Alleanza per la povertà
Lo scorso 2 luglio si è svolta l’Assemblea dell’Alleanza contro la povertà in Italia. Come Cisl abbiamo ribadito la necessità di rafforzare il clima e la fiducia tra i componenti, base necessaria per un rilancio dell’Alleanza dopo un anno assai difficile. La principale difficoltà è stata la diaspora che si è venuta a creare in seno all’Alleanza che è stata alimentata dall’assenza di rapporto con l’esecutivo, che non ha consentito per il disegno e l’avvio del Reddito di cittadinanza di attuare quello schema concertativo già sperimentato con successo nel corso degli anni passati.
Nonostante ciò siamo comunque riusciti a correggere in parte in Parlamento la rotta del provvedimento, rafforzandone in particolare la componente sociale, recuperando una parte significativa del lavoro effettuato per il Reddito d’inclusione, nonché salvaguardando le sostanziali risorse dedicate al potenziamento dei servizi locali per l’inclusione.
Abbiamo sottolineato l’importanza di continuare a lavorare congiuntamente a livello nazionale per migliorare le condizioni delle persone in povertà, proporre e ottenere correttivi migliorativi al Reddito di Cittadinanza, a partire dalla scala di equivalenza e dai vincoli anagrafici troppo stringenti, potenziare le politiche d’inclusione sociale e lavorativa.
L’attività dell’Alleanza dovrà focalizzarsi sul monitoraggio della misura e su un’attenta disamina dei dati ufficiali, per misurare l’efficacia del Reddito di Cittadinanza e indicarne i miglioramenti, e sulla preservazione delle risorse destinate al contrasto alla povertà attualmente presenti nei due Fondi dedicati. Le Alleanze regionali dovranno svolgere un’attività particolarmente attenta non solo nel monitoraggio ma anche nel ruolo di controllo e supporto dell’attuazione della misura per quanto concerne i percorsi d’inclusione socio-lavorativa, nonché nell’eventuale concertazione sulle misure regionali aggiuntive.
Abbiamo conseguentemente sottolineato l’importanza di diffondere il clima di fiducia tra le nostre organizzazioni anche in quei territori dove le Alleanze regionali contro la povertà hanno svolto e continueranno a svolgere un lavoro rilevante, nonché la necessità che esse siano rafforzate laddove hanno svolto un ruolo marginale o costruite nelle regioni dove non sono ancora presenti.
Le considerazioni che abbiamo sollevato nel corso dell’incontro, che peraltro si muovono nel verso indicato dalle tesi della nostra Conferenza Organizzativa, sono state più volte appoggiate e riprese dalle organizzazioni presenti che hanno mostrato una certa convergenza d’intenti.
Nel pomeriggio l’assemblea si è aperta a un interessante focus di approfondimento sulla povertà e sui possibili effetti della nuova misura, con la partecipazione della Banca d’Italia e di alcuni docenti universitari.
In allegato, accanto al documento da noi sostenuto nell’Assemblea, alcune slide presentate che sono state rese disponibili.
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