Accordi Piemonte Orientale – seconda metà del 2019
Nella seconda parte dell’anno nel vasto territorio del Piemonte Orientale sono stati firmati ben 8 nuovi accordi. Ve li proponiamo con le solite brevi riflessioni unite al testo completo. Per visualizzare gli accordi regionali e di Alessandria/Asti, invece, cliccate qui.
NOVARA
Nel secondo Comune più popolato del Piemonte viene firmato un protocollo sulle relazioni sindacali. È un documento che sancisce l’inizio di un percorso di condivisione e concertazione tra amministrazione comunale e sindacato, visti i campanelli di allarme in tema di welfare e di coesione sociale. In particolare, dal protocollo emerge la necessità di un progetto pluriennale condiviso, basato su un confronto costante e sulla condivisione in anticipo dei principali documenti redatti dal Comune (Bilancio, DUP…). Il confronto prevederà un tavolo principale, al quale siederanno rappresentanti dell’amministrazione e dei sindacati confederali; è prevista la possibilità di attivare tavoli settoriali dove confrontarsi coi singoli Assessorati.
CONSORZIO CISAS – CASTELLETTO TICINO
A Castelletto Ticino, viene firmato un verbale di contrattazione sociale. Il Consorzio vede l’adesione di 11 Comuni.
Nel documento si sottolinea come l’unificazione della gestione dei servizi con altri due consorzi stia portando a una razionalizzazione delle risorse e alla creazione di economie di scala; il sindacato chiede che vi sia un’unificazione vera e propria in futuro. A tal proposito, si sottolineano le disomogeneità nelle quote capitarie versate dai Comuni dei diversi Consorzi.
Il documento richiama ai servizi attualmente erogati: Servizio Affidi, Servizio Inserimento Lavoro, Servizio di Assistenza Domiciliare (con utenza in crescita).
CONSORZIO CISAS – OVEST TICINO – ROMENTINO
La prima, interessantissima misura prevista nel documento è la disponibilità da parte delle organizzazioni sindacali ad organizzare momenti formativi sul tema dell’ISEE per i dipendenti del Consorzio.
Del resto, la conoscenza dell’argomento è molto importante in un momento di crisi come quello descritto nel documento di negoziazione: l’esplosione di casi di tutela di minori ha portato a costi dei servizi molto elevati, ma i trasferimenti da parte della Regione non sono aumentati e i Comuni aderenti si sono detti non disponibili ad un progressivo aumento della quota versata. Si arriva a proporre l’apertura di un tavolo di confronto in Prefettura.
Particolarmente apprezzata dai sindacati la scelta di investire sulla prevenzione delle problematiche legate ai minori: l’affido d’altra parte è una misura molto costosa, da un punto di vista economico e umano.
CAMERI (NO)
La prima, ottima misura che emerge nell’accordo è la conferma delle aliquote per quanto riguarda la tassazione locale e la stabilizzazione delle tariffe dei servizi. Parte dell’avanzo di amministrazione è stato investito per la riqualificazione delle strade e dell’Archivio Storico e la messa in sicurezza delle scuole.
È stata incrementata la quota versata al Consorzio Socioassistenziale: purtroppo, però, non è una misura volta al miglioramento dei servizi ma al ripianamento di un debito dell’Ente. Il Comune si impegna ad aderire al protocollo sugli appalti. Viene accantonato il baratto amministrativo, che purtroppo sembra non avere funzionato. Interessante la sottolineatura del desiderio di adottare misure preventive per evitare che l’evolversi di situazioni famigliari difficili porti all’affido dei minori (sono otto i casi a Cameri): un approccio prudente e previdente, molto diverso da certi proclami arrivati negli ultimi mesi dalla Giunta Regionale.
BIELLA
L’accordo, firmato negli ultimi giorni dell’anno, prevede la stabilizzazione della situazione esistente su molti versanti strategici e qualche positiva novità, in particolare in termini di relazioni tra il sindacato e il Comune.
Come molti Comuni nei quali si svolge la negoziazione, anche a Biella l’amministrazione ha scelto di non aumentare le aliquote dell’IRPEF nonostante lo sblocco in Finanziaria: è senza dubbio un’ottima notizia, considerato anche che a rimanere invariate sono anche le tariffe dei servizi e lo stanziamento complessivo per le politiche sociali. Le innovazioni presentate sono un piano di assunzioni a copertura dei posti vacanti (entro gennaio sarà fatto pervenire alle organizzazioni sindacali), la disponibilità a comunicare ogni anno al sindacato gli appalti in scadenza e la disponibilità a concordare incontri nei primi mesi del 2020 per favorire una negoziazione più efficace.
CANDELO (BI)
Anche in questo caso l’accordo è stato firmato a fine anno: come nel caso di Biella, l’amministrazione si è resa disponibile per concordare nuovi incontri nei primi quattro mesi del 2020.
Anche qui, è stato illustrato un piano di assunzioni, con il previsto inserimento nel personale di ben sei nuove unità. Nell’accordo si parla dell’alienazione delle quote della Casa di Riposo: anche in questo caso, l’impegno è quello di proseguire il dialogo al fine di destinare parte degli introiti futuri (l’affitto del gestore) all’attivazione di novi servizi per le fasce debole e per il potenziamento di quelli attuali.
Nell’accordo si fa cenno anche ai Progetti Utili alla Collettività nei quali saranno impegnati i percettori di Reddito di Cittadinanza; notevole la presenza di una statistica sui cittadini di Candelo in carico ai servizi sociali. L’elemento più originale richiamato nel testo, però, è l’istituzione dell’Assessorato alla Gentilezza: sarà molto interessante vedere lo sviluppo di questa idea.
OMEGNA (VB)
Spostandoci nel Verbano-Cusio-Ossola, si conferma la misura più diffusa negli accordi piemontesi del 2019: la stabilizzazione delle tariffe dei servizi (garantendo lo stesso livello) e delle aliquote della tassazione locale.
Anche in questo caso si sottolineano due misure precedentemente adottate, che però non sono state utilizzate dai cittadini di Omegna: il baratto amministrativo e il contributo comunale al pagamento dei ticket sanitari.
Una buona notizia è, però, la previsione di utilizzare gli spazi di un ex asilo come Centro Diurno, anche su sollecitazione delle O.O.S.S.
STRESA (VB)
Nel caso di Stresa, l’amministrazione si è impegnata a non ritoccare a rialzo tariffe e aliquote dell’IRPEF, ma non ha potuto garantire con certezza che non vi sarà un innalzamento dell’aliquota dell’IMU sulle seconde case.
Si segnala positivamente l’utilizzo di personale interno per la lotta all’evasione, che nel 2019 ha permesso di recuperare 70.000€.
Nel testo viene citata l’attivazione della Casa della Salute nei locali dell’ex ospedale. All’interno della struttura sono già stati attivati alcuni servizi.
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