Accordi Giugno 2019
Sono stati mesi particolarmente ricchi per la negoziazione sociale. In questo numero di “negoziAZIONE” abbiamo la possibilità di parlare di ben otto accordi. Sugli scudi il territorio di Alessandria/Asti, con tre accordi in provincia di Alessandria e due in provincia di Asti. Inoltre, due intese raggiunte in provincia di Cuneo ed una nella Città Metropolitana di Torino.
ARQUATA SCRIVIA (AL)
L’accordo è relativo alla discussione sul bilancio preventivo. Va sottolineato un aspetto molto interessante, una buona pratica da diffondere: nel documento sono evidenziate le parti inserite su espressa richiesta dei Sindacati. Questo sottolinea bene come la delegazione sindacale voglia incidere concretamente, e non solo firmare quanto proposto dall’Amministrazione. Sul versante pratico, si sottolinea come le tariffe dei servizi e i tributi rimangano invariati, così come l’ammontare della spesa sociale. Bene la sperimentazione dell’asilo nido aperto anche nei mesi estivi. Nel Comune agisce una Commissione che valuta le difficoltà delle persone e i sostegni necessari. Nel 2019 l’importo della TARI dovrebbe ridursi del 3%; nel 2020 dovrebbero esserci anche dei rimborsi ai cittadini. L’Amministrazione si dichiara disponibile a inserire in un percorso di lavori socialmente utili i sottoscrittori del “Patto per il Lavoro” del Reddito di Cittadinanza. È doveroso infine sottolineare come quattro medici di base abbiano spostato la sede della loro attività nella Casa della Salute, il cui funzionamento è costantemente monitorato.
NOVI LIGURE (AL)
Anche in questo caso la discussione sul bilancio preventivo è stata proficua: per il prossimo anno rimarranno invariate le tariffe dei servizi, nonché le aliquote dei tributi locali. La progressività delle tariffe dei servizi è applicata in molti ambiti: l’ISEE determina l’importo da pagare per la Casa di Riposo comunale, per l’asilo nido, per tutti i servizi scolastici (mensa, trasporto). Va sottolineato l’impegno per le politiche abitative, riguardante gli alloggi di proprietà del Comune e dell’ATC: esiste un fondo per le emergenze nel pagamento dei canoni, che ha contribuito a far sì che nell’ultimo anno non ci siano stati sfratti.
VALENZA (AL)
Come nei due Comuni di cui abbiamo già parlato, la spesa sociale rimarrà invariata, così come le tariffe dei servizi. Per ottenere questo risultato, l’Amministrazione mette a disposizione della Casa di Riposo una cifra notevole. Le tariffe di asili nido e servizi scolastici operano una distinzione tra residenti e non residenti, ma non sono ancora parametrate all’ISEE. Come nel caso di Novi Ligure, sul fronte delle politiche abitative sono stati evitati tutti i possibili sfratti. L’IMU rimane invariata, mentre sarà necessario un aumento medio di dieci euro annui per quanto riguarda la TARI: per ridurre in futuro la Tassa sui Rifiuti, si sta valutando l’adesione a un sistema di raccolta porta a porta, di cui si parlerà con le Organizzazioni Sindacali durante incontri specifici. Sul territorio del Comune è in costruzione una casa della Salute: il Sindacato ha sottolineato come vi sia una crescente richiesta di assistenza per patologie degenerative senili e presenili.
NIZZA MONFERRATO (AT)
Spesa sociale, tariffe e aliquote dei tributi rimangono invariati anche a Nizza Monferrato. La progressività delle tariffe viene applicata in base all’ISEE per la retta della Casa di Riposo (integrazione da parte del Comune) e per asili nido e mense scolastiche (riduzione della tariffa). È in vigore una convenzione con la Croce Verde per il trasporto verso la Casa della Salute presente sul territorio comunale. È doveroso sottolineare un ottimo risultato: l’innalzamento del reddito esente dal pagamento dell’addizionale IRPEF da 6000€ a 8000€. Politiche abitative: nessuno sfratto, nonostante qualche morosità.
