo di circa 170 milioni di euro (cfr. nostra Comunicazione n. 121/2024).
Inoltre, la nostra Federazione ha, da sempre, ritenuto opportuno superare i termini perentori, attualmente previsti, per l’adesione al Fondo Credito, in particolare nel delicato momento dell’accesso al pensionamento. Grazie alla delegazione della Cisl all’interno del CIV Inps, fin dal suo insediamento, l’Istituto previdenziale è stato sollecitato a promuovere l’incremento delle adesioni al Fondo Credito anche attraverso un intervento normativo che potesse rendere strutturale la possibilità di iscrizione. Proprio in questa direzione va il disegno di legge governativo A.C. 1532-bis “Disposizioni in materia di lavoro”, il cui esame è attualmente al vaglio della Commissione Bilancio (cfr. nostra Comunicazione n. 473 del 21 dicembre 2023).
Purtroppo è di questi giorni la notizia che le risorse finanziarie destinate alla prestazione di anticipazione ordinaria del TFS/TFR nel Bilancio di previsione dell’INPS per l’anno 2024, sulla base delle stime effettuate, sono in via di esaurimento.
Lo rende noto lo stesso Istituto Previdenziale con messaggio 1628 del 25 aprile 2024 e relativo comunicato stampa,~informando che dal~25 aprile 2024, gli iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni creditizie e sociali INPS non possono più inoltrare domanda per accedere alla richiesta di anticipo ordinario del TFS/TFR, in quanto, a causa dell’elevato numero di istanze~presentate, sono stati superati “i limiti delle diponibilità finanziarie destinate annualmente nel bilancio dell’INPS” (deliberazione del Consiglio di Amministrazione INPS n. 219/2022).
Per tale motivo, a decorrere dal 26 aprile u.s., gli Uffici credito delle sedi e dei poli territoriali e nazionali non possono più accogliere le istanze.
Resta comunque la possibilità di ricevere l’anticipo per quegli utenti le cui proposte di cessione,~già presentate, rientrino nei limiti delle disponibilità finanziarie e ottengano la relativa accettazione da parte dell’Istituto.
Per quanto riguarda le domande presentate che risultano~prive di copertura, l’Istituto Previdenziale ha dato comunicazione procedere comunque alla loro lavorazione e non all’eventuale respinta, rimanendo in attesa di~ulteriori istruzioni operative.
Sarà nostra cura monitorare l’evoluzione di questa delicatissima questione anche attraverso un’eventuale richiesta di chiarimento da parte dell’INPS.
Più in generale, con riferimento ai tempi di erogazione del TFS/TFR per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, nei mesi scorsi il CIV, con una specifica delibera, ha tra l’altro chiesto agli organi di gestione di assumere provvedimenti urgenti per assicurare la liquidazione dei trattamenti di fine servizio e fine rapporto dei dipendenti pubblici in tempi congrui, comprese le anticipazioni, con l’integrazione e la formazione di risorse umane dedicate; la rapida reingegnerizzazione degli applicativi informatici; la creazione di un gruppo di lavoro con i Ministeri competenti per la presa in carico delle criticità e la definizione delle pratiche giacenti; la valorizzazione dell’attività ai fini del monitoraggio della produttività e l’elaborazione di una proposta normativa per riformare la disciplina che ha progressivamente dilatato i tempi di erogazione delle prestazioni.
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