VILLANOVA D’ASTI (AT)
Anche a Villanova durante l’anno non saranno previsti aumenti nelle tariffe dei servizi e nella tassazione locale: un gran bel risultato, se pensiamo a quanti Comuni hanno aumentato le aliquote approfittando dello sblocco. Così come negli altri Comuni di cui abbiamo parlato, nonostante una morosità abbastanza alta non sono stati eseguiti sfratti nell’ultimo anno. La progressività è un concetto molto radicato: l’ISEE è utilizzato per modulare le tariffe, mentre i redditi bassi ottengono esenzioni e riduzioni della tassazione locale. Dal 31 maggio è stato aperto uno sportello “Informagiovani” che rimarrà aperto sino al 31 ottobre: è un progetto molto interessante di sostegno all’occupabilità e all’orientamento lavorativo.
ALBA (CN)
Spostandoci nella provincia di Cuneo, anche ad Alba il Comune non si avvarrà della possibilità di aumentare le aliquote dell’addizionale IRPEF. Vengono stabilizzati i fondi di restituzione per i redditi più bassi: quello dell’addizionale IRPEF (12000€) e quello della TARI (12000€ innalzabili a 25000€). È positivo che nel testo dell’accordo vengano riportate le domande di restituzione presentate nell’anno passato: 120 domande per la TARI (di cui 106 accolte) e 102 domande per l’addizionale IRPEF (di cui 85 accolte). È buona norma verificare che le misure contenute nei nostri accordi diano esiti positivi, e riportarne l’efficacia nell’accordo dell’anno successivo va sicuramente in questa direzione.
Infine, l’Amministrazione di Alba, congiuntamente con i Sindacati, esprime grande preoccupazione per i possibili effetti del Decreto Sicurezza, essendo Alba sede di uno SPRAR.
FOSSANO (CN)
Anche in questo caso l’accordo garantisce che l’aliquota IRPEF non sarà ritoccata a rialzo durante il prossimo anno, così come le tariffe dei servizi (anzi: la quota di partecipazione del Comune alle spese dell’asilo nido è aumentata). L’Amministrazione sottolinea i buoni risultati della lotta contro l’evasione fiscale: nei 5 anni di mandato, sono stati recuperati circa 2 milioni di euro. Questo consente, tra le altre cose, di confermare il fondo per la restituzione di TARI e addizionale IRPEF (15000€ innalzabili a 25000€). Così come avvenuto ad Alba, si toccano anche i temi del Decreto Sicurezza e del Protocollo firmato con ANCI sugli appalti (anche in questo caso, si rinvia la discussione ad una prossima convocazione).
TORRE PELLICE (TO)
Il documento esordisce ricordando ai lettori che per raggiungere un accordo sono stati necessari più incontri: questo ci ricorda la complessità dell’attività di negoziazione sociale. L’esito delle trattative è positivo: anche in questo caso le tariffe dei servizi e le tasse locali rimarranno invariate. L’Amministrazione si impegna ad avviare un percorso di verifica e di confronto sull’attuazione delle politiche attive contenute nel Reddito di Cittadinanza, per non disperdere quanto di buono si è ottenuto con il Reddito di Inclusione. L’asilo nido, difeso strenuamente negli anni passati, prosegue le sue attività, così come è garantito il trasporto scolastico nonostante sia utilizzato da pochi utenti. Particolare attenzione nel testo è riservata al tema dell’accoglienza dei migranti: viene descritto il modello di “micro accoglienza diffusa” attivo sino ad ora, con i richiedenti asilo distribuiti in 30 abitazioni di tutta la Valle Pellice. Una gestione che ha avuto ricadute molto positive: occupazionali, commerciali (per i negozi dei paesi) e di redistribuzione del reddito (grazie agli affitti pagati per immobili che prima erano vuoti). Il Decreto Sicurezza mette a repentaglio questo modello, che potrebbe essere smantellato.
Si parla anche della Casa della Salute: i Sindacati vorrebbero un miglioramento delle sue prestazioni, con il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e con una maggiore presenza di specialisti.
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